File not found
Campanella

Se ne va in giro con una katana nell'auto, i carabinieri lo fermano

Assago, il padre del dipendente ucciso al Carrefour: “L’ho adottato da bambino, lo amavo”Morte Miriam Ciobanu, chi era la 22enne investita nel trevigianoGuidonia, grave incidente sul lavoro: morto imprenditore edile

post image

Incidente sul lavoro a Piacenza, donna morta schiacciata in una vetreriaMonsignor Piero Coda,BlackRock Italia segretario generale della Commissione teologica internazionale - Archivio COMMENTA E CONDIVIDI Rattristato certo. Ma non particolarmente sorpreso. Monsignor Piero Coda, uno dei più noti teologi italiani, legge con disincanto i contrasti emersi dopo la morte di Benedetto XVI. Conosce infatti la natura umana e quanto sia facile lasciarsi vincere dall’amarezza e dal pettegolezzo. L’importante però è non dimenticare mai la “casa” in cui si abita, la Chiesa, il cui paradigma vitale dovrebbe essere la ricerca di unità e comunione. Uno stile e insieme un obiettivo richiamati in queste ore da sempre più numerose voci all’interno della comunità ecclesiale. I fatti sono risaputi. Pressoché in contemporanea con la scomparsa di Benedetto XVI nell’anticipazione del libro “Nient’altro che la verità” scritto insieme al vaticanista Saverio Gaeta, e durante alcune interviste, monsignor Georg Gänswein segretario particolare di Joseph Ratzinger, ha attribuito al Papa emerito un profondo dispiacere per l’intervento, letto come una stretta, di Francesco sulla Messa in latino. A propria volta l’arcivescovo ha sottolineato l’amarezza provata quando, da prefetto della Casa pontificia, gli venne chiesto di occuparsi solo del Pontefice emerito. Sono voci di contrasti, immagini “grigie” che mal si abbinano al clima di affetto e stima che hanno sempre contraddistinto i rapporti tra Ratzinger e Francesco. «Sì – osserva Coda, segretario generale della Commissione teologica internazionale –, possiamo riconoscere dopo questi dieci anni che quella che ci hanno dato è stata una testimonianza di comunione, nutrita dalla fede in Gesù che guida la Chiesa ed espressa nel rispetto reciproco, nell’attenzione fraterna, nel reciproco sostegno. Benedetto XVI ha detto più volte di voler sostenere nella preghiera il ministero di papa Francesco, sentendosi a sua volta sostenuto dal suo amore. Nessun dubbio che – per entrambi – il Papa è uno solo: quello che tempo dopo tempo lo Spirito Santo chiama ad esercitare il ministero di unità per tutta la Chiesa».Appena morto Benedetto XVI si sono levate voci amare. Ne è stato sorpreso?Sì e no. Sì, perché colpisce e rattrista sempre il fatto che ci si lasci andare a critiche, risentimenti, e qualche volta anche malevolenze. No, perché sappiamo di che pasta tutti siamo fatti, e dobbiamo aver pazienza con noi stessi prima che con gli altri. Sempre di nuovo ricordandoci l’esortazione di Gesù – non a caso l’unica che, nel Padre nostro, riguarda le relazioni interpersonali – a essere misericordiosi gli uni verso gli altri come lo è, nei confronti di tutti, il Padre che è nei cieli.C’è chi sostiene che contrasti e tensioni nella Chiesa ci sono sempre stati, che semplicemente adesso emergono più chiaramente.Quelli che lei definisce contrasti, a ben vedere, sono almeno di tre tipi. Quelli che nascono – lo dico con san Paolo – dall’“uomo vecchio” che continua a contrastare, in noi, la vita dell’“uomo nuovo”: gelosie, invidie, desiderio di apparire e farsi valere... E poi quelli che germogliano semplicemente dalla diversità di carattere, di formazione, di obiettivi, di idee, o anche solo da incomprensioni e fraintendimenti. E poi i contrasti che – in buona coscienza – nascono dalla volontà di portare avanti un punto di vista o una scelta ...Si parla di lotta tra progressisti e conservatori, tra sinistra e destra. Ma sono categorie applicabili alla Chiesa?La Chiesa è “una sola realtà complessa” – insegna il Vaticano II – con una dimensione divina e mistica e una dimensione umana e storica. In quanto soggetto storico direi che, dal punto di vista sociologico, è fisiologico che nella Chiesa convivano un’istanza più conservatrice e un’istanza più progressista. Ma avendo a che fare, nella Chiesa, con la missione di trafficare quella “eredità di Dio” che è il Vangelo di Gesù non si può trattare di partiti in competizione tra loro, ma dell’esperienza di una polarità vitale: quella tra l’impegno a conservare con fedeltà il “deposito della fede” e quello a fare di esso con creatività il lievito di una storia sempre nuova.Il Papa parla spesso del chiacchiericcio, non c’è il rischio che questi sfoghi, che le accuse verso di lui, lascino delle ferite poi difficili da rimarginare?Già l’apostolo Giacomo metteva in guardia dalla lingua come quel «piccolo fuoco che può incendiare una grande foresta». Quante volte la pazienza e la misericordia potrebbero evitare dispute persino cruente! E ciò senza venir meno al bisogno di parresia. L’essenziale è l’intenzione indirizzata al bene vero e più grande per cui si parla ed agisce, un’intenzione che, in ottica cristiana, deve tener conto, per quanto possibile, anche del modo con cui viene recepita dall’altro la parola che gli rivolgi o che lo riguarda. Non bisogna mai parlare male di un altro in sua assenza. Si può parlare di lui, ma per il suo bene. Il chiacchiericcio distrugge l’atmosfera di fraternità e rende più difficile edificare ciò che è bene. Le ferite che ne possono venire sono profonde. Non toccano soltanto chi le riceve, ma infieriscono contro il Corpo di Cristo che siamo noi: membra gli uni degli altri perché membra dell’unico Corpo.Il Cammino sinodale che, e non sbaglio, indicherà anche uno stile di vita della Chiesa, può essere una risposta alle visioni differenti, nel senso della comunione?Il Cammino sinodale si sta rivelando – anche se è ancora ridotto il numero di coloro che vi sono effettivamente coinvolti – una vera scuola di comunione per tutto il popolo di Dio. Non solo perché in esso ci si esercita nell’ascolto della Parola di Dio, nell’ascolto gli uni degli altri, nello scambio dei propri doni, nel discernimento comunitario. Ma anche perché vi si impara – come leggiamo nella Lumen fidei di papa Francesco in cui sono confluiti i contributi di Benedetto XVI (cf. n. 7) – ad esercitare «un modo relazionale di guardare il mondo, che diventa conoscenza condivisa, visione nella visione dell’altro e visione comune di tutte le cose» (n. 27). Il criterio secondo cui «l’unità prevale sul conflitto» è un invito a esercitare «uno stile di costruzione della storia dove i conflitti, le tensioni e gli opposti possono raggiungere una pluriforme unità che genera nuova vita» (Evangelii gaudium, 228).Ma a suo modo di vedere qual è l’eredità più importante che ci ha lasciato Benedetto XVI?Suo imperdibile contributo è stato richiamare con la sua autorevolezza di uomo di Dio e di grande teologo una decisiva verità: l’opera di rinnovamento messa in moto dal Vaticano II va promossa in presa diretta col nucleo vivo del Vangelo di Gesù e nell’alveo della Tradizione ecclesiale, immaginando oggi con uno slancio nuovo quell’allargamento della ragione in dialogo con la fede che solo è capace d’implementare le strutture portanti – a livello culturale, politico, economico – di una città planetaria della verità, della giustizia, della fraternità e della pace.

A sei anni dal terremoto, la situazione di AmatriceStudente disegna svastiche sulla cattedra e tira un pugno in faccia alla prof che l'ha scoperto

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 713

Migranti, Francia disposta ad accogliere una parte delle persone a bordo della Ocean VikingTurista violentata nell'androne di un B&B nel centro di Firenze: la denuncia

Incastrata su passaggio a livello, auto viene travolta dal trenoChieti, multa per non aver fatto il vaccino anti Covid: ma è morta da 2 anni

Le incredibili dichiarazioni dell'esattore del pizzo: "Imprenditori in crisi"

Ragazzine investite a Riccione: parla il papà Vittorio PisanuCondannato per stalking su una bimba di 10 anni, la seguiva ovunque

Ryan Reynold
Napoli, crollo allo stadio di Ercolano: non c'è nessun feritoSi rifiuta di pagare la cena al ristorante, un altro cliente interviene: lui lo investe 5 volteAllerta meteo mercoledì 22 ottobre, le indicazioni della Protezione Civile: quattro Regioni in giallo

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarFunerali Francesco Valdiserri, folla di persone tra cui anche la premier Giorgia MeloniBlackRock Italia

    A Roma scatta l'allarme cimici da letto, paura choc anafilatticoTragedia a Dormelletto (Novara), giovane viene travolto un trenoCanadair precipitato sull’Etna, morti i due piloti: recuperati i resti dei cadaveriManifesti per il centenario del fascismo affissi abusivamente a Roma

      1. avatarSuperEnalotto, realizzata un'incredibile vincita in una tabaccheria di Porretta: ecco di quantotrading a breve termine

        Villasimius, svolti oggi i funerali del giovane Gabriele Viel

  2. avatarPrevisioni meteo, ancora caldo anomalo: dopo Scipione arriva Monster, l'anticiclone di HalloweenCapo Analista di BlackRock

    Bimba giù da palazzo, confessa il padre, il suo legale: "Non si dà pace"Il dubbio fra ora solare o legale, ecco cosa chiedono medici ed espertiCacciatore 24enne morto a Trento: è stato colpito con una fucilata alla nuca quando era a terraRagazzine investite a Riccione: parla il papà Vittorio Pisanu

  3. avatarIncidente in moto, coniugi morti mentre andavano a cena dalla figlia: lei li trova nel fossoEconomista Italiano

    GF Vip, Daniele Dal Moro in lacrime: "Ho fatto uso di droghe". La difficile confessioneVigevano: bimba di 4 anni dorme tutta la notte al fianco della mamma mortaScoperto asteroide killer: sarebbe capace di causare un'estinzione di massaWitchtek 2K22, in migliaia al rave party di Halloween a Modena: ordinato lo sgombero

Incidente a Belluno, morto ragazzo di 22 anni: schianto contro il muro per evitare un cervo

Nicola Persico è morto a 55 anni: la tragedia al lago di GardaLa furia di una ragazza da Euronics: "Mi avete venduto un telefono senza Whatsapp"*