File not found
Campanella

La nostra fede - Radio Vaticana - Vatican News

Sarà ChatGPT a salvarci dal deepfake? - Focus.itLorenzo Premuda | Il parabrezza intelligente - Focus.itChini sulla terra ma finalmente a testa alta - Vatican News

post image

Prof ha rapporti sessuali con studente di 15 anni: è sposata con figliPossiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali,Economista Italiano ma se si continuano ad addossare sulla magistratura tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia A fine anno 2022 è entrata in vigore la Riforma Cartabia che rappresenta dopo anni la prima grande “riforma sistematica” del processo penale e del processo civile. Il massiccio intervento legislativo modifica profondamente la normativa processuale e ha la finalità espressa di ridurre i tempi di trattazione dei giudizi e rispettare, di conseguenza, gli impegni assunti dall’Italia in relazione al PNRR. L’altro versante della Riforma Cartabia ha riguardato l’ordinamento giudiziario; alcuni aspetti sono oggetto di una delega al Governo, rispetto alla quale da poco risultano conclusi i lavori di una commissione di studio istituita presso il Ministero della Giustizia;  ma vi sono poi una serie di norme, immediatamente precettive, in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Nelle mie brevi riflessioni i due settori di intervento della riforma, processuale e ordinamentale, necessariamente si intrecciano. La riduzione dei tempi E’ ingenuo ritenere che i risultati auspicati in termini di riduzione dei tempi della risposta giudiziaria possano essere raggiunti semplicemente con interventi processuali, e neanche esclusivamente con aumenti di risorse di persone e mezzi. Questi interventi necessari e doverosi, che producono senza dubbio effetti positivi, devono essere accompagnati necessariamente da interventi strutturali e di sistema che non devono riguardare la giustizia ma la buona amministrazione del paese. Se non si incide, riducendola entro margini fisiologici (vedi dati statistici europei) sulla domanda di giustizia in Italia, nessun intervento processuale o ordinamentale sulla giurisdizione potrà essere risolutivo. C’è tutto un segmento fondamentale, che precede la “patologia” sulla quale interviene la giurisdizione, che richiede interventi urgenti, che abbiano un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. E, invece, noi assistiamo dinanzi allo sfacelo “sociale” e “culturale” che attraversa il nostro paese  ad interventi che aggravano ancora di più la macchina giudiziaria con introduzione di nuovi reati, assegnazione di compiti di supplenza alla giurisdizione (penso al fine vita), il continuo inasprimento delle pene; mentre sarebbe necessario in via preventiva rafforzare il sistema dei controlli amministrativi, rafforzare il controllo da parte dello Stato sul territorio (è sotto gli occhi di tutti il fallimento del controllo del territorio, sotto il profilo urbanistico, da parte dei Sindaci dei Comune: si potrebbe immaginare di spostare su altri organi, non soggetti al consenso elettorale, questo nevralgico settore, che nella fase patologica intasa i Tribunali con previsioni sanzionatorie irrisorie), incrementare gli investimenti nel sociale, nella scuola, nella cultura (diceva giustamente Gesualdo Bufalino: “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”); garantire che la pubblica amministrazione paghi ciò che deve ai cittadini e alle imprese, subito e senza interessi, che si accumulano per anni, riducendo così il contenzioso (anche per rinsaldare la fiducia del cittadino nello Stato ed ottenere un importante effetto culturale: lo stato adempie alle proprie obbligazioni, altrettanto devono fare i contribuenti con lo Stato). Possiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali ma se si continuano ad addossare sulla magistratura, anello terminale della catena, tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia. Con il rischio poi di vedere additata la giustizia e la magistratura come causa di inefficienza e ragione di incertezza del diritto che allontana gli investimenti. La giustizia giusta Non sempre una giustizia veloce è una giustizia giusta. Non c’è dubbio che una risposta che arriva a distanza di anni dai fatti non può essere giusta anche qualora la decisione risulti corretta. I tempi della risposta sono fondamentali. La giustizia è un servizio per i cittadini e deve essere efficiente anche in termini temporali, ma il dispiegarsi del processo fino alla decisione ha i suoi tempi. Si pensi alle condizioni attuali del lavoro in Corte di cassazione (c’è stato un tempo “lontano” in cui i giudici della cassazione avevano modo e tempo di studiare le monografie per risolvere i casi che si prospettavano; oggi, la Corte di Cassazione è definita un “sentenzificio”, che sempre con maggiore difficoltà consente di assolvere adeguatamente al fondamentale ruolo di nomofilachia). Ai giudici deve essere garantito un tempo necessario e prezioso, che nella prospettiva di efficientamento degli ultimi tempi scompare, che è il tempo della decisione! Quante volte la decisione deve maturare nel convincimento del giudice, dinanzi a diverse opzioni che si prospettano nella valutazione del fatto e nella interpretazione giuridica? Ecco, ai giudici non deve mai essere sottratto questo tempo, perché il rischio è la creazione di una categoria ottusa e burocrate, attenta alle forme e alle procedure, ma indifferente rispetto all’in sé della giurisdizione, ossia il contenuto della decisione. E non aiutano in questa prospettiva tutte le norme della riforma Cartabia che accentuano il carrierismo e la verticalizzazione degli uffici giudiziari, anche giudicanti, ad esempio introducendo le “pagelle” o nuovi illeciti disciplinari, per il mancato rispetto delle “direttive” (quali? Con quale contenuto?). Ecco, in conclusione, chiediamoci se la figura di giudice, pressato dalla richiesta di una sempre più alta produttività, impaurito dalla introduzione di nuovi illeciti disciplinari, asservito nelle gerarchie degli uffici giudiziari, possa svolgere con serenità ed autorevolezza il gravoso compito di amministrare la giustizia che gli è stato affidato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRossella Marro

Il premio Focus a un laboratorio di ottica fai-da-te - Focus.itIl Papa: adottare uno stile di vita improntato alla sobrietà "per essere liberi" - Vatican News

Coronavirus, nuove restrizioni in Svezia: l'annuncio del premier

Elezioni Usa 2020: botta e risposta social tra Trump e Greta ThunbergIn Toscana è stata autorizzata una richiesta di morte assistita finora negata, applicando l'ultima sentenza della Corte Costituzionale - Il Post

Il cordoglio del Papa per la morte di Nguyen Phú Trong, ex presidente del Viet Nam - Vatican NewsPunto da sciame di calabroni asiatici: morto un uomo in Francia

Libano, un vescovo maronita: il popolo non vuole una guerra con Israele - Vatican News

Influenza aviaria in Olanda: abbattute 215mila gallineChe cos'è l'"ossigeno oscuro" scoperto nei fondali oceanici - Focus.it

Ryan Reynold
Intelligenza Artificiale e finanza: applicazioni e cybersecurity - AI newsNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 804L’endorsement degli Obama a Harris: sarai una fantastica presidente - Vatican News

MACD

  1. avatarPerché il parto cesareo si chiama così? C'entra Giulio Cesare? - Focus.itEconomista Italiano

    La circolazione dei treni sulla linea Milano-Genova è stata bloccata per circa sei ore per una fuga di gas a Pavia - Il PostUna flotta di robot ripulirà il Baltico dai residuati bellici - Focus.itÈ stata revocata la sospensione dal lavoro di sei poliziotti imputati per le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere  - Il PostCome funzionano le super scarpe di Parigi 2024 - Focus.it

    1. Francesco: la carità, l'amore quasi "impossibile" che fa amare anche i nemici - Vatican News

      1. avatarBeata Vergine Maria del Monte Carmelo - Vatican NewsCampanella

        Francesco: lo scandalo delle armi contraddice lo spirito di fratellanza delle Olimpiadi - Vatican News

  2. avatarIl modo migliore per liberarsi del cadavere di una balena - Focus.itVOL

    Il Venezuela al voto, tra incertezza politica e speranze di riconciliazione - Vatican NewsÈ morta la scrittrice irlandese Edna O'Brien - Il PostCanada: uomo infettato da influenza suinaCovid, piano vaccinazione in Gran Bretagna: si parte a dicembre

  3. avatarMorto per Covid lo Squartatore dello Yorkshire: contagiato in prigioneETF

    Il Papa: stare attenti alla dittatura del fare, al mondo serve compassione - Vatican NewsAtto di carità - Le preghiere - Vatican NewsCoronavirus, focolaio alla Casa Bianca: 5 membri staff positiviHebdomada Papae, il Gr in latino del 27 luglio - Vatican News

Catechesi di don Fabio Rosini - Radio Vaticana - Vatican News

Coronavirus, Regno Unito colpita un'intera famigliaCinque anni fa la morte del cardinale Ortega, uomo del dialogo e pastore del popolo - Vatican News*