File not found
Guglielmo

Decreto Scuola, il Governo pone la fiducia

Spostamenti tra regioni dal 3 giugno: le critiche dei governatoriI sindaci scrivono a Conte: "Manovra o servizi a rischio"Teresa Bellanova: "Pianto? Per uomini e donne dei campi"

post image

Salvini e Meloni contro l'app Immuni: "Italiani schedati"COMMENTA E CONDIVIDI «Che c’entra con me Carlo Acutis Campanella– dice Roberto del secondo anno di un liceo – io non vado a Messa da due anni, il rosario lo recita mia nonna per me, e comunque con tutta questa fede e bontà muore pure giovanissimo, perché?». Gli adolescenti sono i più “tosti”, i coetanei di Carlo quasi vent’anni dopo, cresciuti a pane e social network, alcuni già con idee abbastanza chiare sulla fede, la Chiesa e la religione, di solito non positive e al contrario rispetto alla sua testimonianza. Il rischio, in effetti, è che il futuro santo, pur vicino d’età ai ragazzi, possa apparire irraggiungibile concretamente, quando non si rischia ancor più di farne un santino, soprattutto se mostrato attraverso lo sguardo ammirato degli adulti. Dopo i due libri per adolescenti su padre Pino Puglisi e sul giudice Rosario Livatino, che avevano avuto un buon riscontro presso le scuole grazie ai temi della giustizia e della lotta alla mafia, quello sul beato Carlo Acutis dal titolo “Io e C@rlo”, edito come i precedenti da Paoline, sembrava destinato solo alle realtà ecclesiali. Del resto, navigare nella sua storia, è mettersi alla ricerca di Gesù verso cui Carlo sin da piccolo ha tracciato la rotta con le vele della fede, con il timone della Chiesa, con la mappa del Rosario. A 7 anni la Prima Comunione, la devozione all’Eucaristia «la mia autostrada per il cielo» e alla Madonna lo portavano quotidianamente a messa. Invece, così come il giovane prossimo santo, i suoi coetanei attuali mi hanno stupito! Dall’uscita un anno fa ad oggi, infatti, quasi ogni settimana ho avuto la gioia di incontrare studenti e docenti delle scuole primarie e secondarie italiane, la maggior parte delle quali statali, che hanno letto il libro. Mi piace ascoltare le loro domande e tra le prime c’è sempre: «Perché ha scritto questo libro?». Rispondo che è una bella storia e che le belle storie vanno raccontate! «Ma come può essere bella una vicenda in cui il protagonista muore prematuramente così giovane?», aggiunge qualcun altro. «Perché quei pochi anni sono stati vissuti intensamente, hanno lasciato un segno in quanti hanno incontrato Carlo, tanto che la sua storia ha superato i confini della sua città, del nostro Paese, raggiungendo ogni punto della Terra, e tornando indietro fino a qui, fino a noi». A questo punto chiedo io agli studenti come sia possibile tutto questo e ne segue di solito una pioggia di voci: «Era un bravo ragazzo, voleva bene a tutti, pregava Gesù e la Madonna, aiutava i poveri, aveva tanti amici, usava internet, era benestante ma restava umile, la sua famiglia credeva in lui…». I bambini di solito si lasciano andare con la fantasia e, spesso, grazie allo stimolo degli insegnanti presentano disegni ed elaborati originali frutto della lettura del libro, che reinterpretano in modo creativo. I preadolescenti sono pieni di domande, vogliono saperne di più, chiedono i minimi dettagli della vita, sanno mettermi in difficoltà citando persino pagina e rigo, ma ci sta questa sana curiosità. Qui viene in aiuto Ester, l’io del titolo del libro, coprotagonista nella finzione letteraria, cioè una ragazza come loro, che “incontra” Carlo per un compito assegnato dall’insegnante, facendo una ricerca online; un incontro inaspettato, quasi uno scontro all’inizio, si trasforma in un’amicizia virtuale e virtuosa tra adolescenti che, in un’età fatta d’incertezze e desideri, vivono questo tempo così complesso. Le sue paure, i suoi sogni, le difficoltà, le risorse, i problemi a casa, la forza degli amici, la scuola come noia, la musica come rifugio, il virtuale e il reale sullo stesso piano, il passato che non esiste, il presente da vivere, un futuro a cui meglio non pensare, li riportano con i piedi per terra, percorrendo un pezzo insieme a lei e avvicinandosi allo stesso tempo al beato. In questo modo Carlo pian piano diventa uno di loro, non per imposizione bensì per scelta, poiché un amico si sceglie e spesso ci viene presentato da altri, e la frequentazione permette di conoscerlo meglio ed apprezzare pure ciò che all’inizio sembrava più distante. «Mi piace – afferma Giulia della stessa seconda classe – che oltre a dedicarsi alla famiglia, alla scuola, agli amici, allo sport, agli animali domestici, ai viaggi, era sempre sorridente e aiutava i poveri, facendo spesso delle rinunzie e coinvolgendo gli amici. Tra le sue passioni c’erano la fotografia, i video e l’informatica, il web e dal mio punto di vista anche avere fede lo è. Io ammiro chi fa le cose che dice e chi crede in qualcosa o in Qualcuno!». Originale, umile, credente, connesso: queste le virtù di un giovane milanese “millennial”, ormai patrimonio dell’umanità e per molti un influencer, che si dedica a chi è in difficoltà, vive la fede nella sua pienezza senza esibizionismo, gode delle cose semplici, usa le nuove tecnologie a fin di bene, ama la natura, non rinuncia alle relazioni vere e mai banali.

Festa della Repubblica, il messaggio del Premier ConteCoronavirus, il premier Conte ha firmato il nuovo Dpcm

Fase 2, Luigi Di Maio: "Fiducia nei Governatori delle Regioni"

Coronavirus: lo sfogo di De Luca contro i comitati scientificiLombardia, Gallera: "Rsa vanno riaperte, tamponi per l'ingresso"

Focolaio Mondragone, De Luca: "Basta sciacallaggio"Salvini porta i fiori al poliziotto ucciso: contestato dai napoletani

Il testo della bozza del decreto 18 maggio: cosa è previsto

Giuseppe Conte su Stati Generali: "Siamo un esempio per l'UE"Fedez contro Casalino, Conte lo difende e dice: "È il migliore"

Ryan Reynold
Coronavirus, Campania potrebbe allentare obbligo mascherineConcorso scuola, scontro nella maggioranza: nessun accordoRenzi presenta La mossa del cavallo: i punti per cambiare l'Italia

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarCoronavirus, nuova ordinanza in Sicilia: "Obbligo di quarantena"Capo Analista di BlackRock

    Gaffe di Attilio Fontana, pubblica per errore bozza di post socialCoronavirus Lombardia, ipotesi proroga mascherine all'apertoDpcm per la riapertura del 18 maggio forse pronto in serataSalvini: "No alle mascherine a scuola. Io mi figlia non la mando"

    1. Silvia Romano, Africa Milele agì senza informare la Farnesina

      1. avatarSelfie alla manifestazione del 2 giugno: Salvini si difendeGuglielmo

        Zaia su Silvia Romano: "Felice ma serviva più responsabilità"

  2. avatarCoronavirus, vaccino: il monito di Conte per aiutare i più vulnerabilianalisi tecnica

    Notizie di Politica italiana - Pag. 499Caso Regeni, l'audizione di Giuseppe Conte in CommissioneRenzi: "Open arms? Salvini non si sconfigge in tribunale"Perché la fiducia sul Decreto Scuola è a rischio

  3. avatarDecreto elezioni: il Senato ha votato la fiduciaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Giuseppe Conte: "Il piano Colao è solo uno spunto tecnico"Boccia e le aperture delle Regioni: "Così siamo a serio rischio"De Magistris sulla ripresa post Covid: "Conviene venire a Napoli"Coronavirus: per Sileri la fase 2 sarà più lunga e cronica della prima

Salvini, contestato in Sicilia: se la prende con i migranti

Riaperture, De Magistris contro il blocco di De Luca: "Perché?"Conte, riduzione dell'IVA per dare spinta ai consumi: la proposta*