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Ricovero Berlusconi, parla il fratello: "Siamo fiduciosi"Ha rapinato in serie almeno cinque residenti che abitano tra il Mandrione e l'Appio Tuscolano insieme a un complice che già era stato arrestato.Si spostava dall'occupazione di via Casilina Vecchia,investimenti sgomberata oggi, e si muoveva nel quartiere. Una volta adocchiate le sue vittime, colpiva. A finire in manette un 41enne cittadino somalo che da più di un mese era ricercato.Le rapine in serieL'uomo, con il suo complice, aveva rapinato cinque diverse persone. Il 19 maggio ben tre erano state le vittime. Una in via Terni, quando il 41enne e il complice gli rubarono carta di credito e telefono. Un'altra in piazzale Labicano dove, alla fermata del bus, avevano aggredito e rapinato due ragazzi. Tre giorni dopo un'altra rapina iniziata in piazza Ragusa. Lì un giovane ha fatto salire in auto una donna per una prestazione sessuale. In realtà lei era complice del 41enne e di un altro uomo che hanno così rapinato ancora dello smartphone un'altra vittima. L'ultimo colpo il 12 giugno in via Casilina Vecchia quando insieme al complice aggredì e strappò dalle mani il cellulare a un ragazzo in bici. Il blitz e l'arresto in via Casilina VecchiaLe forze dell'ordine da quel giorno lo stavano cercando. Venerdì, nel corso dello sgombero proprio in via Casilina Vecchia - al quale hanno partecipato anche i carabinieri, la polizia locale e la guardia di finanza, sono stati identificati 28 stranieri di origini africane, tra i quali è stato individuato proprio il senegalese di 41 anni che si era reso responsabile di 5 rapine.Arrestato il rapinatore serialeGli agenti lo hanno immediatamente riconosciuto, grazie all'analisi delle telecamere di videosorveglianza di un bar che lo ritraevano, assieme ai suoi complici, mentre utilizzava la carta di credito di una delle vittime, quella rapinata in via Terni. I poliziotti del VII distretto San Giovanni, grazie alle descrizioni fornite dalle vittime e alle immagini di videosorveglianza presenti, hanno appurato dopo vari accertamenti che il 41enne corrispondeva alle descrizioni. Al termine delle attività, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e associato presso la casa circondariale di Regina Coeli.
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