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Ucraina, Zelensky all’Onu: “Mosca deve porre fine al ricatto nucleare”In Arizona,BlackRock davanti a 75 mila persone, la squadra dell'università del Connecticut stravince l'ultimo atto del Torneo, per il secondo anno di fila. Newton eletto miglior giocatore delle Final Four Riccardo Pratesi 9 aprile 2024 (modifica alle 15:25) - MILANO La miglior squadra batte il miglior giocatore. la University of Connecticut vince, anzi stravince la finalissima universitaria statunitense: a Glendale, Arizona, di fronte a 74.423 spettatori, domina 75-60 Purdue e conquista così il sesto titolo nazionale della propria storia. Primo college a vincere per due anni di fila dai Florida Gators, che ci riuscirono nel biennio 2006-2007, prima di allora per un’impresa di questo livello bisogna risalire alla Duke del 1991-1992. Tristen Newton, la guardia senior, quarto e ultimo anno, è proclamato "Mop", miglior giocatore delle Final Four, ma quello di Connecticut è un successo di squadra. Il giocatore più forte sul parquet vestiva semmai la maglia dei Boilermakers: il centro canadese Zach Edey, per due anni consecutivi giocatore collegiale dell’anno, chiude la partita con 37 punti e 10 rimbalzi, ma non bastano ai suoi neppure per restare in corsa nel secondo tempo, in cui vengono spazzati via. Edey conclude il Torneo, le 6 partite, con 177 punti complessivi, una cifra epocale, secondo di sempre dietro ai 184 di Glen Rice di Michigan (1989). Ma l’ultima retina la tagliano gli avversari, la conquista del Torneo resta tabù per l’ateneo dell’Indiana.  LEGGI ANCHE Edey contro Clingan, la sfida dei giganti vintage che deciderà l'Ncaa Coach Hurley COACH HURLEy—  È lui il fuoriclasse degli Huskies. Capaci di vincere le 12 partite al Torneo, gli ultimi due anni, ognuna con almeno 13 punti di scarto. Capaci di trionfare come prima testa di serie assoluta, tra le 4 a presidio dei rispettivi quadranti del tabellone di tipo tennistico della Big Dance, con la formula a eliminazione diretta, dentro/fuori: l’ultima a riuscirci era stata Louisville nel 2013. Capaci di scatenare suggestioni e paragoni con i grandi squadroni del passato, quelli che hanno fatto la storia del Torneo, che si gioca dal 1939. Dan Hurley, figlio d’arte, di Bob, mitico allenatore a livello di liceo in America, e fratello d’arte, Bobby ha vinto da regista per Duke appunto per due anni di fila, a inizio Anni 90, ha fatto un capolavoro. Connecticut ha chiuso il Torneo con un differenziale di +140 punti in 6 gare, il massimo di sempre, lui ha saputo rimpiazzare tre giocatori del quintetto base rispetto a 12 mesi fa, quando l’università di Storrs da testa di serie numero 4 in finale annientò 76-59 San Diego State. Se Newton è la conferma, Donovan Clingan, il centro con origini italiane dal lato materno, promosso titolare rispetto ad allora, stavolta 11 punti, 5 rimbalzi e una difesa più che decorosa contro Edey, è stato il valore aggiunto. Così come la guardia matricola Stephon Castle, come Clingan e Edey scelta di Lotteria al prossimo Draft, grande fisico e potenziale, e l’altro esterno, Cam Spencer, eccellente in finale. UConn è 6-0 di record nelle partite con in palio il trofeo più ambito: sale al terzo posto dietro Ucla (11 trionfi) e Kentucky (8): negli ultimi 25 anni ha vinto nel 1999, 2004, 2014, 2023 e 2024, appunto.  Zach Edey LA PARTITA—  Spencer parte forte: 7 punti nei primi 5’. Edey parte ancora più forte: 14 punti nei primi 13’. Schiaccia in testa a Clingan e gli segna contro con la mano destra e la sinistra, mostrando tutto il repertorio offensivo. Ma le guardie Huskies imperversano, dominano il confronto con quelle avversarie. Purdue manda a bersaglio appena una tripla a segno (8.4 di media) in tutta la partita: Edey non viene raddoppiato per non “aprire” il campo, i tiri contestati non entrano. E così è 36-30 per gli Huskies all’intervallo. Edey con 16 punti, Newton 13. La schiacciata di Johnson vale il 45-34, il primo vantaggio in doppia cifra per gli Huskies. Quando Edey si inceppa, nei primi 10’ del secondo tempo, i Boilermakers vanno a fondo, il canadese non può fare tutto da solo. Fa accumulare falli a Clingan e Johnson, ma il perimetro Huskies, che ha un vantaggio atletico e di centimetri, domina difensivamente con Castle e in attacco con Newton e Spencer. Per gli Huskies diventa una passerella, la loro panchina produce 13 punti, quella avversaria 2. Edey finisce tirando 15/25 dal campo, il resto dei Boilermakers però 9/29. Non può bastare. Finisce tanto a poco.  LE PAROLE—  Newton chiude con 20 punti, poi spiega: "Sapevamo che Edey avrebbe comunque segnato i punti, il piano era limitare quelli dei loro esterni”. Riuscito. La parola dunque a chi lo ha pianificato, quel piano. Coach Hurley è disinvolto ai microfoni come davanti alla lavagnetta degli schemi: “Questo è un gruppo speciale, UConn è un posto speciale, siamo riusciti a far sembrare facile vincere un torneo così difficile. Mi sto abituando ai coriandoli. E fanno 6…". Si è permesso persino la soddisfazione di far giocare, a partita decisa, il figlio Andrew, abitualmente l’ultima riserva. Vittoria totale. Sport Usa: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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