File not found
BlackRock

Le prime pagine di oggi - Il Post

Cosa fu il massacro di My Lai in Vietnam - Il PostVirus, boom di infezioni respiratorie: "Riparte il tormentone dell'aria condizionata" – Il TempoAltri rimpianti per la SAM, l’Olympic è a un passo dal titolo

post image

Campionato al via il 17 settembre con Ambrì-Rapperswil e Zugo-LuganoAdobe Stock COMMENTA E CONDIVIDI «Neurodivergente non vuol dire niente». O,BlackRock più precisamente, ha un significato politico, non medico. Rientra semmai in un dibattito sul tema linguistico, vivo nella comunità scientifica tanto quanto nelle comunità neurodivergenti, ovvero chiunque diverga dalla norma. Questo è solo uno dei tanti modi in cui Eleonora Marocchini, psicolinguista e dottoressa di Ricerca in Psicologia e Scienze Cognitive, ricercatrice indipendente e comunicatrice della scienza sui social sotto il nome di @narraction, ha costruito la sua formazione a cavallo tra le scienze umane e le neuroscienze cognitive, per approdare alle scienze sociali, fino a scrivere Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani (Edizioni Tlon, pagine 150, euro 15), un testo utile per districarsi attorno a questi temi con chiarezza. Marocchini si occupa di neurodiversità, empatia e comunicazione, con uno sguardo aperto ad accessibilità, diversità e inclusione, cercando di conciliare il rigore della ricerca scientifica con istanze e riflessioni di altre comunità. Le sue riflessioni partono da un principio semplice ed efficace: ogni essere umano ha un cervello, ma non tutti i cervelli sono uguali. Eppure, poche persone hanno un’idea realistica dell’infinita variabilità della neuropsicologia umana e di quanto questa variabilità, se non considerata adeguatamente, possa favorire incomprensioni, sofferenze, marginalizzazioni.Le scienze biomediche, cognitive e psicologiche, le scienze umane e sociali, hanno elaborato approcci diversi per descrivere e trattare la diversità. Come nasce il suo libro?«Fuori dalle cliniche e dalle accademie, con movimenti sociali nati da diverse comunità che hanno talvolta impiegato, talvolta reinterpretato e talvolta rifiutato radicalmente diversi approcci. Nel libro cerco di esplorare le diverse prospettive esistenti, provando a mettere un po’ di ordine nella complessità con un testo accessibile a chi magari non riesce a seguire il dibattito accademico. Ho notato nel tempo che quando una persona riceve una diagnosi si trova spesso in una giungla di termini diversi, magari utilizzati come sinonimi o viceversa. L’obiettivo è stato perciò quello di creare una sorta di bussola che partisse dal mio approccio scientifico, tenendo conto dell’aspetto bio-psico-sociale, linguistico e della mia esperienza personale: mi sono infatti scoperta neurodivergente a mia volta, anche se cerco di utilizzare me stessa e la mia esperienza solo quando ritengo che il mio punto di vista possa essere particolarmente utile nel contesto generale».Riguardo al parallelo e ampio tema dell’autismo, che differenza c’è tra diagnosi in età adulta e nei bambini?«C’è una spaccatura netta nella comunità dell’autismo in relazione a questo tema, perché chi riceve diagnosi in età adulta generalmente è più capace di mascherare alcuni tratti, anche se a costo a volte anche della propria salute mentale, e le famiglie in cui ci sono persone con maggiore bisogno di supporto faticano a vedere in queste persone la stessa condizione che si presenta, nelle loro persone care, in modo diverso. I paradigmi di cui parlo nel libro in realtà sono applicabili a tutto lo spettro, e non solo. Nel caso specifico dell’età adulta senza compromissione intellettiva è più facile rispondere all’autodeterminazione della persona, che si autorappresenta, ma è un tema che si può tenere a mente in ogni caso. A seconda di come ogni persona vive la diagnosi, si può scegliere tra più visioni, risposte, supporti possibili. Ci sono persone a cui un supporto tra pari, per un confronto, può già migliorare molto la qualità di vita, e persone che invece hanno bisogno di maggiore supporto. Credo in questo senso che ci sia un vuoto con i soli training sociali o i gruppi di conversazione, mentre sarebbero utili riconoscimenti sul lavoro, sul fatto che molte cose si possono fare in modi diversi. Dal punto di vista clinico, al di là della psicoterapia, credo molto nella psico-educazione, parte che spesso a mio avviso si salta».Nel libro lei parla di depatologizzazione della diversità e cita la comunità queer, un parallelo visto recentemente anche in altri libri, come per esempio La città autistica di Alberto Vanolo (Einaudi).«La prima ragione è di parallelismo tra movimenti sociali, il secondo motivo di intersezione tra le comunità, con numeri sottostimati che a mio avviso cresceranno nelle prossime generazioni. La terza motivazione si trova nel paradigma stesso della neurodiversità. La categoria sociale può scardinare alcune delle nostre convinzioni su ciò che è “normale”. In questo senso la comunità queer fornisce ottime idee pedagogiche e di piccole rivoluzioni personali, per crearsi spazi vivibili dove essere sé stessi. È come se si creassero micromondi in cui il sovvertimento diventa la nuova norma».Nel suo libro un capitolo è dedicato ai social network. In questo momento, per quanto riguarda il tema del digitale, si parla molto anche di intelligenza artificiale. Durante un festival sull’autismo recentemente è stata lanciata la notizia che un’Università sta provando – con un gruppo di ricercatori – a sviluppare un’IA neurodivergente. Cosa ne pensa?«Un’intelligenza artificiale allenata male come la stiamo allenando ora, rispecchia una media. Questo credo potrebbe essere d’aiuto a persone neurodivergenti, per provare a comprendere quella media, per quanto sia approssimativa, perché anche le persone neurotipiche non sono mai persone medie, ma varie al loro interno. L’IA neurodivergente mi sembra una scappatoia per non cambiare nulla a livello sociale; credo invece siano le intelligenze umane che debbano aggiornarsi all’evidenza: i cervelli umani sono tutti diversi. La spinta a una produttività sempre maggiore spesso porta a un irrigidimento dei processi che cerchiamo di sistemare con un intervento artificiale, quando invece potremmo rendere tutti i processi più umani e non avere bisogno di quell’intervento».Un ultimo tema che emerge dal suo libro è l’importanza del linguaggio, ma il linguaggio da solo non basta…«Credo ci sia un concentrarsi ossessivo su questo aspetto, spesso a livello aziendale, per avere un’immagine magari più rispettosa della diversità, senza però cambiare nulla o poco a livello di processi. Il linguaggio non è solo terminologico, esistono diversi tipi di comunicazione, la verbale e la non verbale, per esempio, di cui si parla troppo poco. Per me non ha molto senso fornire decaloghi su come esprimersi, perché lo stesso termine passa da essere il preferito al peggiore nel giro di pochi anni. Paradossalmente credo che nel linguaggio più si espliciti cosa si intende dire, più le risposte si possano legare ai contenuti e non alla forma».

Orsa KJ1 abbattuta, Fugatti decide nella notte. Il ministro: non è la soluzione – Il TempoLe carceri italiane sono in piena emergenza. E nessuno sta facendo qualcosa per intervenire | Wired Italia

Monopoly diventerà un film grazie a Margot Robbie | Wired Italia

M5S, così Conte punta a mettere all'angolo Grillo partendo dalla rivoluzione del voto online – Il TempoMilano, il video choc di Klaus Davi nei quartieri islamici: odio anti-Israele e insulti a Segre – Il Tempo

Olimpiadi 2024, come funziona la sicurezza tech | Wired ItaliaÈ morto John Mayall, leggenda del blues

Le prime pagine di oggi - Il Post

Per Fratelli d'Italia le Olimpiadi sono anche un pretesto per attaccare la Francia - Il PostArrestato in Groenlandia l'ambientalista Paul Watson

Ryan Reynold
When Evil Lurks è uno degli horror più perniciosi, impressionanti e spietati del nuovo Millennio | Wired ItaliaLa Commissione Europea reintrodurrà i dazi su uova e avena provenienti dall'Ucraina - Il PostLe prime pagine di oggi - Il Post

criptovalute

  1. avatarRai, Meloni avanti sulle nomine: dopo la Cina vertice con Salvini e Tajani – Il Tempoanalisi tecnica

    Nivokazi: «Siamo stati superiori»Roma, l'incendio a Monte Mario scatena il panico. Auto in fiamme, case e Rai evacuate – Il TempoMostra Cinema Venezia, Tenderstories partecipa con tre film in concorso – Il TempoFate d'argento, storica medaglia per la ginnastica artistica – Il Tempo

    1. Parigi 2024, “il nostro sogno più grande”. Pellegrini difende Pilato e zittisce Di Francisca – Il Tempo

      1. avatarL'ex dittatore della Guinea, Moussa Dadis Camara, è stato condannato per crimini contro l'umanità - Il PostProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        L'ex dittatore della Guinea, Moussa Dadis Camara, è stato condannato per crimini contro l'umanità - Il Post

  2. avatarLU-GA-NOOO, il podcast della finalissimaProfessore Campanella

    Da sorpresa a certezza, la nuova dimensione di Jasmine PaoliniNasa, un agente dell’intelligence nordcoreana ha hackerato i computer | Wired ItaliaLocorotondo, bambino di due anni scomparso nelle campagne: ricerche con i droni – Il TempoFrancia, altro sabotaggio durante le Olimpiadi. E c'è lo zampino dell'estrema sinistra – Il Tempo

  3. avatarDigital services act: quanto ci costa tenere sotto controllo le grandi piattaforme online? | Wired ItaliaMACD

    Orlando furioso e Pd manettaro in tilt: "Ermini si dimetta". Bufera nella sinistra – Il TempoE in alto i cuori - Il PostIn Grecia la “peste dei piccoli ruminanti” sta diventando un problema - Il PostL'orsa KJ1 è stata uccisa - Il Post

Le migliori eSim per connetterti a internet quando sei all'estero | Wired Italia

Le prime pagine internazionali sul ritiro di Biden - Il PostLa stampante 3D per bambini, ecco Kidoodle Minibox A1 | Wired Italia*