Olimpiadi 2024, 11esimo oro per l'Italia: superato il risultato di Tokyo. Da Ceccon a Errani-Paolini, tutti gli eroi azzurriGuerra Russia-Ucraina: distrutti 16 droni di KievIstat: a giugno export in lieve aumento (+0,5%), -6,1% su anno
L'Istat conferma, a luglio l'inflazione risale all'1,3% - Tiscali NotizieUna petizione firmata da 195mila persone chiede di tornare al passato,Campanella quando Instagram era semplicemente il social network delle fotografie. Invece sta andando in una direzione diversa, in cui diventeranno sempre più importanti i video degli sconosciuti. Come una sorta di grande imitazione di TikTok Avete mai avuto la sensazione che i social network tendano ad assomigliarsi fra loro? Non è una sensazione, è una scelta di business che segue la precisa volontà di trattenere gli utenti, prima che si spostino altrove. Ora sta però crescendo la ribellione di chi invece vorrebbe tornare indietro nel tempo e fare di Instagram quello che era nel passato. Semplicemente un posto dove condividere belle fotografie. «Make Instagram Instagram again», secondo uno slogan che fa il verso a Trump. E la polemica è stata innescata da Tati Bruening, una fotografa che sul suo account Instagram (@illumitati) ha pubblicato il suo manifesto: «Smettila di cercare di essere TikTok, voglio semplicemente vedere foto carine dei miei amici». Il post è stato paradossalmente ripreso anche da parecchi influencer (praticamente in una sorta di protesta contro sé stessi, che ricorda il Tafazzi di Mai dire gol). Dopo Kim Kardashian si è accordata anche Chiara Ferragni. Il manifesto si è trasformato in una petizione su change.org che al momento della scrittura di questo articolo superava le 195mila adesioni. Fare storie Il problema è che Instagram non è più (solo) un social per fotografi da tempo. Almeno da quando ha introdotto le “storie” che sono diventate forse il suo marchio di fabbrica per eccellenza. Ma che in realtà erano anche loro un’imitazione di un altro social network, in quel caso Snapchat. Se si allarga lo sguardo, Meta ha costruito parte del suo business su una certa capacità di imitare i social network concorrenti, riuscendo in un certo senso a replicarne le esperienze. Così le “storie” sono oggi presenti anche su Facebook e su WhatsApp. E la sensazione è appunto di avere a che fare con strumenti diversi, ma sempre simili fra loro. TikTok Ma TikTok ha fatto una cosa diversa. Non ha semplicemente introdotto una nuova funzione, ha rivoluzionato il modo in cui si vive l’esperienza social. Basandosi su un algoritmo costruito sui gusti degli utenti, ha creato una serie di trend, dando notorietà a persone sconosciute. La fruizione dell’app è in genere passiva: non ci si confronta con gli amici, ma si scorre attraverso i vari contenuti come se si facesse zapping. Se si vuole diventare parte attiva, allora si punta ad attrarre un pubblico potenzialmente infinito di sconosciuti. E così anche Instagram ha perso la sua logica di condivisione di fotografie fra pochi intimi (inizialmente erano soprattutto amici e familiari). Sono nati prima gli influencer e poi i “reel”, una sorta di imitazione di TikTok. La petizione di Bruening vorrebbe riportare indietro il tempo. Il futuro di Instagram Il fenomeno è diventato così influente che anche Adam Mosseri, il capo di Instagram, è stato costretto a rispondere. E in sostanza ha confermato che non si torna più indietro: il futuro dei social network sono i video, non le fotografie. Non lo ha scelto la società, sostiene, ma gli utenti che stanno andando tutti in quella direzione. «Rimarranno le foto perché sono parte della nostra storia e le adoro – ha detto Mosseri – ma, se devo essere sincero, Instagram sarà sempre di più un posto per i video». Questo significa che l’algoritmo suggerirà anche i video (e i reel) di persone estranee, che non si seguono. In una sorta di grande ibrido che assomiglierà sempre di più a TikTok. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDaniele Erler Giornalista trentino, in redazione a Domani. In passato si è laureato in storia e ha fatto la scuola di giornalismo a Urbino. Ha scritto per giornali locali, per la Stampa e per il Fatto Quotidiano. Si occupa di digitale, tecnologia ed esteri, ma non solo. Si può contattare via mail o su instagram.
Mohamed Elsayed arrestato alle Olimpiadi 2024: «Accusato di violenza sessuale». Scandalo per il lottatore egizianoBenzina ancora in calo, il livello più basso da febbraio - Tiscali Notizie
Idf, nuova operazione di terra a Khan Younis - Tiscali Notizie
Gli effetti della «morosità» sono negativi e duraturiUna grande compositrice italiana di cui non si sapeva niente - Il Post
La denuncia per violenza di genere contro l'ex presidente argentino Fernández - Il PostElezione di Simon Stocker agli Stati, scatta il ricorso al Tribunale federale
Traffico da bollino nero sulle autostrade: le previsioni per il 9, 10 e 11 agostoRomania, Ciolacu non scioglie riserva su candidatura presidenziali
Borsa: Milano prosegue sulla parità, scivola Generali - Tiscali Notizie«Stankovic? È un cognome pesante, ma anche la mia forza»Weekend tropicale con Caronte: minime verso i 30 e massime sui 40 gradiMachado, 'ondata migratoria mai vista se Maduro resta al potere' - Tiscali Notizie
Ballando, il cast non è ancora completo. Milly Carlucci vuole due atleti dalle Olimpiadi e un'attrice di una famosa serie tv
Calcio:Torino; Cairo, 'Gosens? Non possiamo più aspettare' - Calcio - Ansa.it
Balneari, in Versilia sciopera 1 su 4, serrata a Lido Camaiore - Notizie - Ansa.itBrugnaro, lo stratagemma della Procura per blindare le indagini: cosa c'entra un Papa – Il TempoOlimpiadi Parigi, Mattia Furlani rientra a Fiumicino con la sua medaglia di bronzo al collo - Tiscali NotizieArrestato per sospetto spionaggio
Passeggera insulta e lancia una bottiglia in aereo perché non può tenere il cane in braccioLa Russia ha risposto all'incursione ucraina bombardando un supermercato | Wired ItaliaDue italiani feriti da colpi di arma da fuoco dopo essere entrati per sbaglio in una favelaUcraina, continuano gli attacchi in Russia. Zelensky: "Devono sentire cosa fa la guerra" – Il Tempo