File not found
trading a breve termine

Se ne va in giro con una katana nell'auto, i carabinieri lo fermano

Voragine rischia di inghiottire una palazzina: sei famiglie evacuateScacco alla ndrangheta dei Piromalli-Mancuso: 23 indagati e sette arrestiCatania, sbarcati 144 migranti dei 179 presenti sulla nave Humanity

post image

Bollettino Covid settimanale, Bassetti: "Buon senso, ora verso lo stop all'isolamento dei positivi"La sofferenza psichica non è mai solo il problema di un singolo individuo: è sempre legata alla società intera. Per questo secondo Marco Rovelli,ècollettivononcèProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock bisogna creare una cultura di condivisione anche dei percorsi personaliLo scorso febbraio è arrivato nelle librerie un libro che parla di disagio psichico attraverso decine di testimonianze, sia di pazienti che di terapeuti. Si intitola Soffro dunque siamo e lo firma Marco Rovelli per Minumum Fax. Quando l’ho letto, l’ho trovato semplicemente interessante. Ma a distanza di mesi mi sembra che sia invecchiato benissimo: che sia diventato fondamentale. Perché nel frattempo l’attenzione dell’opinione pubblica intorno al tema della salute mentale è cresciuta notevolmente, e in proporzione si sono fatte largo alcune banalizzazioni e molte contraddizioni che più che ampliare il nostro sguardo lo hanno ristretto.L’ambiguitàAnche Rovelli individua sacche di ambiguità nel dibattito attuale ma ritiene che non sia mai un male che si parli di salute mentale: «È un bene che se ne faccia parola, in qualche modo. Anche se quel modo non è detto che sia sufficiente, e magari può anche essere distorsivo, in ogni caso è sempre un possibile innesco, una scintilla. Perché parlarne consente poi di articolare un discorso più complesso mentre se non se ne parla affatto, perdiamo questa opportunità.Ad esempio l’esposizione di Fedez è un primo passo che può consentire di compierne un altro nella direzione di un superamento “politico” della sofferenza mentale, che non è mai un fatto solo individuale. Cioè non basta chiedere lo psicologo a scuola, o maggiori fondi per il bonus psicologo, perché la sofferenza è legata ai valori fondamentali di una società, a uno stile di vita, a un metodo di produzione. E in un certo senso è chiaro che questi stessi influencer siano portatori inconsapevoli di tale sofferenza, quindi ci pongono di fronte a una contraddizione. Ma sono queste contraddizioni a mostrarci in maniera più evidente una verità sociale, è scavando in queste contraddizioni che si può creare una soggettività collettiva capace di indirizzarci verso una soluzione. Tempo fa un mio post ha suscitato qualche polemica: parlavo di Giorgia Soleri, che parlava di psicofarmaci. Io mi concentravo sul fatto che quello non fosse il modo giusto, perché ne parli da sofferente però mettendo al centro della tua pratica terapeutica il farmaco, quindi fai un discorso del tutto individualizzante. Dall’altra parte c’è il rovescio: anche se la questione viene posta in maniera equivoca, destigmatizza. Non è ancora nulla ma è già qualcosa». CommentiSalute mentale, il bollettino di guerra che facciamo finta di non vedereJosè MannupsichiatraRischio individualizzazioneQuando finiamo necessariamente a parlare di personaggi molto noti, che hanno assunto in maniera indiscutibile un ruolo centrale in tema di disagio psichico, confesso a Rovelli di aver dato al titolo del suo libro un senso diverso rispetto a quello dichiarato nel corso delle pagine.La sua analisi si fonda sull’idea che il disagio debba essere sempre posto in relazione all’ambiente, sia fisico che sociale. Mentre io, a scatola chiusa e sentendomi circondata da imprenditori di successo che scaricano su milioni di follower i loro traumi non elaborati, gli avevo dato un significato più polemico: se non dimostri a un pubblico di soffrire, non sei nessuno.«Oggi pensiamo di dover riparare la nostra sofferenza per avere successo ma la nostra sofferenza è legata esattamente al paradigma individualista performativo. Perciò il rischio di questa prospettiva, dell’individualizzazione del disagio, è di uscire dal pantano solo attraverso l’adesione a un’altra norma performativa, che è una legge non meno cogente della società edipica, della legge del padre, e che magari ti impone di esporre la tua fragilità. La spettacolarizzazione, dalla tv del dolore in avanti, fa leva su tutta una serie di meccanismi di identificazione e antagonismo: lui soffre come me oppure lui soffre al posto mio. Schemi perversi di esibizione del malessere che estraggono valore dalla sofferenza umana».Tra diagnosi e marketingIn pratica il cosiddetto capitalismo di estrazione o di spremitura (basato sull’appropriazione di dati personali, capace di creare profitto da ogni aspetto della vita sociale) fa anche della salute mentale un business. Nel capitolo del libro di Rovelli dedicato agli psicofarmaci, tra gli altri dati ce n’è uno che riguarda le case farmaceutiche: non è un segreto che abbiano un peso nell'affermazione di una psichiatria centrata sul farmaco e che «le Big Pharma spendono più per il marketing che in ricerca». Allo stesso modo, negli ultimi due anni in Italia, si assiste alla nascita di diverse startup le cui attività sono classificate come “Produzione di software non connesso all’edizione”, e quindi non in ambito sanitario ma tecnologico, che mettono in contatto domanda e offerta di servizi psicologi. In contemporanea il mantra dei testimonial di queste aziende private è che “tutti hanno bisogno di uno psicologo”.«Tutti quanti siamo soggetti a nevrosi, diceva Freud. È indubitabile che ognuno di noi abbia la propria ferita ma dire che tutti abbiamo bisogno di una terapia vuol dire tutto e non vuol dire niente. Il sistema delle startup tecnologiche che offrono servizi di psicoterapia mi pare si possa riassumere con “provo a salvarmi nel mare della sofferenza rivolgendomi a chi mi offre un salvagente”. Ma il problema di fondo rimane lo stesso: chi ha gli strumenti per capire dove andare, da chi andare, quali sono i sentieri per cercare una terapia che sia valida, trova. Chi non li ha, non trova. Questo è il capitalismo: tutto dipende dal bagaglio economico e di conoscenze di ognuno, dal tuo capitale cognitivo. Ciò che bisognerebbe fare, invece, sarebbe costruire una cultura condivisa, un’educazione su questi temi che leghi i percorsi individuali e li collettivizzi. Una diagnosi effettuata nel mondo dei Big Data può rischiare di essere un “per sempre”, cioè una gabbia merciologica e non l’inizio di una cura».Perché se le pubblicità ti vengono cucite addosso identificando un tuo tratto di personalità, tu magari semplicemente aderisci a un target. In questo momento siamo in grado di stabilire con esattezza cosa sia marketing, cosa attivismo per la salute mentale e cosa una diagnosi?Anche questo equilibrio è ancora troppo fragile.Soffro dunque siamo. Il disagio psichico nella società degli individui (minimum fax 2023, pp. 258, euro 17) è un libro di Andrea Rovelli© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigiuliana siasLaureata in Scienze Politiche con una tesi sul concetto di egemonia in Antonio Gramsci, è diventata giornalista a l’Unità. Si occupa principalmente di cultura, editoria e welfare. Esperta in montaggio video, fotografia e social media.

Salerno, 16enne arrestata per l'omicidio della nonnaBimbo morto a 10 mesi per una febbre alta improvvisa, la famiglia: "Sei stato un raggio di sole"

Assalto a un portavalori in autostrada A14: auto in fiamme messe di traverso sulla carreggiata

Lecce, bambina dimenticata su pulmino: il conducente è stato sospesoLuis Ruggieri non doveva essere dove lo hanno ammazzato, aiutava un collega 

Donna uccisa a Bolzano, il marito di Alexandra Elena Mocanu ha confessato l'omicidioNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 706

Incidente per due paracadutisti ad Abbiategrasso

Fancesco Valdiserri, oggi avrebbe compiuto 19 anni: stasera un concerto per ricordarloNapoli, crollo allo stadio di Ercolano: non c'è nessun ferito

Ryan Reynold
Trafitto al petto da una freccia scagliata da una balestra: è graveRave party Modena: sequestrato sistema audio da 150mila euroPapa Francesco: "Anche preti e suore guardano porno, il diavolo entra da lì"

VOL

  1. avatarEIMA International a Bologna, dal 9 al 13 novembre: i temi della rassegnaBlackRock Italia

    Morta 15enne a Brindisi: pochi giorni prima era andata in ospedale per un forte mal di testaCalciatrice 15enne insultata da tifoso avversario: "Sei una mangiabanane, ti sbianco"Foggia, ritrovato l'elicottero scomparso: morti i 7 passeggeriIl sogno di un bimbo malato esaudito dai marinai di Taranto

    1. Morte Pasquale Di Francesco, il tassista è scomparso a tre mesi dall'aggressione di Torino

      1. avatarSimone Borin morto a 46 anni, addio al padre di Matilda uccisa a Roasio nel 2005analisi tecnica

        Tragico incidente a Catania: morto un giovane di 19 anni

  2. avatarIl carabiniere barricato in caserma si arrende dopo l'irruzione dei colleghiMACD

    Donna picchiata da un uomo salvata dai muratori che lavoravano sul ponteggio nel palazzo di fronteLuis Ruggieri non doveva essere dove lo hanno ammazzato, aiutava un collega Cane abbandonato dopo 17 anni, l'appello per dare una casa a TobyIncidente per due paracadutisti ad Abbiategrasso

  3. avatarUomo di 83 anni morto annegato in un tombino nella sua proprietà di Castel di LamaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Bimba giù dal balcone, la madre difende suo marito: "Pino è innocente"Previsioni meteo, ancora caldo anomalo: dopo Scipione arriva Monster, l'anticiclone di HalloweenSuicidio in strada a Roma, si uccide con un colpo di pistola davanti agli occhi dei passantiIl sollevatore per le carrozzine per disabili è in tilt, gli amici la portano in braccio

Napoli, rapinatore spara sulla folla che cerca di fermarlo: tre feriti

Luis Ruggieri non doveva essere dove lo hanno ammazzato, aiutava un collega Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 715*