File not found
BlackRock

Elezioni politiche 25 settembre 2022: si va verso l’astensione

Crisi di governo, Dl Aiuti: per Draghi l'unica via percorribile è la fiduciaCandidature elezioni centrodestra, Giorgetti: "Dovete ancora aspettare 24 ore"Sondaggi politici: Fratelli d'Italia in calo

post image

Crisanti su Bassetti: “Anche i tecnici vanno votati”Nella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere,VOL ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Delfini ha perseguito per tutta la vita un ideale che possiamo chiamare, malvolentieri, sacro. Questo ideale sacro però consisteva in una fondamentale dissacrazione di tutto. Perciò egli era condannato alla goffaggine del pudore: come succede spesse volte, coloro che sono investiti di uffici sacrali ne provano una specie di vergogna. Nella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere, ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Non soltanto, ma sentiva il bisogno di un alibi, che consisteva per lui, oltre che in una serie di falsi miti – l’irregolarità, l’aristocraticità, la provincia ecc. –, nel mito fondamentale del culto del passato, che in lui era totalmente originale, poiché chi ha l’abitudine e la vocazione di dissacrare sa che è soprattutto sul passato, quale fonte delle istituzioni, che bisogna compiere una tale operazione. In questo passato, reso tuttavia perfettamente laico, non c’erano che gli dèi della poesia, gli inventori cioè dei cursus e delle clausole, dei tic dei personaggi, dell’humour, dell’epos. Ma guai a perdere l’equilibrio in un simile culto! Un occhio a tutti i classici, a tutti i grandi romantici: ma sempre, nella coda di quell’occhio, l’ironia, la sgomenta ironia. E il suo contrario, il virginale pudore. PodcastScoprire Finzioni e ribellarsi all’algoritmo – di Francesco Pacifico con Nicola Lagioia Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Il passato di Delfini non è il passato della tradizione. Se solo per un mo mento egli si fosse sentito tradizionale, si sarebbe imposto un silenzio, esso si definitivo. Egli doveva amare il passato senza essere tradizionale: è una specie di scommessa tremenda, per vincere la quale egli ha dovuto trascorrere una delle vite più assurde che si siano verificate nel nostro scorcio di secolo. Notti passate in contese pretestuali, in contraddizioni retoriche, in cui al limite doveva rischiare piuttosto di fare il mimo di se stesso che di tradirsi. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Perciò è stato uno scrittore cosi avaro, egli per natura, per vocazione, uomo tanto prodigo. Dovette scontare con l’avarizia una grazia che egli non osava considerare suo diritto, ma solo uno sgomentante ideale. Per arrivare alla sua pagina, che è pagina di classico, doveva trovarsi continuamente nello stato dell’apprendista, dello scolaro, del clandestino, del dilettante. Quanto forzato masochismo per pagare l’assolutezza dolcemente aggressiva con cui disegnava i suoi personaggi nel fondo assoluto del tempo! Quante anticamere per ottenere un sorriso, contagioso, radioso, di Stendhal o di Mozart! PodcastFinzioni: segni e racconti di scrittura – con Beppe Cottafavi   Questo testo di Pasolini è stato pronunciato, e registrato da Mario Molinari, un amico di Delfini, a Modena il 27 ottobre 1963 presso la Sala di cultura in occasione della commemorazione promossa dal comune per onorare la memoria del vincitore del premio Viareggio del 1963. La registrazione contiene gli interventi del sindaco di Modena Rubes Triva, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Alfonso Gatto, Ennio Lauricella, Giambattista Vicari, Vanni Scheiwiller. Erano presenti Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Guido Cavani, Giansiro Ferrata, Carlo Emilio Gadda, Ugo Guandalini (l’editore Guanda), Mario Tobino, Giuseppe Ungaretti. Pubblicato per la prima volta in Antonio Delfini, a cura di Cinzia Pollicelli, Mucchi, 1990. Per gentile concessione degli eredi © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPier Paolo Pasolini

Malore alla Camera per il deputato PD Roberto Morassut: come staBoschi: “Bonino dice no a Renzi perché nel 2014 non è stata confermata agli Esteri”

Calenda chiede un confronto tv fra i quattro leader

Di Maio, trattative in corso per superare il 3%: cerca l'accordo con Partito Animaista e LirRoberto Bargone, Autore a Notizie.it

Elezioni politiche e confronti televisivi, la Rai ne programma dueEmma Bonino con Renzi non ci va: “Gli accordi vanno rispettati”

Notizie di Politica italiana - Pag. 181

Fico sull’alleanza con il Pd: “Hanno chiuso loro la porta”Crisi di governo, Renzi: "Sì allo statista Draghi, no allo stagista Conte"

Ryan Reynold
Luigi Di Maio su Facebook: "La coalizione di centrodestra è sfasciaconti"Per la Meloni “fermare i barconi è l’unica via”Il tweet di Matteo Renzi per le elezioni: "La destra di Salvini e Meloni la conosciamo"

MACD

  1. avatarM5s, ipotesi ritiro dei ministri prima di mercoledìanalisi tecnica

    Elezioni politiche: Meloni a Rimini rilancia il presidenzialismo, Salvini pensa a Quota 41Conte sul caro energia: "Ci sta strangolando. Noi siamo stati inascoltati"Fassino contro le promesse elettorali di Salvini: “In regalo anche un set di pentole”Una campagna elettorale “silenziata” sulla crisi economica in arrivo

    1. Carlo Calenda al veleno contro Luca Telese: “Renzi ha detto una cosa sola”

      1. avatarCrisi di governo, i primi sondaggi: Fratelli d’Italia primo partitoMACD

        Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Siamo noi il vero centro"

  2. avatarCarlo Calenda al veleno contro Luca Telese: “Renzi ha detto una cosa sola”Campanella

    Berlusconi, telefonata con l'ambasciatore russo: "L'Ucraina voleva attaccare la Russia"Crisi di Governo, Draghi ha deciso di dimettersi: Mattarella respinge le dimissioniElezioni 25 settembre, i sondaggi: FdI da solo vale più degli alleati insiemeTorna l’evergreen di Silvio Berlusconi: il ponte sullo Stretto di Messina

    VOL
  3. avatarFassino contro le promesse elettorali di Salvini: “In regalo anche un set di pentole”Professore Campanella

    Elezioni 25 settembre, arriva il si di Sinistra Italiana al Pd Stoccata di Meloni al Pd che critica Renzi: "Ammette i suoi stessi fallimenti"Debora Faravelli, Autore a Notizie.itAl posto di Letta Renzi come premier ci vede Bonaccini

Politici che prima si insultano e poi si alleano, perché è normale

Impegno civico si allea con il Partito Animalista: la mossa di Luigi Di MaioConte si rivolge a Draghi: "La decisione ora spetta a lui, metta nell'agenda le nostre priorità"*