File not found
VOL

Crotone, maltempo nella notte: tromba d'aria si abbatte sui tetti delle case

Bologna, studente 15enne usa il taser contro un compagno: l'aggressione in classeTerremoto di Firenze: le cause e cosa attendersiTrento, donna viola la misura cautelare e minaccia l'ex: arrestata

post image

Matteo Messina Denaro, il parente ribelle: "I mafiosi muoiono in carcere"Si occupano dell’assistenza domiciliare per le persone con disabilità e degli alunni svantaggiati nelle scuole,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock dell’inclusione dei migranti e della cura degli anziani. Sono gli operatori sociali che lavorano per le cooperative e chiedono condizioni di lavoro degne e la fine delle esternalizzazioni negli appalti pubblici. E il 10 aprile scioperano, sostenuti dai sindacati di base«Vorrei riferirti la mia storia, ma purtroppo mi dovrai garantire l’anonimato, perché sono estremamente ricattabile, dato che attualmente sono assunta da un’agenzia interinale con contratti di somministrazione che vengono rinnovati ogni mese».Sara (nome di fantasia) ha la voce rotta dal pianto mentre spiega le proprie condizioni lavorative. Abita a Roma, ha più di 40 anni, una figlia adulta, e viene definita nel mondo del lavoro un’operatrice Oepac, acronimo di Servizio autonomia e inclusione alunni con disabilità.Si tratta di una figura professionale prevista nelle scuole nell’ambito dei Pei, i piani educativi individuali che per legge devono facilitare l’apprendimento e l’inclusione degli studenti che partono da una condizione di svantaggio, e di operatori che devono avere competenze certificate, tra le altre cose, in psicologia, pedagogia e neurologia.Anche Sara le ha conseguite, attraverso un corso specifico, e a pagamento, che il Lazio, come altre regioni, organizza ogni anno. Lavora da diversi anni in una scuola pubblica, a stretto contatto con i docenti curriculari e quelli di sostegno, ma è assunta da una cooperativa sociale, attraverso un’agenzia interinale.«Il mio caso è un po’ particolare. Ho lavorato per diversi anni con bambini con disabilità, avendo però come datori di lavoro le famiglie che mi pagavano in nero, al massimo mi assumevano come colf, poi, ho conseguito la qualifica di Oepac alla regione Lazio perché mi aspettavo che avrei migliorato la mia condizione, ma, di fatto, ad oggi l’ho peggiorata», racconta Sara. «Fino allo scorso anno lavoravo con l’associazione Anafi, una cooperativa attiva nell’ambito dei servizi socio assistenziali dal 1998 nei municipi di Roma, occupandomi di studenti e studentesse con disabilità. La coop riceve più o meno 22 euro per ogni ora di prestazione assegnata dal comune per questo servizio, agli operatori vanno 9 euro lordi. Ma non è questo il motivo per cui me ne sono andata».«Ho lasciato – continua – perché sulla carta, per contratto, avrei dovuto lavorare 12 ore settimanali, nella pratica, in base ai bambini assegnati, ne lavoravo 28, ore che mi venivano pagate come ore ordinarie, e non straordinarie. In base a questo “trucchetto”, ogni anno l’azienda risparmia 1.300 euro a lavoratore, una miseria, se ci pensate, ma dato che Anafi è una cooperativa molto grossa a Roma e ha mille dipendenti, è un bel risparmio», dice a Domani. Nel frattempo Sara ha visto peggiorare la sua situazione, dato che oggi lavora per una cooperativa più piccola che riesce a garantirle soltanto 12 ore a settimana, più qualcun’altra ora di sostituzione ogni tanto. «Ora i vertici della cooperativa per cui attualmente lavoro, non li vedo nemmeno, faccio tutto con un’agenzia, che però quando ho avuto problemi lavorativi non mi ha mai dato una mano. Il contratto mi viene rinnovato di mese in mese, guadagno circa 300 euro al mese. E d’estate, quando le scuole sono chiuse, non ricevo nulla». ItaliaEcco i truffatori di migranti, come si aggira il decreto FlussiGaetano De MonteVertenzaMa questo non è un caso singolare. È la storia di migliaia di lavoratori e lavoratrici in Italia che si occupano dell’assistenza domiciliare per le persone con disabilità e degli alunni svantaggiati nelle scuole, dell’inclusione dei migranti e della cura degli anziani.Sono gli operatori sociali che lavorano per le cooperative, medie e grandi, e chiedono condizioni di lavoro degne e la fine delle esternalizzazioni negli appalti pubblici. E il 10 aprile sciopereranno nei luoghi di lavoro, con appuntamenti territoriali, e con un presidio nazionale che si terrà a Roma, dalle ore 11.00 in piazza Santi Apostoli. Sono sostenuti da sindacati e realtà di base come Adl Sial Cobas e Sgb, le Clap, e i Cub scuola università e ricerca, l’Usb.«Chiediamo di avviare un confronto con il governo e gli enti locali sull’internalizzazione dei servizi pubblici in appalto o accreditamento, in particolare, riguardanti la scuola e la sanità; con questo sciopero nazionale rivendichiamo un'equiparazione delle paghe e dei diritti contrattuali dei lavoratori e lavoratrici in appalto ai contratti del pubblico impiego», dice Emanuele De Luca delle Clap, acronimo delle Camere del lavoro autonomo e precario di Roma che ogni settimana ricevono ai propri sportelli impiegati dei servizi pubblici in appalto nella Capitale che riferiscono di gravi discriminazioni subite, sia in termini di diritti contrattuali, che salariali.«Perciò, ai continui tagli a cui vengono sottoposti i servizi sociali che sono sotto gli occhi di tutti, assistiamo al peggioramento delle condizioni di lavoratori e lavoratrici essenziali, come gli operatori sociali. Il punto della vertenza è questo: apriamo una campagna per la ripubblicizzazione dei servizi di welfare», conclude De Luca.Paura del licenziamentoUn altro lavoratore del comparto socio-assistenziale romano con 30 anni di esperienza nel settore che è anche un’attivista sindacale delle Clap, oltre che socio della stessa cooperativa di Roma est per cui lavora, preferisce tutelarsi dietro l’anonimato.Il suo timore è “il solito”, essere licenziato. Nonostante abbia un contratto a tempo indeterminato. «Perché potrei essere accusato di danni d’immagine, secondo quanto prevede il contratto». E continua: «Oppure potrei subire i turni punitivi, nel senso che in una giornata mi potrebbero toccare turni di assistenza domiciliare con pause lunghissime, la mattina alle 08.00 e altri turni alle 18, 19 del pomeriggio, per esempio, anche sabato e domenica. Accade già oggi». Ed è questo un altro punto della vertenza sottolineato dal lavoratore, assunto come educatore da una coop storica di Roma est, ma che nella realtà svolge un servizio pubblico socio-assistenziale essenziale, il tempo di vita.«Sono disponibile 24 ore su 24, dovrebbero avvisarmi 48 ore prima di un turno, secondo la legge, ma non succede. Il sistema delle coop sociali che contestiamo ci considera come angeli, disponibili a tutto, solo perché abbiamo una propensione particolare ad aiutare i più deboli e fragili, ma siamo lavoratori come tutti gli altri», conclude.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGaetano De MonteNato a Taranto nel 1984, vive a Roma. Giornalista, si occupa di conflitti ambientali, mafie, migrazioni, violazioni di diritti umani. Ha scritto articoli e inchieste per quotidiani e riviste. Ha vinto i premi giornalistici: "Giovani reporter contro l'usura", "Michele Frascaro" e "Tommaso Francavilla".

Incidente sul lavoro: morto un operaio nel TrevignanoIncidente a Mestre, la dinamica ricostruita dal procuratore

Trovata morta l'orsa F36: ne era stato ordinato l'abbattimento

Arezzo, anziano spinto dal suo trattore cade nel ruscello: morto a 86 anniFabrizio Corona, scontata la pena di 10 anni: tornerà in libertà

Asti, sparatoria in centro: donna gravemente feritaFrana in Val Formazza: ci potrebbero essere escursionisti coinvolti, gli ultimi aggiornamenti

Milano, donna investita sulle strisce pedonali: morta a 68 anni

Migranti e ambiente: Papa Francesco in visita a MarsigliaFoggia, arrestato 57enne: minacciava a morte il figlio perché gay

Ryan Reynold
Strage di operai a Brandizzo: dopo un mese via libera alle esequieSparatoria a Prato: si pensa ad un omicidio-suicidioFebbre alta e saturazione bassa, mamma 50enne muore in una settimana. I familiari: «Pensavamo fosse Covid, ma era leucemia»

ETF

  1. avatarNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 248Professore Campanella

    Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 262Messina batte Catania per l’arancino più grande del mondo: pesa 56,2 chiliEnrico Bedana morto per incidente stradaleUomo seminudo per le strade di Roma: ipotesi tradimento

    1. Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 253

      1. avatarGardaland, manager chiama "principessa" il collega gay: licenziatocriptovalute

        Brindisi, citofona ai vicini e accoltella una 17enne: fermato un 52enne

  2. avatarGiostra, rapinò due pasticcerie con un coltello, arrestato 39enneProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Morto Giacomo Roia, in arte Giako Artmosfera: stroncato da un maloreDonna assolda 3 killer per far uccidere il marito: complice anche la sorellaComo, salva bambino che sta soffocando: "Non sono un eroe"Filomena Lamberti: chi è la prima donna sfregiata con l'acido dal marito in Italia

  3. avatarPrato, molesta 3 ragazze nel giro di poche ore: arrestatoCapo Analista di BlackRock

    Milano, ciclista investita da un'auto: ricoverata d'urgenzaAncona, la pentola di acqua bollente le cade addosso: ustionata bimba di due anniDimessa dall'ospedale, muore poco dopo: ci lascia a 24 anniParco Verde di Caivano, eseguite nove misure cautelari per i casi di stupro

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 261

Mestre, se la causa dell'incidente sarà malore, a rischio il risarcimento per le vittimeBari, 5 in condotta e sospensione per il ragazzo che ha sparato al prof*