File not found
Economista Italiano

Incidente ferrovario in Egitto, 32 passeggeri morti e 66 feriti

Studentessa aggredita con l'acido mentre torna a casa: ustioni su viso e bracciaCovid, in Inghilterra riaprono pub e negozi da lunedì 12 aprileFunerali del Principe Filippo, William e Harry cammineranno separati

post image

USA, rischio quarta ondata nonostante i vacciniPer la prima gara della Coppa del mondo maschile le ruspe hanno scavato in alta quota tra la Svizzera e l’Italia. È un danno ecologico che mostra un problema culturale: non abbiamo ancora compreso la crisi climatica La vastità del problema climatico fa sì che a volte servano dei punti di appoggio per comprenderlo. Questo weekend comincia la Coppa del mondo di sci,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock con il Matterhorn Cervino Speed Opening, dopo il gigante saltato a Soelden. Il primo tratto della pista della Gran Becca parte dalla Gobba di Rollin, territorio di Zermatt, a 3.720 metri; il secondo passa e arriva in Valle d’Aosta, a portata di funivia da Cervinia, dopo il Salto delle cime bianche, a 2.840 metri. La discesa libera transfrontaliera tra Svizzera e Italia è l’inaugurazione della stagione, apre il calendario per lo sport che più soffre la crisi climatica ma che allo stesso tempo più sembra vivere nella sua negazione, nonostante tutti i segnali avversi, le continue cancellazioni di gare, l’abuso di neve artificiale, le Olimpiadi sempre più difficili da organizzare. I lavori sulla pista hanno generato una serie di comprensibili polemiche, sia nella comunità scientifica che nell’ambientalismo, e sono soprattutto la prova che – nonostante tutto – non abbiamo ancora compreso i cambiamenti climatici. Un problema culturale Per forzare i tempi e i limiti del fragilissimo ghiacciaio sul quale si svolge la gara, sono dovute arrivare le ruspe in alta quota. Hanno scavato, spianato, riempito i crepacci e reso praticabile e sicura per gli atleti la pista, che è lunga quasi quattro chilometri. Come ha scoperto il giornalista svizzero Sébastien Anex, di 20 Minutes, lo hanno fatto anche fuori dalle zone autorizzate. In Svizzera una commissione ha già appurato l’infrazione, in Italia c’è un’inchiesta della procura di Aosta, potrebbe seguire anche un processo, ma niente cambierà. Le ruspe non sono un problema penale, né, a questo punto, ecologico. Sono un problema culturale. Nel disegno climatico, l’operazione fatta per disputare la gara a novembre non cambia niente. Come spiega il glaciologo Giovanni Baccolo, «il ghiacciaio in Valtournenche, dal lato italiano, è esposto a sud, è molto sofferente, è già quasi un malato terminale», cioè un ghiacciaio che con l’aumento delle temperature sparirà dalle Alpi, con o senza le gare di sci. Il danno ecologico della gara, soprattutto dal lato italiano, è reale, dal momento che il ghiacciaio morente è spesso poco più di una decina di metri e ne perde diversi con l’operazione ruspa. Si assottiglia ciò che il cambiamento climatico ha reso già sottile. Ma il caso è soprattutto un’infografica climatica, un modo per ricordarci come siamo arrivati fin qui, ad avere ghiacciai zombie destinati al collasso. «È una faccenda simbolica, quasi un cortocircuito logico», continua Baccolo. «I ghiacciai sono in uno stato sempre peggiore perché stanno aumentando le temperature. Ma per renderli praticabili, facciamo operazioni di questo tipo che provocano emissioni, alimentando lo stesso problema che provano a risolvere». Saranno le specifiche emissioni del cantiere a dare il colpo finale al ghiacciaio? No, purtroppo no, il piano degli eventi era già ampiamente inclinato, ma è la somma di tutte queste scelte ad averlo messo in queste condizioni. «Mi fa sorridere che ci sia una sezione “sostenibilità” legata alla gara, che però fatta in questo modo sarà sempre insostenibile, perché viene svolta a prescindere da qualsiasi considerazione naturale». Questa non è solo la storia di uno specifico ghiacciaio e di una specifica scorciatoia per far svolgere una gara. Lo sport invernale sta salendo in quota: negli anni Cinquanta e Sessanta, quando è nata l’industria turistica della neve, si costruivano impianti a mille metri. Ora anche a duemila è difficile fare a meno della neve artificiale. E così la colonizzazione sta arrivando negli ecosistemi più elevati e delicati: la Gran Becca è la pista più alta di tutto il circuito della Coppa del mondo. Invece di cambiare e di evolversi compatibilmente con la realtà, l’industria dello sci sta scappando in alta quota, mettendo al massimo pannelli solari, che però usati così sono solo greenwashing. Dal punto di vista del glaciologo, il problema della Fis, Federazione internazionale sci, «è che non ha intenzione di accettare che c’è una crisi climatica, e fare un passo indietro e organizzare le gare e il calendario di conseguenza, ma continua con queste operazioni deleterie». Tutto continua a svolgersi come se niente fosse, insomma, come in una forma di negazionismo climatico funzionale: l’Olimpiade del 2022 in Cina è stata svolta interamente con neve artificiale, i Giochi asiatici invernali del 2029 si terranno addirittura in Arabia Saudita, nella città futuristica di Neom, nel deserto. A queste condizioni, sciare diventa un’attività distopica. Non tutto il mondo degli sport invernali è così insensibile. Il francese Pinturault boicotterà Zermatt. Nella scorsa stagione duecento atleti hanno inviato una lettera alla Fis, scritta dall’austriaco Julian Schütter, per chiedere di rimodulare il calendario e di essere più «geograficamente attenti». Vogliono volare di meno avanti e indietro tra Europa e Nord America, spostare in avanti la stagione e rispettare di più gli ecosistemi senza i quali il loro sport semplicemente non esisterebbe. Non sono stati ascoltati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

La Commissione Ue blocca l'esportazione dei vacciniNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 720

Covid, India al collasso: 1,6 milioni di casi in una settimana

Ursula von der Leyen si è vaccinata: "Prima lo facciamo tutti, prima controlliamo la pandemia"Bracconiere morto calpestato da un branco di elefanti in Sudafrica

Sofagate, von der Leyen chiarisce: "Mai più situazioni simili". Il faccia a faccia con MichelTubinga: accesso libero per chi presenta tampone negativo

Terremoto in Giappone: scossa di magnitudo 6.8 davanti alla costa est

Vladimir Putin replica e augura "salute" a Joe BidenUccide cane a calci e pubblica il video su Snapchat: 19enne accusato di crudeltà verso gli animali

Ryan Reynold
Trump all'assalto dei social: l'idea dell'ex presidenteRecord di morti in Brasile: 3650 con 84.245 nuovi contagiEruzione vulcanica in Islanda: la zona è stata interdetta al volo

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarStrangola la fidanzata durante un gioco erotico, poi chiama la madre e confessaProfessore Campanella

    Sette religiosi cattolici sono stati rapiti ad Haiti: chiesto un riscatto di un milione di dollariSettimana lavorativa di 4 giorni in SpagnaInfluencer si filma mentre mangia la placenta: è polemica tra i followerVaccino Covid, a Baltimora è stata bloccata la produzione del vaccino Johnson & Johnson

      1. avatarUn ponte a due piani in Cina, è il surreale e sinuoso “Ruyi Bridge”Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Strangola la fidanzata durante un gioco erotico, poi chiama la madre e confessa

  2. avatarCovid, vaccino in Serbia: come funziona e come richiederloVOL

    Vaccino Johnson & Johnson, nessun legame con i casi di trombosi: la conferma dell'FDAAccoltellamento in strada a Vancouver, un morto e cinque feritiMinneapolis, la poliziotta che ha ucciso l’afromericano Daunte Wright si è dimessaSi è sciolto l'iceberg più grande del mondo: 6mila km quadrati e un miliardo di tonnellate

  3. avatarTerremoto in Giappone: forte scossa di magnitudo 7analisi tecnica

    Borisov, conduttore russo di "Lasciali Parlare" si scusa con Piera MaggioAgghiacciante record di morti in Brasile: 3.251 in un solo giornoCovid: infermiere spagnolo mostra come è cambiato dopo un anno in terapia intensivaCorea del Sud: non fare nulla è sport agonistico a Seul

Fukushima, acqua contaminata sversata in mare: Tokyo dà il via libera

Guai per il pastore tedesco di Biden, che morde ancoraTerremoto in India, scossa di magnitudo 6: crolli e paura tra i cittadini Terremoto in India, scossa di magnitudo 6: crolli e paura tra i cittadini*