File not found
MACD

Metro 5, Cda approva semestrale. Utile netto pari a 6,3 milioni di euro - Tiscali Notizie

Debiti all'Erario per 16 milioni, quattro indagati in Molise - Tiscali NotiziePrefisso cellulare 338: a quale operatore appartiene?Aerospazio pugliese nel Regno Unito per l'Airshow di Farnborough - Tiscali Notizie

post image

Quei segnali di speranza climatica sul territorioQuale che sia l’esito del processo contro l’azienda,Capo Analista di BlackRock ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineariVenerdì 16 febbraio si è tenuta la prima udienza della causa intentata da Re:Common, Greenpeace e altri contro Eni, ministero dell’Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti – il primo caso italiano di contenzioso climatico diretto, in cui le politiche climatiche sono oggetto del procedimento, come ha già raccontato su queste pagine Ferdinando Cotugno.Re:Common e Greenpeace chiedono che il giudice imponga ad Eni di contribuire di più all’abbattimento delle emissioni, modificando il proprio piano industriale.Ciò perché Eni ha prodotto una parte identificabile delle emissioni globali nel passato. In virtù della sua responsabilità storica, l’azienda avrebbe il dovere di compensare i danni del passato e prevenire possibili danni futuri.È difficile andare nel merito giuridico di tutto questo (e non ne avrei le competenze). Le parti si sono già scambiate varie memorie e perizie (che Re:Common ha deciso di rendere pubbliche).Ma, quale che sia l’esito del processo, ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si tratta di aspetti che ciascun cittadino e consumatore dovrebbe conoscere e su cui dovrebbe riflettere.Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineari.Questione di sistemaNessuno da solo, neanche un’azienda così grande, può essere la causa unica del cambiamento climatico. Gli effetti sul clima sono prodotti dallo stile di vita che milioni di persone hanno adottato negli ultimi due secoli.Non basta una sola azienda: ci vuole un intero sistema economico. Peraltro, le aziende vendono un prodotto, ma sono i loro consumatori a farne uso.La maggior parte di emissioni non derivano dall’estrazione o dal trasporto del petrolio o del gas, ma dal fatto che tutti noi usiamo i combustibili fossili. Siamo anche, e soprattutto noi, responsabili delle emissioni che produciamo grazie ai combustibili forniti da Eni e altre aziende simili.Quest’argomentazione è molto potente. Ma può avere esiti inaspettati e rovesciarsi nel suo opposto. Immaginate di trovarvi in riva a un fiume, con tanti altri, e di buttare nell’acqua una goccia di un liquido perfettamente innocuo.Un certo numero di gocce del liquido, però, compongono una mistura velenosa. Più giù, un incauto escursionista assetato beve e muore avvelenato. Di chi è la colpa? Di tutti? Di nessuno? Nessuna singola goccia era velenosa, ma un certo numero di gocce lo sono state.Tutti noi potremmo dire: «Se tutti gli altri non avessero versato la loro goccia, non sarebbe successo nulla, anche se l’avessi fatto io». E, naturalmente, chi ci ha venduto il liquido non è responsabile dell’uso che ne abbiamo fatto. Eppure, non sarebbe assurdo sentirsi in colpa, per lui e per noi.E sarebbe oltraggioso scuotere le spalle di fronte ai parenti del defunto. Allo stesso modo, possono le aziende che producono combustibili fossili trincerarsi dietro ragionamenti del genere?Davvero contribuire a un pericolo, anche se non se ne è l’unica causa, è un fatto privo di valenze politiche e morali? Essere complici non conta nulla?Ma, anche se fosse così, ci possono essere dubbi sull’opportunità della causa. La responsabilità dei produttori di combustibili fossili è politica, non giuridica.Eni e le altre aziende che producono combustibili fossili hanno rispettato le leggi e seguito le regole del mercato. Tocca agli Stati cambiarle, imponendo comportamenti diversi.Chiedere a un tribunale di imporre a Eni una modifica del piano industriale lede la libertà di impresa e dà al giudice il compito di decidere le politiche climatiche al posto dei governi e dei legislatori.Ma i giudici non sono rappresentanti dei cittadini, né hanno funzioni politiche. Un processo come questo non tiene conto della separazione dei poteri negli Stati liberali.Ma anche quest’argomentazione è ineccepibile solo a prima vista. Il mercato e la libertà d’impresa non sono fatti naturali. Sono scelte sociali. A un certo punto della storia ci siamo resi conto che il mercato garantiva più benessere ed efficienza di altri sistemi economici.Dove finisce la libertà d’impresaLa libertà d’impresa è giustificata dalle conseguenze benefiche del suo esercizio. Ovvio, e forse naturale, invece, è il diritto di vivere una vita decente in un pianeta ospitale.Se l’esercizio della libertà d’impresa lede questo diritto, allora ci sono ragioni per limitarla. E se la politica non protegge a sufficienza il diritto a un ambiente compatibile con la vita umana, è sensato che i giudici intervengano.I giudici non rappresentano i cittadini, ma le istituzioni giuridiche si fondano sulla priorità di certi diritti e, quando si tratta di farli rispettare, possono supplire alle deficienze della politica.I mercati, inoltre, non sono sfere separate. Sono parte della società e della comunità politica. Le imprese hanno, come altri gruppi collettivi, doveri di cittadinanza.Possono, col loro comportamento, ostacolare o favorire l’evoluzione legislativa che serve a tutelare meglio diritti esistenti. La transizione ecologica è un’impresa collettiva, con costi da dividere fra tutti, per il bene delle generazioni future e del Pianeta.Nel processo s’invoca la responsabilità storica di Eni. Ma ci sono altri principi politici che si possono richiamare. Per esempio, il principio che chi più ha e può più deve contribuire.Chi determina con la propria strategia le condotte dei consumatori e le loro opzioni, influenza le scelte delle altre aziende nel mondo e, talvolta, anche le decisioni politiche non può non assumersi il compito di pensare agli interessi generali e futuri, prima e oltre a quelli dei propri azionisti e dei propri lavoratori.Il contenzioso climatico ha anche e soprattutto un valore simbolico, utile a ricordare tutto questo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.

La sua ministra della Difesa sta diventando un problema per ScholzNew York vista da una prospettiva unica

Alex Schwazer costretto a fermarsi per una sciatalgia nella gara d'addio: "Sono nato atleta e lo resterò per sempre"

Nelle Marche 54,6 milioni a 228 imprese per ricerca e sviluppo - Tiscali NotizieMaltempo, vigili del fuoco ancora al lavoro in Piemonte e Valle d'Aosta - Tiscali Notizie

Per gli insegnanti precari vacanze da disoccupati: è ripartita la lotteria delle cattedreNotizie di Lifestyle in tempo reale - Pag. 1

Terna avvia in Sicilia il trapianto sperimentale di Cymodocea nodosa - Tiscali Notizie

Lame Rosse, un piccolo Grand Canyon nel cuore dell'Italia - Tiscali NotizieMansio romana a Coriglia, trovato un importante anello con la scritta Roma - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Regione Molise e Open Fiber: completata l'innovativa rete in FTTH - Tiscali NotizieDedalo Tour: alla scoperta del Mare in ItaliaNotizie di Lifestyle in tempo reale - Pag. 1

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarLame Rosse, un piccolo Grand Canyon nel cuore dell'Italia - Tiscali Notizieinvestimenti

    Accusa un malore mentre nuota, 24enne muore nel sud Sardegna - Tiscali NotizieDa Bergamo a Palermo per studiare all'Università, Giulia "Scelta contro pregiudizi" - Tiscali NotizieDimagrire la pancia: alimentazione e consigliEmiliano consegna a Lino Banfi il premio "Radici di Puglia" - Tiscali Notizie

    1. Vacanze da sogno in Puglia: relax e comfort al Resort Pugnochiuso

      1. avatarUn collaboratore mette in difficoltà l’ex cancelliere Kurz indagato per aver manipolato i mediaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        La corsa zoppa di Scholz verso la cancelleria tedesca

  2. Phi Beach 2024: 5 artisti da non perdereNotizie di Lifestyle in tempo reale - Pag. 1Prefisso cellulare 337, a quale operatore appartiene?Il senso dei cancellieri per lo scontro in Europa

  3. avatarUffizi, Sangiuliano "Pronto a sostenere tutti i progetti del museo" - Tiscali NotizieETF

    Per l'itticoltura italiana ancora margini di crescita - Tiscali NotizieNaufragio di Cutro, chiuse le indagini sul ritardo nei soccorsi: sei indagati tra Finanza e Guardia costieraNotizie di Scienza e Tecnologia - Pag. 157Furto in casa madre presidente Sardegna, un arresto a Napoli - Tiscali Notizie

Notizie di Lifestyle in tempo reale - Pag. 1

Debiti all'Erario per 16 milioni, quattro indagati in Molise - Tiscali NotizieTorture ai disabili dentro la Croce Rossa, dieci operatori incastrati dalle videocamere*