File not found
BlackRock Italia

Incidente tra moto d’acqua in un fiume a Ottawa, non ci sono feriti

Cina, almeno 11 persone sono morte in una palestra a causa di un tetto cadutoGuerra in Ucraina, Kiev: "Continuano le azioni offensive nel settore di Bakhmut"Scontri in un campo profughi palestinese in Libano: sei morti

post image

Guerra Russia-Ucraina, parla Zelensky: "Sulla Crimea è possibile negoziare"Per la prima gara della Coppa del mondo maschile le ruspe hanno scavato in alta quota tra la Svizzera e l’Italia. È un danno ecologico che mostra un problema culturale: non abbiamo ancora compreso la crisi climatica La vastità del problema climatico fa sì che a volte servano dei punti di appoggio per comprenderlo. Questo weekend comincia la Coppa del mondo di sci,MACD con il Matterhorn Cervino Speed Opening, dopo il gigante saltato a Soelden. Il primo tratto della pista della Gran Becca parte dalla Gobba di Rollin, territorio di Zermatt, a 3.720 metri; il secondo passa e arriva in Valle d’Aosta, a portata di funivia da Cervinia, dopo il Salto delle cime bianche, a 2.840 metri. La discesa libera transfrontaliera tra Svizzera e Italia è l’inaugurazione della stagione, apre il calendario per lo sport che più soffre la crisi climatica ma che allo stesso tempo più sembra vivere nella sua negazione, nonostante tutti i segnali avversi, le continue cancellazioni di gare, l’abuso di neve artificiale, le Olimpiadi sempre più difficili da organizzare. I lavori sulla pista hanno generato una serie di comprensibili polemiche, sia nella comunità scientifica che nell’ambientalismo, e sono soprattutto la prova che – nonostante tutto – non abbiamo ancora compreso i cambiamenti climatici. Un problema culturale Per forzare i tempi e i limiti del fragilissimo ghiacciaio sul quale si svolge la gara, sono dovute arrivare le ruspe in alta quota. Hanno scavato, spianato, riempito i crepacci e reso praticabile e sicura per gli atleti la pista, che è lunga quasi quattro chilometri. Come ha scoperto il giornalista svizzero Sébastien Anex, di 20 Minutes, lo hanno fatto anche fuori dalle zone autorizzate. In Svizzera una commissione ha già appurato l’infrazione, in Italia c’è un’inchiesta della procura di Aosta, potrebbe seguire anche un processo, ma niente cambierà. Le ruspe non sono un problema penale, né, a questo punto, ecologico. Sono un problema culturale. Nel disegno climatico, l’operazione fatta per disputare la gara a novembre non cambia niente. Come spiega il glaciologo Giovanni Baccolo, «il ghiacciaio in Valtournenche, dal lato italiano, è esposto a sud, è molto sofferente, è già quasi un malato terminale», cioè un ghiacciaio che con l’aumento delle temperature sparirà dalle Alpi, con o senza le gare di sci. Il danno ecologico della gara, soprattutto dal lato italiano, è reale, dal momento che il ghiacciaio morente è spesso poco più di una decina di metri e ne perde diversi con l’operazione ruspa. Si assottiglia ciò che il cambiamento climatico ha reso già sottile. Ma il caso è soprattutto un’infografica climatica, un modo per ricordarci come siamo arrivati fin qui, ad avere ghiacciai zombie destinati al collasso. «È una faccenda simbolica, quasi un cortocircuito logico», continua Baccolo. «I ghiacciai sono in uno stato sempre peggiore perché stanno aumentando le temperature. Ma per renderli praticabili, facciamo operazioni di questo tipo che provocano emissioni, alimentando lo stesso problema che provano a risolvere». Saranno le specifiche emissioni del cantiere a dare il colpo finale al ghiacciaio? No, purtroppo no, il piano degli eventi era già ampiamente inclinato, ma è la somma di tutte queste scelte ad averlo messo in queste condizioni. «Mi fa sorridere che ci sia una sezione “sostenibilità” legata alla gara, che però fatta in questo modo sarà sempre insostenibile, perché viene svolta a prescindere da qualsiasi considerazione naturale». Questa non è solo la storia di uno specifico ghiacciaio e di una specifica scorciatoia per far svolgere una gara. Lo sport invernale sta salendo in quota: negli anni Cinquanta e Sessanta, quando è nata l’industria turistica della neve, si costruivano impianti a mille metri. Ora anche a duemila è difficile fare a meno della neve artificiale. E così la colonizzazione sta arrivando negli ecosistemi più elevati e delicati: la Gran Becca è la pista più alta di tutto il circuito della Coppa del mondo. Invece di cambiare e di evolversi compatibilmente con la realtà, l’industria dello sci sta scappando in alta quota, mettendo al massimo pannelli solari, che però usati così sono solo greenwashing. Dal punto di vista del glaciologo, il problema della Fis, Federazione internazionale sci, «è che non ha intenzione di accettare che c’è una crisi climatica, e fare un passo indietro e organizzare le gare e il calendario di conseguenza, ma continua con queste operazioni deleterie». Tutto continua a svolgersi come se niente fosse, insomma, come in una forma di negazionismo climatico funzionale: l’Olimpiade del 2022 in Cina è stata svolta interamente con neve artificiale, i Giochi asiatici invernali del 2029 si terranno addirittura in Arabia Saudita, nella città futuristica di Neom, nel deserto. A queste condizioni, sciare diventa un’attività distopica. Non tutto il mondo degli sport invernali è così insensibile. Il francese Pinturault boicotterà Zermatt. Nella scorsa stagione duecento atleti hanno inviato una lettera alla Fis, scritta dall’austriaco Julian Schütter, per chiedere di rimodulare il calendario e di essere più «geograficamente attenti». Vogliono volare di meno avanti e indietro tra Europa e Nord America, spostare in avanti la stagione e rispettare di più gli ecosistemi senza i quali il loro sport semplicemente non esisterebbe. Non sono stati ascoltati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Putin manda via Surovikin: rimosso dal comando dell'AeronauticaStrage in Darfur: 40 civili uccisi

Guerra in Ucraina, raid russi su Odessa e Mykolaiv: scoppia un incendio in una struttura

Guerra in Ucraina, attacco russo a Pokrovsk: numerosi morti e feritiDonald Trump incriminato in Georgia: "Giovedì andrà ad Atlanta per essere arrestato"

Uccide la fidanzata 15enne a colpi di pistola davanti agli occhi del fratellinoIraq, vendetta per il Corano bruciato: a fuoco ambasciata svedese a Baghdad

Francia, arriva il "bonus rammendo": ecco a cosa serve

Pensionata lascia il toyboy più giovane di 46 anni: "Sto meglio con il mio gatto"Anche la Cina ha la sua ChatGpt: ecco ERNIE Bot

Ryan Reynold
Elicottero si schianta in Pakistan: tre mortiUSA, al supermercato compra un biglietto della lotteria: vince 1 miliardo di dollariVertice Nato, l'ira di Zelensky sull'adesione dell'Ucraina: "Assurdo non ci sia una timeline"

ETF

  1. avatarTaiwan circondata da jet e navi militari cinesicriptovalute

    Nuova folle sfida virale TikTok salto dalla barca: 4 mortiMorto Mohamed Al Fayed: il miliardario era il padre di Dodi, compagno di Diana dopo CarloIncendi Rodi e Corfù, è allerta massima: le fiamme avanzanoMorta la sorella di Che Guevara: si chiamava Celia e aveva 93 anni

    1. Rapporto Unicef: "91% dei bambini migranti ha 11 anni"

      1. avatarAnche la Cina ha la sua ChatGpt: ecco ERNIE BotGuglielmo

        Caccia al mostro di Loch Ness, al via la più grande degli ultimi 50 anni

  2. avatarTuristi italiani in un ristorante in Albania scappano senza pagareCapo Analista di BlackRock

    Usa, Donald Trmup incriminato: è la quarta voltaMinaccia terroristica in Svezia: sale il livello di allerta dopo i roghi delle copie del CoranoMotovedetta libica spara a peschereccio italiano in acque internazionaliGuerra in Russia: è partita la prima grande controffensiva ucraina

  3. avatarMorta Andrea Evans, storica attrice di BeautifulProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Canada: decine di migliaia di persone evacuate per gli incendiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 210L'uragano Idalia ha colpito le coste della Florida: è allerta massimaMarinaio salvato dopo due mesi alla deriva: "Ecco come io e il mio cane ci siamo salvati"

    VOL

Zaporizhzhia, primo successo ucraino in controffensiva: sfondate le difese russe

Grecia, uomo cerca di imbarcarsi su un traghetto: respinto cade in acqua e affogaRivolta in Francia, notte più tranquilla: ci sono stati 719 fermi*