Putin e Kim verso un documento «base delle relazioni bilaterali a lungo termine»In Kenya i manifestanti assaltano il Parlamento contro le nuove tasseCinque chili di droga pronta per lo spaccio, 47enne arrestato nel Napoletano - Tiscali Notizie
Strage di migranti a Cutro, Schlein alla camera ardente: “Qui a Crotone è dove dobbiamo essere”«Lavoro,Professore Campanella casa, istruzione e diritti»: ecco i punti di «un progetto comune» alternativo a Meloni. L’ex ministro è riuscito ad aggregare tante forze. Per internazionalizzare la sua cittàGaetano Manfredi ha guidato la Conferenza dei rettori ed è stato ministro dell’Università nel secondo governo Conte. Ma è il suo ruolo attuale di sindaco di Napoli a risultare eccezionale in tempi di destre arrembanti e coalizioni difficili. Tra gli eterni balletti di Conte e Schlein, lui è il sindaco del campo larghissimo, dai Cinque stelle a Italia viva. Li ha aggregati attorno a «un’idea di rilancio di Napoli aperta e internazionale», che traspare nel progetto di «rete di città mediterranee», nella rivendicazione di «più fondi europei alle città» o nella consapevolezza che «i Quartieri Spagnoli di oggi, con turisti e movida, sono meglio di quelli di prima, tra camorra e commercio di droga». La Napoli «euromediterranea» gli ha consentito di «avere il 63 per cento di voti al primo turno e grande fiducia».Come tradurre lo schema partenopeo su scala maggiore?Operare a livello di amministrazioni locali è senz’altro più facile, ma il punto è che l’aggregazione deve partire da un progetto comune. Un mero cartello elettorale non produrrebbe la somma degli elettorati. Serve una visione, non un’operazione algebrica. Oltre a fare opposizione bisogna avere una proposta alternativa di governo. Una vera proposta progressista oggi deve mettere insieme Cinque stelle, sinistra, Pd, forze riformiste e cattoliche. È a queste condizioni che in precedenza il centrosinistra ha governato.Che tipo di progetto immagina? Progressista, alternativo, e che parta dai temi di fondo: il lavoro (dai salari alla sicurezza), la casa (incluso il tema Airbnb), la salute, l’istruzione, i diritti. Lo stato sociale in Italia è a rischio, e non si può limitarsi a rimpiangere il passato; ci vuole una proposta riformista di nuovo welfare che tenga conto dell’attuale quadro economico e demografico. Ci vuole pure generosità: se ogni forza si cristallizza sulla difesa della propria identità, tutto ciò non si realizza.Anche in Ue si fatica a intravedere un vero fronte progressista, in risposta all’aggressività delle destre. In vista di giugno a quali coalizioni pensa? Non credo nello scenario del grande sfondamento a destra. Bisogna partire dalle tre grandi famiglie alleate – popolari, socialdemocratici e liberali – che si spera siano ancora maggioranza o quasi, dopo giugno, e da lì allargare alle forze europeiste. L’Europa in cui ho sempre creduto è quella che riesce a dare prospettive di miglioramento a tutti, e speranza ai giovani; insomma più progressista e riformista.In Ue le città hanno costruito alleanze fra loro – penso alla rete Eurocities – per affrontare in modo congiunto problemi comuni. Il protagonismo delle città in Europa è servito ad alcune anche per guadagnare margini di manovra in caso di governi illiberali. Penso a Budapest: per il sindaco verde liberale Karácsony avere accesso diretto ai fondi Ue significa svincolarsi da Orbán. Vale pure per Napoli nell’èra Meloni? Io ho un buon rapporto istituzionale col governo Meloni, e a volte sono criticato per questo. L’Italia al momento non è l’Ungheria, ma credo molto in questa idea di un’Europa che finanzi direttamente le grandi città. Ci credo non solo per il tema politico che lei ricordava – ovvero il rischio che le città patiscano l’intermediazione di stato o regione nell’accesso alle risorse – ma anche perché le città sono i luoghi delle trasformazioni. I finanziamenti Ue – penso ai fondi di coesione – servono a ridurre i divari e ad armonizzare; ciò non può non avvenire nelle aree metropolitane dei grandi conflitti (penso alle periferie di Parigi, Napoli, Milano...). Sono le città a dover sostenere uno sviluppo equo, i servizi e i supporti. Bisogna spingere di più per linee di finanziamento diretto, che al momento esistono ma su piccole dimensioni.Solo teoria, o piano di lavoro? L’idea è presente in germoglio già nel Pnrr: ero ministro quando lo abbiamo negoziato, e abbiamo stabilito una quota diretta per le città. Bisogna fare di più, sia per ragioni di efficacia che di accountability, e cioè di possibilità di render conto direttamente ai cittadini dell’uso dei fondi. Ne parliamo a livello nazionale ed europeo, dentro Anci ed Eurocities. Ma già all’epoca del Pnrr c’era stata l’opposizione delle regioni, e tuttora ci sono resistenze.A proposito di città europee che si scambiano esperienze, per Le Monde Napoli si sta «barcellonizzando», vista la turistificazione in atto. La trasformazione emanciperà Napoli o creerà nuovi espulsi? Airbnb fa impennare gli affitti. Perché una trasformazione avvenga in modo positivo, bisogna governarla. Sicuramente sono meglio i Quartieri Spagnoli dello spritz che quelli di prima. Ma una città non è Disneyland. Con altri sindaci stiamo battagliando per avere strumenti regolatori nei confronti di Airbnb. Per evitare squilibri servono politiche, che a loro volta richiedono strumenti. Non avendone, io ho utilizzato una norma fatta per altro – per la tutela del centro storico Unesco – per impedire che ulteriori negozi di cibo e bevande ammazzassero il commercio di prossimità. Ciò ha significato ricorsi e sfide legali, ma ha impedito che l’ultima libreria chiudesse per far spazio ad altre pizzette. L’idea liberale dell’iniziativa privata va bilanciata con gli interessi delle comunità.Oltre che sindaco, lei è commissario per la bonifica di Bagnoli. È da poco stato sbloccato un finanziamento di 1,2 miliardi. Tra linee metro e bonifiche, qual è il calendario delle prossime inaugurazioni? Tra ottobre e novembre apriremo la stazione del Centro direzionale. Della linea 6 si parla dai Mondiali di Italia ’90. Noi siamo in fase di collaudo: a metà luglio sarà aperta, e collegherà a Bagnoli. Anche questa era la bonifica eterna: se ne parlava senza pensare alle verifiche di fattibilità. Oggi invece finalmente si discute di temi concreti e il governo si è impegnato a mettere 1,2 miliardi. Ci sono le condizioni per completare la bonifica anche a mare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De BenedettiScrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter. Ascolta il podcast EUnicorn, l'Europa come osiamo immaginarla.
Aveva citato Mussolini in una mail aziendale, Claudio Anastasio si è dimessoMaltempo, allagamenti a Milano nella notte. Allerta meteo in 8 regioni - Tiscali Notizie
La Libia vuole solo più soldi: sui migranti non ha soluzioni
Washington, nuovi aiuti all’Ucraina. Tajani lancia la candidatura per un inviato italiano Nato al sudNotizie di Politica italiana - Pag. 100
Irregolarità nel 76% dei cantieri edili. Nordio: contrario al reato di omicidio sul lavoroMazzata del tribunale di Crotone a Italia ed Europa sulla guardia costiera libica. Annullato il fermo della Humanity I
Giuseppe Conte auspica un dialogo con Elly Schlein e scrive: "Sul salario minimo non possiamo più attendere"Massoud Pezeshkian è il nuovo presidente dell’Iran
Parolin in Ucraina, gli sforzi del Vaticano per aprire un dialogoMigranti, Matteo Salvini sostiene PiantedosiTerminati i lavori al Maschio Angioino: il 25 aprile il castello di Napoli riapre al pubblico - Tiscali NotizieCarburanti, Giorgia Meloni non prolungherà il taglio sulle accise
La Russia restringe l’accesso a 81 media europei, tra cui anche alcuni italiani
Nardella, lo sfogo su Twitter contro gli attivisti di "Ultima Generazione"
Don Patriciello risponde a De Luca: “Le sue parole mettono a rischio la mia vita” poi la ‘stoccata’ a Schlein - Tiscali NotizieDroga e cellulari in carcere, 30 misure cautelari a Napoli - Tiscali NotizieBiden a muso duro: «Sfidatemi». E il vertice Nato diventa un testMelillo: «Striano non ha agito da solo, la politica non strumentalizzi»
Radio Italia Live - Il Concerto per la prima volta a Napoli - Tiscali NotizieL’immunità parziale a Trump: cosa succede adesso nel processo e in vista delle presidenzialiCrisanti: "Gli specializzandi vanno pagati, le disparità non vanno bene"Meloni a Kiev, ecco il commento di Conte: "Il negoziato di pace è sparito"