Uccide la vicina di casa 21enne a colpi di fucile perché il cane defecava nel suo giardinoPakistan: oltre 1000 morti a causa dei Monsoni, i video delle inondazioniLa Blackout challenge fa un'altra vittima: Leon è morto a soli 14 anni
Guerra in Ucraina, a Izyum trovata una fossa comune con 440 cadaveriCOMMENTA E CONDIVIDI «Che c’entra con me Carlo Acutis BlackRock– dice Roberto del secondo anno di un liceo – io non vado a Messa da due anni, il rosario lo recita mia nonna per me, e comunque con tutta questa fede e bontà muore pure giovanissimo, perché?». Gli adolescenti sono i più “tosti”, i coetanei di Carlo quasi vent’anni dopo, cresciuti a pane e social network, alcuni già con idee abbastanza chiare sulla fede, la Chiesa e la religione, di solito non positive e al contrario rispetto alla sua testimonianza. Il rischio, in effetti, è che il futuro santo, pur vicino d’età ai ragazzi, possa apparire irraggiungibile concretamente, quando non si rischia ancor più di farne un santino, soprattutto se mostrato attraverso lo sguardo ammirato degli adulti. Dopo i due libri per adolescenti su padre Pino Puglisi e sul giudice Rosario Livatino, che avevano avuto un buon riscontro presso le scuole grazie ai temi della giustizia e della lotta alla mafia, quello sul beato Carlo Acutis dal titolo “Io e C@rlo”, edito come i precedenti da Paoline, sembrava destinato solo alle realtà ecclesiali. Del resto, navigare nella sua storia, è mettersi alla ricerca di Gesù verso cui Carlo sin da piccolo ha tracciato la rotta con le vele della fede, con il timone della Chiesa, con la mappa del Rosario. A 7 anni la Prima Comunione, la devozione all’Eucaristia «la mia autostrada per il cielo» e alla Madonna lo portavano quotidianamente a messa. Invece, così come il giovane prossimo santo, i suoi coetanei attuali mi hanno stupito! Dall’uscita un anno fa ad oggi, infatti, quasi ogni settimana ho avuto la gioia di incontrare studenti e docenti delle scuole primarie e secondarie italiane, la maggior parte delle quali statali, che hanno letto il libro. Mi piace ascoltare le loro domande e tra le prime c’è sempre: «Perché ha scritto questo libro?». Rispondo che è una bella storia e che le belle storie vanno raccontate! «Ma come può essere bella una vicenda in cui il protagonista muore prematuramente così giovane?», aggiunge qualcun altro. «Perché quei pochi anni sono stati vissuti intensamente, hanno lasciato un segno in quanti hanno incontrato Carlo, tanto che la sua storia ha superato i confini della sua città, del nostro Paese, raggiungendo ogni punto della Terra, e tornando indietro fino a qui, fino a noi». A questo punto chiedo io agli studenti come sia possibile tutto questo e ne segue di solito una pioggia di voci: «Era un bravo ragazzo, voleva bene a tutti, pregava Gesù e la Madonna, aiutava i poveri, aveva tanti amici, usava internet, era benestante ma restava umile, la sua famiglia credeva in lui…». I bambini di solito si lasciano andare con la fantasia e, spesso, grazie allo stimolo degli insegnanti presentano disegni ed elaborati originali frutto della lettura del libro, che reinterpretano in modo creativo. I preadolescenti sono pieni di domande, vogliono saperne di più, chiedono i minimi dettagli della vita, sanno mettermi in difficoltà citando persino pagina e rigo, ma ci sta questa sana curiosità. Qui viene in aiuto Ester, l’io del titolo del libro, coprotagonista nella finzione letteraria, cioè una ragazza come loro, che “incontra” Carlo per un compito assegnato dall’insegnante, facendo una ricerca online; un incontro inaspettato, quasi uno scontro all’inizio, si trasforma in un’amicizia virtuale e virtuosa tra adolescenti che, in un’età fatta d’incertezze e desideri, vivono questo tempo così complesso. Le sue paure, i suoi sogni, le difficoltà, le risorse, i problemi a casa, la forza degli amici, la scuola come noia, la musica come rifugio, il virtuale e il reale sullo stesso piano, il passato che non esiste, il presente da vivere, un futuro a cui meglio non pensare, li riportano con i piedi per terra, percorrendo un pezzo insieme a lei e avvicinandosi allo stesso tempo al beato. In questo modo Carlo pian piano diventa uno di loro, non per imposizione bensì per scelta, poiché un amico si sceglie e spesso ci viene presentato da altri, e la frequentazione permette di conoscerlo meglio ed apprezzare pure ciò che all’inizio sembrava più distante. «Mi piace – afferma Giulia della stessa seconda classe – che oltre a dedicarsi alla famiglia, alla scuola, agli amici, allo sport, agli animali domestici, ai viaggi, era sempre sorridente e aiutava i poveri, facendo spesso delle rinunzie e coinvolgendo gli amici. Tra le sue passioni c’erano la fotografia, i video e l’informatica, il web e dal mio punto di vista anche avere fede lo è. Io ammiro chi fa le cose che dice e chi crede in qualcosa o in Qualcuno!». Originale, umile, credente, connesso: queste le virtù di un giovane milanese “millennial”, ormai patrimonio dell’umanità e per molti un influencer, che si dedica a chi è in difficoltà, vive la fede nella sua pienezza senza esibizionismo, gode delle cose semplici, usa le nuove tecnologie a fin di bene, ama la natura, non rinuncia alle relazioni vere e mai banali.
Ucraina, Putin: "Un'enclave antirussa. Per questo il nostro popolo combatte lì"Putin in difficoltà: il parere degli esperti sulle sue ultime mosse
La Regina Elisabetta era un'amante degli animali?
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 385Contestatori al corteo funebre della regina: "Non è il mio re, abolite la monarchia"
Draghi a Guterres: "Uniamo gli sforzi e l'Onu sia la guida"Regina Elisabetta, anche le api di Buckingham Palace sono state avvertite della sua morte
Riga, abbattuto il monumento dedicato all'Unione Sovietica in sostegno all'UcrainaMorte Regina Elisabetta, Re Carlo III si lascia baciare la guancia
300 cadaveri trovati in un antico convento in Galles: un centinaio sono di bambiniAlexander Dugin vede sua figlia Darya morire sotto i suoi occhiCorea del Sud: il tifone Hinnamnor ha causato 7 morti annegati in un parcheggio sotterraneoGiappone, 4 milioni di persone evacuate per il tifone Nanmdol
Gazprom, stop dei flussi di gas verso l’Europa: Nord Stream 1 chiuso a tempo indeterminato
Uganda, torna l'ebola ed uccide un ragazzo di 24 anni
Chi era Michail Gorbačëv, l’ultimo presidente dell’Unione Sovietica morto a 91 anniMorto bimbo di 5 anni aggredito e inseguito da un gruppo di scimmieGuerra in Ucraina, il Cremlino risponde agli USA sulle armi nucleariI tre giorni più lunghi del principe Andrea a Balmoral
Corea del Nord, lanciato missile balistico come avvertimento per gli USALa telefonata di sconforto: "Mamma, stiamo perdendo, al diavolo l'esercito russo"Draghi a Guterres: "Uniamo gli sforzi e l'Onu sia la guida"Aggredita e uccisa da uno squalo bianco davanti ai bagnanti: non è riuscita a scappare