Coronavirus, bilancio del 2 settembre 2022: 19.160 nuovi casi e 91 morti in piùQuarto Grado: Alessia Pifferi nella telefonata al suo avvocato, dice: "La bambina mi manca da morireLa madre di Giovanni Zanier: "Lei verrà protetta dagli Usa e noi non avremo giustizia"
Creare online prodotti incisi e stampati personalizzati? Con InventivaShopDue emendamenti al ddl cybersecurity prevedono il carcere per i giornalisti quando pubblicano notizie di provenienza illecita. Gli emendamenti limitano l’attività di quei giudici che hanno tutelato il diritto di cronaca Quando il potere cerca di intaccare la libertà di stampa non è mai un buon segno,investimenti specie se lo fa mettendo mano al codice penale. Il segno è ancora peggiore quando l’interferenza con l’attività dei giornalisti è realizzata intervenendo anche su quella dei giudici, per impedire che con le proprie pronunce questi ultimi tutelino in modo troppo ampio l’esercizio del diritto di cronaca.Imprigionare i cronistiIl riferimento è a due emendamenti al disegno di legge in materia di cybersecurity e reati informatici, attualmente all’esame delle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera, che introducono nuove ipotesi di reato per i giornalisti. Come esposto su Valigia blu, l’uno – a prima firma di Enrico Costa, deputato di Azione – propone una norma che punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni chi «diffonde, mediante qualsiasi mezzo di informazioni» che sa provenire, tra l’altro, dall’accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.L’altro – a prima firma di Tommaso Calderone, deputato di Forza Italia – prevede che le norme in tema di ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro o altro di provenienza illecita si applichino a chi utilizzi, riproduca, diffonda o divulghi con qualsiasi mezzo «dati o programmi contenuti in un sistema informatico telematico sottratti illecitamente». La pena è la reclusione fino a tre anni. In sintesi, entrambi gli emendamenti dispongono il carcere per il giornalista che pubblichi notizie con la consapevolezza che provengono da reato. Il fine è quello di evitare che il diritto di cronaca possa funzionare da “scusante” per le eventuali condotte illecite poste in essere dal giornalista stesso per acquisire le notizie. ItaliaManette per gli scoop, così la destra e Azione silenziano il giornalismoGiulia MerloE il diritto di cronaca?La libertà di stampa è uno dei cardini degli ordinamenti democratici, come contrappeso all’esercizio del potere. Perciò il diritto di cronaca può costituire una causa di giustificazione (“scriminante”) per gli eventuali reati commessi dal giornalista con la pubblicazione della notizia, escludendone la punibilità quando ricorrano tre condizioni: che la notizia stessa sia vera o verosimile, di interesse pubblico e presentata in modo continente, cioè misurato.Da tempo la Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte Edu) ha cominciato ad applicare la causa di giustificazione a eventuali illeciti commessi non solo con la pubblicazione della notizia, ma anche mediante attività tese a procurarsela. La fase del procacciamento delle informazioni costituisce il presupposto di quella della loro divulgazione – affermano i giudici – e pertanto la libertà di stampa può essere effettivamente garantita solo tutelando entrambe. Negli ultimi anni, anche la Corte di cassazione, sulla scia della Corte Edu, ha esteso la non punibilità del giornalista a talune condotte delittuose poste in essere per acquisire le informazioni da pubblicare. Pur non essendoci un orientamento consolidato, la Cassazione ha aperto un varco all’applicazione della scriminante in ipotesi di ricettazione, reputando che il diritto di cronaca pesi più dei diritti lesi da tale illecito, mentre l’ha esclusa per reati più gravi.Cosa accadrebbe se l’uno o l’altro dei due emendamenti fossero approvati? Le conseguenzeAi giornalisti sarebbe richiesto di valutare preventivamente l’eventuale provenienza illecita delle informazioni ottenute dalla loro fonte. Valutazione per la quale in altre circostanze servono tre gradi di giudizio. Ma soprattutto, e di certo, ai giudici sarebbe preclusa la possibilità di affermare – in conformità alle citate pronunce della Cassazione – che la scriminante del diritto di cronaca può estendersi anche alla fase precedente rispetto alla pubblicazione della notizia, bilanciando il diritto all’informazione e altri diritti. Il bilanciamento, infatti, verrebbe operato preventivamente, in modo generale e astratto, da parte del legislatore, il quale cristallizzerebbe per via normativa che, nelle ipotesi previste, la libertà di stampa va sacrificata anche se le notizie sono vere e di interesse pubblico.In altre parole, la stretta sui giornalisti viene realizzata anche restringendo i margini decisionali dei giudici, e cioè impedendo a questi ultimi di tutelare il diritto di cronaca attraverso la tutela dell’attività necessaria a procurarsi le notizie.Costa se lo è lasciato sfuggire in una recente intervista, quando ha detto che il suo emendamento si è reso necessario «dopo la bizzarra posizione della Cassazione che invece ha considerato il diritto di cronaca come un’immunità anche di fronte a informazioni acquisite attraverso condotte delittuose».Se gli emendamenti diventeranno legge, le relative disposizioni andranno valutate alla luce dello European Media Freedom Act. Al momento, essi restano un pessimo segnale, sotto ogni punto di vista. ItaliaLa destra “processa” Domani, continua la caccia alle fontiStefano IannacconeItaliaContro gli attacchi a Domani e per la libertà di stampa in Italia© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediVitalba AzzollinigiuristaGiurista, lavora presso un'Autorità indipendente. È autrice di articoli e paper in materia giuridica, nonché di contributi a libri per IBL. A titolo personale.
Ragazza di 23 anni trovata morta sulla superstrada: giallo a CassinoMilano, incidente sulla Tangenziale Ovest: morta una donna di 44 anni
Loujin muore a 4 anni su un barcone, tuona un'attivista: "È colpa delle politiche europee"
Denise Pipitone, il padre Pietro Pulizzi a 18 anni dalla scomparsa: “Chi tace parli”Trovato in Perù un cadavere in stato di decomposizione: potrebbe essere Alberto Fedele?
Alberto Balocco, le bici non hanno subito danni: come l'imprenditore piemontese è decedutoSi impicca a un semaforo della stazione: avvistato da un ragazzino dal treno in corsa
Papa Francesco: "Stiamo regredendo, in atto una terza guerra mondiale"Gli haters contro Sara Bragante: “Dovevi morire tu”
Cade dall’albero mentre raccoglie fichi: 75enne ricoverato per fratture e trauma cranicoOmicidio Willy Monteiro, Marco Bianchi vuole stare con il fratello in carcere ma il giudice li separaMigranti, trovati i corpi di una madre e suo figlio abbracciati in fondo al mareTorino, verme nel panino: cosa dice la normativa
Milano, tassista nega a cliente il pagamento con la carta e lo insulta
Omicidio Alessandra Matteuzzi, la cugina: "Aveva un carattere molto forte"
Yacht affonda nel golfo di Squillace: tutti gli occupanti messi in salvoToti sull’incendio all’ospedale di Pietra Ligure: “Causato da un paziente”Previsioni meteo giovedì 8 settembre, torna il maltempo: 15 regioni a rischio temporaliCovid, Bassetti: “Riduzione della quarantena a 5 giorni? Andrebbe eliminata”
Farmacia Soccavo è nella top 20 dei migliori e-commerce “Salute Bellezza” secondo Casaleggio AssociatiTerremoto in Puglia, scossa di magnitudo 3.0 in provincia di FoggiaCoronavirus, bilancio del 9 settembre 2022: 15.543 nuovi casi e 59 morti in piùLoujin muore a 4 anni su un barcone, tuona un'attivista: "È colpa delle politiche europee"