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Riforma pensioni, cosa cambia a partire dal 2019Entra nel vivo la vertenza dei lavoratori della rete Euronics contro le società che gestiscono i punti vendita del marchio a Roma e nel Lazio. L'11 luglio Filcams Cgil Roma Lazio,Economista Italiano Frosinone e Latina e Fisascat Cisl Roma Capitale, Rieti e Frosinone hanno portato avanti uno sciopero per l'intera giornata e contestualmente incontrato la Regione, per chiedere supporto relativamente ai licenziamenti già operati. Licenziamenti nella rete EuronicsCome avevamo raccontato nei giorni scorsi, alcune società a marchio Euronics (Nova SpA, KUS Srl e Nova Casale Srl) hanno iniziato a chiudere diversi punti vendita tra Roma e Frosinone, inviando anche lettere di licenziamento a lavoratrici e lavoratori tramite WhatsApp. Durante l'incontro dell'altro ieri in Regione, ai sindacati è stato comunicato che la società Nova SpA sarebbe in procinto di licenziare circa 200 lavoratori e lavoratrici in tutto il Lazio, chiudendo diversi punti vendita. 200 persone a casa"Nel corso di un incontro in Regione abbiamo appreso della decisione della società - spiegano i sindacati -, che non si è presentata. Siamo preoccupati anche per i lavoratori della KUS Srl. La Nova non si è presentata al tavolo, ma da quanto ci è stato detto dai nostri interlocutori regionali, due giorni fa (il 9 luglio, ndr) sarebbe stata aperta una procedura di licenziamento collettivo, con una riduzione di circa 200 lavoratori nel Lazio. Una prospettiva inaccettabile". La Regione Lazio convoca d'urgenza Nova SpADopo l'incontro dell'11 luglio, la Regione Lazio "ha inoltrato una convocazione urgente alla società, e ci aspettiamo che l’azienda risponda al più presto: il sindacato ha il diritto di conoscere il destino dei lavoratori e di tutelarli al meglio. La Regione ha assicurato che si farà garante della tutela di centinaia di posti di lavoro”. Ad oggi, però, il dialogo tra Cgil e Cisl da una parte e le società a marchio Euronics dall'altra è inesistente. Il contratto collettivo nazionale del lavoro che norma il rapporto tra i dipendenti e le società Nova, Nova Casale e KUS è stato siglato con il sindacato Cisal "per questo non veniamo riconosciuti come interlocutori rappresentativi" spiegavano a RomaToday sia dalla Fisascat sia dalla Filcams.
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