File not found
Campanella

Dopo il rogo a Bordeaux Carlo rinvia la visita in Francia per le proteste

Bus precipita dal ponte e prende fuoco: passeggeri morti tra le fiammeRussia, testato con successo missile ipersonico: obiettivo centrato a 1000 km di distanzaCovid, la strategia di Usa e Regno Unito: un vaccino all'anno in autunno

post image

Iran, nuovi casi di studentesse avvelenateJoshua Hoehne/unspalsh COMMENTA E CONDIVIDI Qualche settimana fa per ragioni insondabili al cui manifestarsi ci si deve rassegnare prima o poi nel mare magnum del digitale,trading a breve termine è stato disabilitato il mio account Facebook di vent’anni più o meno; la settimana scorsa mezzo mondo è andato in tilt per il blocco dei sistemi Microsoft. Il digitale sottopone l’esperienza ad un test continuo, a volte in forma di burla a volte sotto l’apparenza di emozione viscerale, a volte come recita incorporea di ruoli tanto falsi da dimenticare che c’è un vero da qualche parte, confondere le cose, una Ferrari per una Panda 4x4, un piano terra per il centesimo piano affacciato su Central Park. Ho cominciato a rendermene parecchi anni fa con le apocalissi minime del mitico blue screen of death, devianza dei sistemi Microsoft. Quando è comparso per la prima volta come un oracolo della morte, e al tempo sul pc era salvato poco e niente, ricordo il panico sordo di una voragine del nulla che si era inghiottita d’improvviso ogni progetto, ogni pensiero, ogni pixel trasferendoli in qualche luogo inaccessibile, evento capace di restituire anche solo per un momento il senso compiuto della fine. Alcune volte, quando l’abisso informatico non era dei più profondi, sono riuscito a cavarmela, riscattando dalla sepoltura virtuale il lazzaro disgraziato di quei pochi dati digitali, delega di esistenza che furtivamente si stava trasformando in compagnia irrinunciabile. In quei rari casi di autosoccorso andato a buon fine provavo un qualche senso di onnipotenza, ero capace di resurrezioni digitali, benedetto da doti taumaturgiche insospettabili. Altre volte è andata male, la perdita definitiva e il delirio ciclotimico del quasi nerd mi sprofondava nello sconforto. In quei casi diventava una priorità metabolizzare la perdita, rinunciare d’un tratto a ciò che davo per scontato, alla idea falsata di una tecnologia perfetta la cui certezza è pura invenzione ancora oggi. Un lutto perfettamente incorniciato nello schermo livido elettrico da obitorio digitale. Sembrava già troppo e invece era solo il principio. Mano a mano che il pc diventava luogo di conservazione esclusivo di qualità e quantità di dati sempre maggiori, cassaforte di pensiero, progetti, informazioni, strumento di produzione insostituibile l’evento della morte digitale assumeva le sembianze di una minaccia sempre più temibile. Temibile e fatale data la mia irrinunciabile passione per le sperimentazioni, anche e soprattutto senza senso, e l’open source. Più aumentava il rischio più sottoponevo la malefica macchinetta a prove sul filo del rasoio della tenuta software, il pulsante di un setup diventava allora una roulette russa dal giudizio affascinante e inappellabile che si accetta perché in definitiva non è sufficiente sopravvivere della vita tranquilla che equivale a morire, privando di senso tutti gli strumenti meravigliosi che ci sono propri e chiedono dinamica, rischio, azzardo. Fatto è che il lutto digitale nelle sue progressive manifestazioni ha progressivamente sviluppato in me una sorta di resistenza che è diventata consapevolezza, qualcosa di simile alla pratica del mandala cui io potrei partecipare solo nelle fasi della dispersione gioiosa non potendo in alcun modo immaginare il mio contributo alla noiosa pratica artigianale grazie alla quale, alla fine qualcosa si può distruggere. Fino al punto che, alla scomparsa repentina e del tutto inattesa della mia limitatissima vita social di qualche giorno fa mi sono posto immediatamente dalla parte dell’“e allora?”. Perso per perso, curiosa catarsi che schiude a una pace strana, traslazione del distacco totale perché tutto è vanità, figurarsi il social. Il digitale tra le altre cose, è un potenziale presidio di vita spirituale e psicologica intensa soprattutto quando sparisce rivelando la sua natura, veicolo di esistenza che abitua a pensarci ciò che non siamo, che esiste di una esistenza reale e del tutto indifferente a chi la alimenta , destinato ad esserne la preda consenziente destinata scomparire. Un servizio, certo, ma ad un certo punto serve chiedersi dove sei, in mezzo ai post, agli sproloqui, ai meme, alle immagini calcolate per fare scalpore, alle continue autocelebrazioni che svelano sempre il totale disinteresse per l’altro, e in certo modo per se stessi. Tutto vero, ma vale la pena chiedersi, non è forse lo stesso anche nella vita analogica? Il transitorio di destini consumati nell’istante di un respiro troppo lungo è niente più che la tangenza di un significato dalla permanenza negata in questo mondo, un bug vitale che inevitabilmente porterà tutti noi allo schermo blu, anticamera di ignoto o sigillo finale di nonsenso. E’ sempre troppo tardi per scoprire di esistere al di là dello scrolling, dei post, del consenso fittizio che è parte di un minuetto ipocrita, interazioni recitate di una umanità mai così polverizzata in infiniti nulla che si danno un peso. Digitale naturalmente.

Dopo il rogo a Bordeaux Carlo rinvia la visita in Francia per le protesteLa conta nera del terremoto in Turchia: 15mila vittime e ci sono crepe nella diga di Ataturk

Roald Dahl: una casa editrice inglese sta rimuovendo i termini offensivi come grasso o brutto

Pensylvania, bimbo di 6 anni nudo trovato rinchiuso in una gabbiaLa telefonata nella notte e il messaggio: "Svegli sua moglie, lei ha vinto 17 milioni di euro"

Covid, la strategia di Usa e Regno Unito: un vaccino all'anno in autunnoAggressione con coltello nella metropolitana di Bruxelles, arrestato un sospettato: almeno tre feriti

Terremoto in Pakistan e in Afghanistan: almeno 12 morti

Uno sciopero di 24 ore negli aeroporti sta paralizzando la GermaniaVertice Ue: su quali dossier è stata raggiunta l'intesa

Ryan Reynold
Ucraina-Russia, battaglia senza fine a Bakhmut: "È l'inferno"Le isole Vanuatu tremano: fortissimo terremoto di magnitudo 5.7Terremoto in Turchia, bambino di appena 10 giorni di vita estratto vivo dalle macerie con la madre

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarIl vincitore dei due miliardi della lotteria ora ha un nome: ecco chi èBlackRock Italia

    Le reazioni di Biden, Xi Jinping e Tajani sul mandato d'arresto per Putin: gli ultimi aggiornamentiBimbo di 20 mesi trovato a faccia in giù nella piscina dell’asiloIl segno dell’Italia nel dopo sisma: in Turchia è nato SergioMattarellaAllerta per 158mila persone: in arrivo ciclone Freddy in Mozambico

    1. Russia, 12enne fa un disegno contro la guerra: padre rischia la patria potestà

      1. avatarPapa Francesco ai fedeli in Sud Sudan: "I Cristiani possono cambiare la storia"criptovalute

        Attacco in Olanda: morta una donna e due feriti

  2. avatarTerremoto in Siria, l'allarme di UNHCR: oltre 5 milioni di persone senza casaanalisi tecnica

    Incoronazione Re Carlo: invitati anche Harry e MeghanIl vulcano Merapi erutta ancora: paura a GiavaChi è Tiziano Ronchi, il docente accusato di aver tentato di rubare una statua in NepalScompare nel nulla: 81enne sopravvissuto nella tempesta

  3. avatarUn anno esatto di guerra che no, non è stata affatto un lampoCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Troppo vento, la compagnia aerea chiede ai passeggeri di scendereNove feriti giovanissimi in una sparatoria in GeorgiaIl ministero della Difesa russo: "Intercettati due bombardieri Usa sul Mar Baltico"Grecia, scoppiano le proteste contro il disastro ferroviario

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 281

Terremoto in Turchia e Siria: i morti salgono a 2300Filippine, aereo da turismo precipita con 4 persone a bordo*