Fitto sul Pnrr: "Governo al lavoro per dare risposte adeguate"Da Wikileaks al patteggiamento con gli Stati Uniti fino al ritorno in Australia: le tappe del caso AssangeIl liveblog della notte | L’Iran attacca Israele con centinaia di droni e missili
Condanne per la strage a Rafah. Netanyahu: «Tragico incidente»Con Dieter Richter,Campanella autore di Con gusto, ricostruiamo prima la repulsione dei tedeschi e poi la riscoperta e l'affermazione della cucina italiana «Per digerire questa pizza ci vuole lo stomaco di un lazzarone». Non erano teneri i tedeschi e gli altri stranieri in viaggio in Italia verso il cibo italiano. Anzi: erano convinti che il cibo italiano fosse qualcosa di immangiabile. Così, se il Grand Tour in Italia è stato qualcosa che per secoli doveva essere presente nel curriculum di ogni intellettuale europeo che volesse definirsi tale, circostanza che segnava la centralità culturale del nostro paese, lo stesso non può dirsi per il lato gastronomico. Anzi: appena arrivati in Italia la stragrande maggioranza dei visitatori tedeschi cercava la cucina di casa, una osteria tedesca dove liberarsi dal cibo italiano. È così che comincia la storia di oggi che i Barbari raccontano con il professor Dieter Richter, autore di Con gusto, libro uscito per la casa editrice Wagenbach, un'autentica istituzione per tutti quelli che, tedeschi o italiani, si interessano dei rapporti tra i due paesi. Dieter Richter, inoltre, ha all’attivo molti libri proprio sull’Italia ed è curatore di una mostra che aprirà i battenti a Monaco il prossimo ottobre dedicata al Vesuvio. Puoi ascoltare il podcast direttamente qui o sui canali social dei Barbari. Storia di una diffidenza Una storia che comincia, dunque, con una diffidenza verso la cucina italiana. A guidare gli intellettuali tedeschi, e di tutto il Nord Europa, è una sorta di “nazionalismo gastronomico”, come lo chiama Richter: nell’Ottocento la Germania ancora non esiste come realtà politica unitaria e i primi liberali con l’idea di una unificazione nazionale s'incontrano proprio a Roma, nelle osterie dove si mangia tedesco, e forse sono tra i primi a esporre il tricolore tedesco, simbolo di quella unificazione che arriverà solo nel 1871 ma con le guerre di Bismarck ed escludendo l’Austria. Passa un secolo e nel Novecento le cose cambiano. Richter ci accompagna tra le strade di Brema dove arriva il primo gelataio italiano. Con il suo carretto con i vari gusti era a suo modo un pioniere: convincere i tedeschi che fosse possibile (e non ci fosse nulla di male) mangiare per strada. Era iniziata, anche in Germania, la moda dello street food. Che sarà inarrestabile con l’arrivo, dopo la Seconda guerra mondiale, dei Gastarbeiter, i lavoratori ospiti. A quel punto l’Italia è sinonimo di buona cucina, di clima mite e di vita tranquilla. Pizza e gelato s’impongono in pochi anni come espressione più tipica del made in Italy. È il fenomeno che Richter chiama la meridionalizzazione del Nord. Non ne è esente nemmeno il ‘68: presi dal voler contestare le generazioni più anziane, accusate di aver quantomeno taciuto di fronte al Nazionalsocialismo, gli studenti decidono che persino la cucina vada de-nazionalizzata. Mangiare tedesco, in quegli anni, soprattutto a sinistra, è connivenza con il nemico. Sempre la casa editrice Wagenbach, ricorda Richter, pubblica un libro di ricette per le Comuni e le case occupate: gli spaghetti italiani non possono mancare. Oggi il fenomeno si è in parte interrotto, perché la globalizzazione cambia la prospettiva e ne impone di nuove. Il gelato ad esempio si è internazionalizzato: non è più un fenomeno solo italiano o che deve necessariamente rimandare all’Italia, come aveva pensato l'inventore dello Spaghetti-Eis, che proprio per dare ulteriore italianità al suo gelato, con uno schiacciapatate ricavava da una pallina di vaniglia una sorta di spaghetti su cui versava una salsa di fragole, per dare l’idea di un classico e italianissimo piatto di spaghetti. Tutto finito? In realtà no: «In Germania l’italiano è una lingua utilizzata moltissimo, il rapporto tra i due paesi è ancora molto, molto forte». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediVeronica Cirillo e Fernando D'AnielloVeronica Cirillo, classe 1980, giornalista. Ha abitato in molti posti e vissuto in pochi. Ama l'autunno, ma ora vive un'emozionante primavera. Su twitter è: @verofcirillo.Fernando D'Aniello, nasce a Scafti nel 1982. Da dieci anni vive a Berlino. Annoia i suoi amici straparlando di politica tedesca. Su twitter è: @ferdaniello.
Gaza, sale il numero dei morti. Raid israeliani colpiscono il campo profughi di Nuseirat e la rotonda KuwaitSecondo un’inchiesta giornalistica Israele spiava i membri della Corte penale internazionale
Elezioni Regionali, il commento di Letta: "Il PD ottiene un risultato significativo"
Putin alla parata della Vittoria: «Nessuno può intimidirci. Le nostre forze strategiche pronte al combattimento»Il viceministro Cirielli: "La Russia sembra intenzionata a proseguire la guerra"
Il Messico sceglie Claudia Sheinbaum, prima presidente donnaCnn, Israele ha ammassato abbastanza truppe per l’assalto a Rafah a sud di Gaza
Hamas accetta un accordo per la tregua, Israele nega: non sono i termini concordatiMeloni fa il punto sui primi 100 giorni di governo: “Spread in calo. Pronta ampia riforma della giustizia”
Regionali: seggi aperti in Lazio e Lombardia. Affluenza alle 23 al 31,01%, in forte caloSette operatori umanitari uccisi a Gaza. Netanyahu: «Colpiti involontariamente». Il Regno Unito convoca l’ambasciatore israelianoBerlusconi: "Pensioni a 1000 euro? Lo abbiamo promesso e lo faremo"Netanyahu blandisce la destra in attesa di Blinken: «Entreremo a Rafah e annienteremo Hamas»
Il ritiro degli Usa dal Niger, un paese al centro della geopolitica africana
Nomine: la Lega spinge su Eni ed Enel
Netanyahu apre alla tregua proposta da Biden: «Ma l’obiettivo resta la distruzione di Hamas, contrario alla fine della guerra»Il tour in Europa di Xi Jinping, la Cina punta sulle divisioni UeAccordo ancora lontano. Netanyahu: «C’è una data» per l’invasione di Rafah e Israele ordina 40mila tende per evacuare i civiliHamas prende tempo sui negoziati, Israele minaccia ritorsioni sull’Anp
Caso Cospito, pressing stretto di Pd e M5s sul silenzio di MeloniLa stretta di Putin, dopo il Crocus arresta e provoca a ZaporizhzhiaQuanto guadagna la presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi?Stati Uniti fuori da Niger e Ciad: così si aprono le porte alla Russia