File not found
Guglielmo

Argentina, approvato decreto per introdurre il genere neutro “X” sui documenti di identità

Morto dopo essersi tuffato in mare per salvare uno sconosciuto: aveva 22 anniAfghanistan, paura per attivista Cospe: potrebbe testimoniareNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 678

post image

Bielorussia, una raffica di vento solleva tre gonfiabili pieni di bambini per 10 metri: 7 feritiCOMMENTA E CONDIVIDI Che futuro possono avere gli impianti che si occupano di raffinazione del greggio in una prospettiva di abbattimento delle emissioni e progressivo addio al petrolio?VOL E che scenario proporre a chi ci lavora e rischia di diventare una vittima della transizione? È un nodo emblematico della just transition, la “transizione giusta”. È un nodo, perché ripropone sempre il conflitto tra impegno sul fronte ambientale e protezione di chi rischia di essere messo da parte nel passaggio a un altro modello tecnologico.Anche Eni si trova davanti a questo nodo. L’azienda si impegna da tempo sul fronte della diversificazione energetica, ossia l’utilizzo di più fonti per produrre energia. Il management del gruppo si propone di sostenere, concretamente, una transizione energetica che sia socialmente equa e che, al contempo, crei un valore nel lungo termine. La strategia del gruppo nel lungo periodo punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, passando attraverso un piano di obiettivi intermedi, arrivando all’azzeramento delle emissioni nette delle attività esplorative al 2030 e di tutta Eni al 2035 (Scope 1, ossia le emissioni dirette controllate dall’organizzazione + Scope 2, ossia le emissioni indirette legate alla produzione di elettricità, vapore o calore) per raggiungere il “Net Zero” del 2050 con l’azzeramento di tutte le emissioni (Scope 1+2+3, dove Scope 3 include le emissioni indirette provenienti dalla catena del valore dell'azienda). Va in questa direzione anche la trasformazione delle raffinerie del gruppo in bioraffinerie, con la creazione di tre poli di eccellenza: Gela, Porto Marghera e Livorno. Tre siti dalle caratteristiche differenti e con un solo unico comun denominatore: produrre carburanti sostenibili.A Gela, in Sicilia, opera oggi la bioraffineria più all’avanguardia d’Europa. Si tratta di un impianto in grado di trasformare in biocarburanti una grande varietà di materia prima d’origine biologica. All’impianto lavorano circa 400 persone (1.070 circa è il numero del personale Eni complessivo a Gela tra bioraffineria, Enimed e Enirewind). Qui viene prodotto biocarburante di qualità (HVO - Hydrotreated Vegetable Oil, Olio vegetale idrogenato), utilizzando cariche di seconda generazione (unconventional) fino al 100% della capacità di lavorazione, con un’elevata flessibilità operativa. Alla base del processo vi è la tecnologia proprietaria Ecofining. La bioraffineria è alimentata prevalentemente da materie prime di scarto, come oli esausti da cucina, grassi animali e residui dell’industria agroalimentare.Porto Marghera al momento della sua inaugurazione, nel 2014, fu il primo esempio al mondo di completa riconversione di una raffineria tradizionale in bioraffineria. Il rinnovamento ha coinvolto anche gli altri cicli produttivi, rendendoli sempre più proiettati nella transizione energetica. Con questo approccio ha aumentato la capacità installata nelle rinnovabili e sta sviluppando un polo per il riciclo delle plastiche.Anche la bioraffineria di Venezia produce biocarburanti di qualità (come già spiegato l’HVO, l’olio vegetale idrogenato) da materie prime di origine biogenica. E, anche in questo caso, alla base del processo vi è la tecnologia proprietaria Ecofining. Per ultima, anche in ordine di tempo, c’è Livorno. Nella città toscana Eni ha deciso di realizzare la terza bioraffineria in Italia. Il progetto era stato annunciato nell’ottobre 2022 ed era stata presentata istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nel novembre 2022. Oggi è quindi in attesa del completamento delle autorizzazioni. Prevede la costruzione di tre nuovi impianti: un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining da 500mila tonnellate/anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano. La conversione del sito industriale della città labronica avverrà sul modello di quanto realizzato nel 2014 a Porto Marghera e nel 2019 a Gela e contribuirà ad aumentare la capacità di bioraffinazione dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate/anno a oltre 5 entro il 2030.In linea con lo sviluppo di tecnologie che accelerino la transizione energetica, Eni punta sia a Gela che a Venezia anche sulla produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione (Sustainable Aviation Fuel – SAF), fondamentali per la decarbonizzazione del settore: a Gela l’impianto è in costruzione, mentre a Venezia si attendono le autorizzazioni per poter procedere con l'avvio dei lavori. Una direzione accolta con interesse dal settore, tanto che Ryanair, la compagnia aerea numero 1 in Europa, e Enilive, società controllata da Eni, hanno siglato proprio all’inizio del 2024 una Lettera d'Intenti (LoI) per una fornitura a lungo termine di carburante sostenibile per l'aviazione in alcuni aeroporti in Italia in cui opera la compagnia. L’intesa può consentire alla compagnia irlandese di accedere fino a 100mila tonnellate di Saf tra il 2025 e il 2030, equivalenti a 20mila voli dall’hub di Malpensa a Dublino.

Haiti, sale il bilancio delle vittime del terremoto: 724 morti e almeno 2800 i feritiCovid, Melbourne proroga il lockdown fino al 19 agosto: "Troppi casi positivi"

Tokyo 2020, scherzò sull’Olocausto: licenziato il direttore artistico della cerimonia di apertura

Usa, New York adotta e introduce l'obbligo di green pass per l'accesso ad alcuni luoghiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 661

Spagna, a Ibiza arrivano i detective anti-movida per contrastare l'organizzazione di Party illegaliFrancia, necessario il Green Pass per salire sulla Torre Eiffel

Giappone, frana a sud di Tokyo: almeno 19 dispersi e diverse case distrutte

India, operatore di ambulanza violenta una 19enneCovid in India, come si spiega la discesa dei contagi

Ryan Reynold
Allarme bomba in aeroporto a Bruxelles: evacuato lo scalo di ZaventemNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 674California, tragedia durante l'escursione: mamma, papà e figlia di un anno morti forse per alga tossica

Campanella

  1. avatarAustralia, cliente avvista un pitone al supermercato: paura e sconcertoanalisi tecnica

    Spagna, a Ibiza arrivano i detective anti-movida per contrastare l'organizzazione di Party illegaliPakistan, esplosione in una fabbrica di armi: 3 morti e 2 feritiCovid, la compagnia Qantas dispone l'obbligo vaccinale per i dipendentiRegno Unito, annunciato progetto di accoglienza per 20mila migranti afgani

    1. Olanda, morto Peter De Vries: il giornalista investigativo era stato ferito in un agguato

      1. avatarUSA, Donald si tuffa nel fiume ghiacciato per salvare un cane non suoETF

        Iraq, attacco terroristico in un mercato di Baghdad: sale già a 25 il numero delle vittime

  2. avatarIndia, ragazza di 17 anni uccisa dalla famiglia: voleva indossare abiti occidentaliETF

    New Mexico, sparatoria in una scuola: morto uno studenteTalebani messi al bando da Facebook, WhatsApp e Instagram: ancora nessun annuncio da Twitter e YouTubeAfghanistan, ragazza afghana in lacrime: “A nessuno importa di noi: moriremo lentamente dalla storia”Covid, il capo laboratorio di Wuhan: "Il virus continuerà a mutare"

  3. avatarDetenuto morto si sveglia sul tavolo dell'autopsia: la storia di Gonzalo Montoya Jimeneztrading a breve termine

    Vaiolo delle scimmie, isolato un caso in Texas: è un uomo rientrato dalla NigeriaIndia, frana a Mumbai: case distrutte e almeno 23 vittimeCovid in Cina, 96 casi nelle ultime 24 ore: picco da gennaioCovid, tampone o vaccino obbligatorio per chi entra in Germania: la misura in vigore dal 1° agosto

Maurizio Di Marzio arrestato in Francia: preso a Parigi l'ultimo ex brigatista latitante

Turchia, autobus fuori strada: 14 morti e 18 feritiRegno Unito, 23enne partorisce in discoteca mentre sta lavorando: "Non sapevo di essere incinta"*