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La destra tira dritto sull’abuso d’ufficio. Dubbi del QuirinaleIl Presidente uscente è stato confermato col 51,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock2% dei voti, ma l'opposizione parla di frode evidente: dubbi anche dal resto del mondo Patrizia Chimera 29 luglio - 11:31 - MILANO Il Presidente uscente Nicolas Maduro è stato confermato in occasione delle elezioni che si sono appena svolte in Venezuela. Alle Presidenziali è stato dichiarato vincitore, ma le opposizioni denunciano irregolarità e brogli. "Abbiamo vinto noi e lo sa tutto il mondo", queste le parole del candidato della Piattaforma democratica e Maria Corina Machado, leader del fronte oppositore, dichiarata ineleggibile dal regime. Anche fuori dai confini del Paese sudamericano sono state diverse le reazioni in seguito alla rielezione del politico 61enne. Molti i dubbi sorti in merito al voto che si è tenuto in Venezuela. Venezuela, Maduro vincitore con il 51,2%— In Venezuela, alle votazioni che hanno visto un'affluenza del 59%, Nicolas Maduro, in base agli ultimi dati, avrebbe ottenuto il 51,2% dei voti, contro il 44,2% assegnato, invece, a Gonzalez Urrutia. I risultati sono stati resi noti quando era stato scrutinato l'80% delle schede. "Non ci sono riusciti con le sanzioni, con l'aggressione, con la minaccia. Non ce l'hanno fatta ora e non ce la faranno mai con la dignità del popolo del Venezuela. Il fascismo in Venezuela, la terra di Bolivar e Chavez, non passerà", queste le prime parole del presidente di fronte ai suoi elettori a Palazzo Miraflores, aggiungendo poi: "Chavez vive. Chavez questo trionfo è tuo". Proprio ieri, giorno delle elezioni, era il suo 70esimo compleanno. proteste dell'opposizione— L'opposizione però insorge: "Abbiamo vinto noi e lo sa tutto il mondo", queste le parole dette in una conferenza stampa congiunta del candidato della Piattaforma democratica Gonzalez Urrutia e Maria Corina Machado. La leader del fronte oppositore, che non ha potuto nemmeno candidarsi perché rifiutata dal regime, ha aggiunto: "Abbiamo un nuovo presidente ed è Edmundo Gonzalez Urrutia. Abbiamo vinto in tutti i settori e in tutti gli stati del Paese. Sappiamo cosa è successo". La donna politica ha poi sostenuto che si farà tutto il possibile per contare nuovamente i voti. "Lo sappiamo tutti noi venezuelani con la speranza di una transizione pacifica e oggi li abbiamo sconfitti con i voti di tutti. Non accetteremo che difendere la verità sia considerato violenza, la vera violenza è oltraggiare la verità", ha concluso la leader del partito Vente Venezuela. Già prima della proclamazione, l'ex deputata della Plataforma unitaria democratica Delsa Solarzano aveva denunciato irregolarità dello scrutinio: "Stanno ritardando la trasmissione dei dati al centro di computazione e la pubblicazione dei verbali. C'è un numero significativo di seggi elettorali da cui vengono allontanati i nostri testimoni e altri in cui si rifiutano di trasmettere i risultati della scheda di conteggio. Ma con i risultati che abbiamo possiamo dire di sapere cosa sta accadendo nel Paese". La risposta di Maduro non si è fatta attendere: "Abbiamo subito un attacco massivo hacker al centro del Consiglio elettorale. Sappiamo chi lo ha fatto. Lo hanno fatto perché volevano impedire che il popolo del Venezuela avesse il suo risultato ufficiale. Per poter gridare quello che avevano preparato, 'gridare alla frode'. Gente brutta, brutti, la gente bella è qui con me. Questo film lo abbiamo già visto. Non permetteremo che scatenino la violenza. Ha prevalso la voce della pace. Non lasciatevi attrarre dalla violenza". le reazioni del resto del mondo— Antony Blinken, segretario di Stato americano, fa riferimento a "seri dubbi" in merito al fatto che i risultati proclamati siano la volontà del popolo e si dice seriamente preoccupato. Josep Borrell, capo della diplomazia dell'Unione europea, chiede che sia rispettato il volere degli elettori venezuelani: "È fondamentale garantire la piena trasparenza del processo elettorale, compreso il conteggio dettagliato dei voti e l'accesso ai registri delle votazioni nei seggi elettorali". Javier Gonza'lez-Olaechea, ministro degli Esteri peruviano, ha detto che il suo Paese "non accetterà la violazione della volontà del popolo venezuelano. Condanniamo in tutti i suoi estremi l'insieme delle irregolarità a scopo di frode da parte del governo del Venezuela. Il Perù non accetterà la violazione della volontà popolare del popolo venezuelano". Il presidente argentino Javier Milei nel suo post su X intitolato "Dittatore Maduro, fuori!" commenta così le notizie che arrivano dal Venezuela: "Non riconosceremo un'altra frode in Venezuela", ha aggiunto il leader d'estrema destra, augurandosi che le Forze armate "questa volta difendano la democrazia e la volontà popolare". Solo i Presidenti di Cuba e Bolivia si sono congratulati con Maduro per la vittoria. Attualità: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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