File not found
Economista Italiano

Iraq, tragedia al ricevimento del matrimonio: 100 morti dopo lo scoppio di un incendio

Guerra in Ucraina: missile colpisce flotta russa nel porto di SebastopoliNagorno-Karabakh, un quarto della popolazione è in fugaAttentato a uno 007 iraniano, è grave

post image

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 183«Neppure Orbán è arrivato ad attaccare così un giornale»,érrezEfjMelonibersagliaimedialiberiDomanièMACD dice in questa intervista il segretario generale della European Federation of Journalists, tra i firmatari dell’appello di Domani. Nell’èra Meloni l’attacco alla libertà dei media «è così intenso e rapido che abbiamo allertato la Commissione Ue. Faremo una missione urgente in Italia»Gli attacchi in corso nei confronti di Domani, e il fatto che tre cronisti rischino nove anni di carcere, appaiono «incredibili» agli occhi di Ricardo Gutiérrez, che pure ne ha viste tante, da segretario generale della European Federation of Journalists (Efj). «Questa non è democrazia. Un paese nel quale tutto ciò può accadere non è un paese libero». La Federazione europea dei giornalisti ha firmato – assieme a più di settanta organizzazioni e testate internazionali – l’appello contro gli attacchi a Domani e per la libertà di stampa in Italia. Il grado di allerta per le condizioni della libertà di stampa nell’Italia governata da Giorgia Meloni è talmente alto che si è svolta «una riunione di emergenza» con la Commissione europea.Come ha reagito Bruxelles?Va detto che una riunione di emergenza per la libertà di stampa in uno stato membro dell’Ue non è qualcosa che si fa normalmente. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) e noi del sindacato europeo (Efj) abbiamo ritenuto la situazione italiana talmente grave da doverne informare la Commissione europea. Così la scorsa settimana abbiamo incontrato i gabinetti di più commissari europei – la vicepresidente Věra Jourová così come Didier Reynders, che ha la delega alla Giustizia – e li abbiamo informati su ciò che sta accadendo. C’è di più: come Media Freedom Rapid Response, che è una sentinella europea degli attacchi alla libertà dei media, abbiamo organizzato per il 16 e 17 maggio una missione urgente a Roma. Chiediamo di incontrare il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Sono iniziative che prendiamo nei paesi a rischio. Sa dove abbiamo fatto una missione simile? Nell’Ungheria di Viktor Orbán.Cosa le dà il senso di «emergenza» e di «urgenza»?Vede, assisto a una combinazione che mi pare micidiale: non solo si susseguono sempre più casi di attacco alla libertà di informazione, ma tutto ciò avviene in tempi rapidissimi. Peggiora sempre di più. Metto insieme un incalzare di eventi: la presa governativa della Rai, con tanto di affaire Scurati; il caso dell’Agi; l’aumento delle querele bavaglio (le “slapp”) da parte del governo, in particolare contro Domani; i tentativi di inasprire le sanzioni per diffamazione…Domani sembra essere un bersaglio prediletto, e viene attaccato esplicitamente da Meloni. Lei ha seguito tutti gli episodi: un anno fa commentavamo il caso dei carabinieri arrivati in redazione per sequestrare un articolo e le querele bavaglio governative. Ora tre miei colleghi rischiano il carcere. La premier in carica porta in tribunale i vertici di questo giornale e attacca Domani nei suoi comizi. C’è uno squilibrio di poteri? Gli attacchi diretti da parte di un presidente del Consiglio contro una redazione sono qualcosa di talmente inaudito, in Europa, che neppure Viktor Orbán arriva a tanto. Persino in Ungheria non è il premier ad attaccare direttamente i singoli media e giornalisti; è semmai il suo entourage a farlo per lui. Per quel che riguarda l’accumularsi di episodi ai danni di Domani, io penso che il vostro giornale sia un simbolo.Domani è un simbolo nel senso che siamo stati la prima sentinella di una deriva ormai palese?Non solo. Domani rappresenta per il governo il peggior nemico perché difende valori che non sono quelli di questo esecutivo. È un simbolo perché è totalmente indipendente; al contempo, non si tratta di una imponente organizzazione editoriale dotata di molte risorse. Parliamo insomma di un giornale libero di dimensioni piccole. Dunque il governo ritiene a quanto pare che sia facile prenderlo di mira. Vogliono fare di Domani un caso esemplare. Non penso che sarà così facile: avete tanto supporto e solidarietà in tutta Europa. Ma va registrato che la reazione dei media in Italia è preoccupante.Si spieghi meglio. Mi riferisco al fatto che quando ci sono stati episodi allarmanti – penso ai carabinieri in redazione, ma pure al caso dei tre cronisti che rischiano il carcere – i media europei e internazionali hanno raccontato questi casi incredibili. In Italia invece quasi non se ne è parlato: un senso di indifferenza che mi pare surreale. In altri stati europei, gli attacchi subiti da Domani sarebbero diventati subito uno scandalo nazionale, perché tutti i media del paese li avrebbero denunciati. Interpreto questa anomalia come l’ennesimo segnale di quanto sia difficile oggi la situazione in Italia: c’è una sorta di autocensura da parte degli altri media. Anche per questo siamo davanti a una “orbanizzazione”.Proprio di recente l’Unione europea ha approvato due importanti iniziative a favore della libertà dei media. Una è la direttiva anti slapp, l’altra è lo European Media Freedom Act. L’Europa va avanti. E l’Italia di Meloni?Va in direzione opposta. È impressionante vedere che pochi giorni dopo l’approvazione dell’Emfa a Bruxelles, a Roma si stia trasformando la tv pubblica in un organo di propaganda. Il caso che ha riguardato Scurati sarebbe gravissimo anche qualora non ci fosse stato un input diretto da parte del governo Meloni, anzi forse in questo caso sarebbe persino peggio: significa che ormai oltre alla censura dei monologhi c’è l’autocensura nei media. Quando la direzione non protegge l’indipendenza dei giornalisti in Rai, c’è il cosiddetto chilling effect e cioè l’effetto inibitorio. Guardi, è da anni che i monitor europei sul pluralismo allertano sui problemi che ha la Rai, ma nell’èra Meloni siamo proprio oltre. C’è un grado di controllo inedito: adesso parliamo di una tv che dovrebbe essere pubblica e invece finisce totalmente catturata dall’esecutivo. È cruciale una reazione energica dell’opinione pubblica. Non credo che ci si sia resi conto della gravità della situazione. Facciamo sentire il nostro sostegno al giornalismo libero come quello di Domani. EuropaIl giornalismo libero non è solo: ecco la solidarietà globale verso DomaniFrancesca De Benedetti© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De BenedettiScrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter. Ascolta il podcast EUnicorn, l'Europa come osiamo immaginarla.

Israele potrebbe non invadere Gaza: ecco perchéTerremoto, raffica di scosse nel mondo: cosa sta succedendo?

USA, destituito lo speaker McCharty: è la prima volta

Guerra Russia-Ucraina: Kiev, ordinata l'evacuazione dei civili da KhersonUsa, uomo uccide bambino e ferisce la madre perché musulmani: arrestato

Hamas, movimento in lotta con Israele: cos'è?Guerra in Ucraina: missile colpisce flotta russa nel porto di Sebastopoli

Spagna, palpeggia uomo in discoteca: condannata a 6 mesi di carcere

Guerra in Medioriente, proseguono i bombardamenti di Israele: "Colpiti 750 obiettivi di Hamas"Sopravvissuto a Chernobyl si suicida dopo ennesima diagnosi di tumore

Ryan Reynold
Terremoto nelle Filippine, scossa di magnitudo 5.2 nella notte: colpita ManilaPortogallo, si rompono due cisterne: paesino inondato da 2 milioni di litri di vinoIncidente a Fukushima, cinque operai entrano in contatto con acqua radioattiva

investimenti

  1. avatarUccisa al rave in Israele, il padre recupera il corpo con "trova il mio iPhone"MACD

    Germania, attivisti imbrattano la porta di Brandeburgo: la protesta di Ultima GenerazioneGuerra Russia-Ucraina, nella notte attacchi a Kharkiv: morto un bambino di 10 anniIsraele, strage al rave party nel deserto: attacco di Hamas contro i civiliGuerra in Medioriente, raid notturni di Israele a Gaza: almeno 54 morti

    1. Bruxelles, due arresti: "Lassoued non ha agito da solo"

      1. avatarMorta la “narco-influencer" Sabrina Durán: uccisa da due sicariinvestimenti

        Israele, grandi operazioni dopo le evacuazioni civili

  2. avatarUccisa a Gaza l’intera famiglia di un reporter palestineseProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Turchia, Mark Dickey: il ricercatore americano bloccato in una grotta è stato portato in salvoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 177Russia, sperimentazione di un massiccio attacco nucleare di ritorsione14 morti in un incidente su un volo turistico in Brasile

    VOL
  3. avatar"Tagliare le teste": l'imperativo scritto sui fogli distribuiti da HamasBlackRock

    Tunisia, vietato l'ingresso a delegazione del Parlamento EuropeoGuerra Israele Hamas, presto l’ordine di entrare a GazaIsraele annuncia il "completo assedio" della Striscia di GazaIsraele, Onu avverte: "Assedio totale viola il diritto internazionale"

Patrick Zaki si è sposato al Cairo, chi è la moglie

Inondazione Libia, oltre 2mila mortiAttentato a Bruxelles, chi è l'attentatore: "Soggiornava illegalmente in Belgio"*