File not found
VOL

Francia, i "convogli della libertà" assediano la Capitale: centinaia di veicoli identificati dagli agenti

Mykhailo Fedorov, il vicepremier nerd che sta aiutando la resistenza ucrainaRussia-Ucraina, mille soldati Nato al fronte: l'Italia con alpini e bersaglieriCrisi Russia-Ucraina, chi sono i separatisti ucraini e cosa vogliono?

post image

Ucraina, attacchi su numerose città: paracadutisti russi a KharvikStelle solitarie di Cristina Marconi ruota attorno all’avanzatissimo centro per malati oncologici di Houston. Nel libro gli effetti del cancro vengono descritti in maniera delicata,MACD usando lo sguardo del caregiver Già dal titolo, Stelle solitarie – che richiama sia la “Lone Star” simbolo del Texas, sia la condizione dei/delle protagoniste del libro, persone brillanti in tutti i sensi alle prese con mali che li precipitano in galassie lontane – capiamo di avere davanti un’opera sfaccettata, polisemica, difficile da incasellare, che oserei definire un “polimemoir”, se solo esistesse questa categoria per mettere insieme autobiografia, diario di viaggio, saggio letterario, longform sociopolitico, romanzo intimo.Con Stelle solitarie (Einaudi, Supercoralli, euro 17,50) Cristina Marconi ci regala un libro magnifico, breve e potente, che commuove senza mai far leva su sentimentalismi facili, anche se il tema si presterebbe, dato che maneggia una materia vera, dolorosa e delicata come la malattia che colpisce le persone amate.La storia è quella autobiografica dell’autrice/narratrice che decide, dopo che suo marito Luca ha terminato con buon esito le cure per un tumore, di accompagnare l’amica Vera, lei ancora malata di cancro, a Houston, Texas per un consulto specialistico nel centro più avanzato al mondo per le cure oncologiche.Un libro dilatato Il racconto si dipana in una settimana nella città texana, in un tempo e in uno spazio apparentemente ridotti che però si dilatano: in quello di più vite che si incontrano e in geografie che diventano luoghi dello spirito, tra megalomania americana e reali promesse di salvezza.Aspettavo questo libro anche perché seguo da tempo Cristina Marconi come autrice, sentendo da tempo nella sua voce echi familiari di esperienze comuni (plurisradicate, abbiamo a lungo vissuto all’estero e siamo tornate in Italia con le rispettive famiglie a breve distanza l’una dall’altra, in una città che non appartiene a nessuna delle due, Milano).Ma il libro che aspettavo non era quello che mi aspettavo, nel senso che rispetto a quanto immaginato e poi promesso dalla quarta di copertina – «un racconto pieno di intelligenza, che si affida alla leggerezza per provare a dire cosa siamo, e cosa possiamo essere, davanti al dolore degli altri» – è molto di più.È sì una storia intima sulla cura, ma si trasforma capitolo dopo capitolo in altro; passando dai ricordi della nascita di un’amicizia in contesti spensierati, al racconto personalissimo – per quanto fugace – della recente malattia del marito, per poi diventare un diario di viaggio che si sofferma in riflessioni approfondite sulle peculiarità del Texas, passando per pagine meta letterarie sul cancro, malattia che non gode di romanticismi di sorta (continui i riferimenti ad altri autori che affrontano il pensiero su questo male, da Susan Sontag a Siddartha Mukerjee), per poi tornare al racconto remixato di cura e avventura, e farsi quasi romanzo di formazione sul finale, quando Cristina ritrova casualmente un’altra vecchia amica “stella”, anche lei a Houston per ragioni oncologiche, e veniamo proiettati negli anni adolescenziali della narratrice a Roma. CulturaLa vita eccezionale di Niki, l’artista del giardino dei TarocchiLorenza PieriOcchi da caregiverÈ in queste ultime pagine che la narrazione decolla “like a rocket” come direbbero a Houston (e come direbbe anche la figlia dell’autrice) e per restare fedeli alle continue metafore spaziali il libro prende ancora una direzione nuova, verso un finale aperto ma rivelatore: agli occhi del lettore risulta luminosissima e chiara una costellazione incredibile di incontri, vite che si intrecciano e si riconoscono in modi inaspettati, dato lo spazio e il tempo in cui avvengono, e soprattutto data la caratura delle conseguenze emotive e materiali – texanamente risolutrici ma anche irrazionalmente magiche – che si portano dietro.Massimo, il medico italiano a Houston che apre le porte a Vera dell’M.D. Anderson cancer center, Anna, sua moglie, che si rivela subito una generosa guida-angelo custode per Cristina e Vera, la giovane ricercatrice Benedetta, infine Alea, l’amica ritrovata, illuminano il cielo di questa settimana «nella capitale della cura negli anni della cura», che si rivela più densa di una supernova.Il cancro, raccontato non dal punto di vista del malato, ma di chi gli sta accanto prendendosene cura, si disvela in un modo unico, come appunto illuminato flebilmente dalla luce di stelle distanti, un modo estremamente coerente con la voce e lo spirito dell’autrice, e inaspettato per il lettore. Non si indugia mai nel racconto della sofferenza fisica, i tumori di cui si parla sono solo evocati, senza nessun dettaglio, non sappiamo mai che tipo di cancro abbiano le persone di cui si prende cura la narratrice, né quali organi abbiano colpito.Vediamo le persone amate descritte nella loro bellezza di sempre, mai vittimizzate. Solo ogni tanto prese da stanchezze, incapaci di stare dietro all’esuberante energia della loro accompagnatrice.Ma non ci sono descrizioni di corpi alle prese con flebo, effetti collaterali della chemio, ricoveri, operazioni, ferite, feroci cambiamenti nell’aspetto, particolari su cui in altri casi la narrazione della malattia si sofferma, con un intento non sempre limpido, perché l’amore per la verità e il dovere di cronaca hanno dei confini labili con la pornografia del dolore e la manipolazione emotiva e Marconi questi confini non li valica mai.Il paratesto editoriale presenta questo approccio utilizzando espressioni come “ridente”, “divertente”, “curiosità, immaginazione e gioco”, “avventura”, “modo leggiadro”, “leggerezza” che in qualche modo sottolineano l’atteggiamento empatico e insieme ottimista di Marconi rispetto alla sofferenza e al suo ruolo di cargiver, traslandolo alla sua scrittura. CulturaOh logo, i marchi di moda come agenti politici tra Shakira e il femminismo di DiorLorenza PieriPudore Ma bisogna stare attenti a non farsi trarre in inganno, pensando che questa leggerezza possa in qualche modo sfociare in qualche forma di superficialità. Tutt’altro. Leggendo il libro si ha come la prova del contrario, che la mancanza di dettagli sui corpi malati non è mai sguardo che si distoglie, mai evitamento del dolore, ma è una forma di pudore che è amorevole riguardo.È chiaro che il tentativo di trasformare il vissuto della sofferenza in avventura, della malattia in cura, della paura in coraggio sono solo forme altissime di attenzione verso l’altro, che rivelano nel profondo cosa significa prendersi cura di qualcuno con intelligenza e rispetto. E la ricerca della bellezza, il cemento che tiene insieme le due amiche da quando sono ragazze, rimane una potente alleata del loro stare insieme, del modo di “prendersi cura” l’una dell’altra, nonché un catalizzatore di gentilezza, altro inaspettato e onnipresente elemento del viaggio texano.Anche perché per due quarantenni del vecchio continente abituate a una certa idea di eleganza, trovare il bello a Houston non è così scontato. (Ho un caro amico italiano che da qualche anno abita lì e mi ha raccontato che la prima volta che ha visto la città, prima di trasferircisi, è stato colto da un accesso di risa, in taxi. Quando la moglie americana gli ha chiesto il motivo della sua ilarità lui le ha risposto candidamente: «Non avevo mai visto una città così brutta»).Eppure nonostante il clima imprevedibile, l’inquinamento, l’architettura funzionale ma respingente, la difficoltà di vivere all’aria aperta in spazi pubblici a misura d’uomo, Houston ha una sua bellezza, che si esprime in pieno, qui grazie alla raffinata penna di Cristina Marconi, con il privilegio enorme di rimare con salvezza.Stelle solitarie (Einaudi Supercoralli 2024, pp. 144, euro 17,50) è un libro di Cristina Marconi © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLorenza PieriLorenza Pieri è scrittrice, traduttrice e drammaturga. I suoi tre romanzi, sole minori (2016), Il giardino dei mostri (2019), Erosione (2022) sono tutti pubblicati dalle edizioni e/o e sono tradotti in più lingue. Suoi racconti sono comparsi in diverse riviste e antologie (tra cui Musa e Getta, Ponte alle grazie, 2021, A/R. Andata e racconto, edizioni e/o, 2023). Da Washington DC, dove ha vissuto otto anni, ha curato per Linus la rubrica Take the cannoli - Cronache americane, e collaborato con diverse testate italiane scrivendo di cultura e politica. La sua biografia dell’artista Niki de Saint Phalle, Volevo un regno più grande, è appena uscito per la collana Oilà di Electa. Attualmente risiede a Milano dove insegna scrittura creativa.

Regno Unito, Johnson: “Revocato l’obbligo di isolamento per i positivi al Covid”Ucraina, Onu: Assemblea generale approva risoluzione contro l’invasione russa

Guerra Russia-Ucraina, il premier Johnson contro Putin: "Risponderemo militarmente via terra, mare e aria"

Guerra in Ucraina, presentatore russo attacca le sanzioni in tv: requisite le due mega ville di ComoBen Mahmoude, chi è la tiktoker che ha fatto un video da un barcone di migranti

In Ucraina anche gli animali sotto le bombe, colpito lo zoo Feldman Guerra in Ucraina, ministero dell’Interno diffonde i documenti dei soldati russi uccisi o prigionieri

Tempesta Eunice, danni nel Regno Unito e nel nord Europa: si contano 13 morti

Guerra In Ucraina, anche i russi sono sconvolti: cresce la paura tra gli intellettualiIndia, esplosione in una fabbrica clandestina di fuochi d'artificio: 7 morti

Ryan Reynold
La mappa dell’orrore: quante armi nucleari hanno Russia ed UsaCovid, Oms annuncia che sei Paesi africani produrranno il loro vaccino a mRNA messaggeroCosa succederebbe al mondo se la Russia vincesse la guerra in Ucraina

VOL

  1. avatarIl parere degli esperti sul perché Putin non stia usando gli aerei in UcrainaBlackRock

    Ucraina, il presidente Zelensky sul ritiro delle truppe russe: "Non lo vediamo ancora"Covid, la Germania si prepara a togliere tutte le restrizioni a fine marzoPutin e la cortina fumogena della pandemia: il suo vero alleato è il CovidEsplosione in una miniera d'oro in Burkina Faso: almeno 59 morti

    1. Jamal Edwards morto a 31 anni: addio alla star inglese di Youtube

      VOL
      1. avatarParigi, uomo armato di coltello aggredisce poliziotti alla Gare du Nord: uccisoEconomista Italiano

        Edificio in fiamme a Barcellona: le persone si gettano dalle finestre per salvarsi

  2. avatarCosa rischia Putin se venisse condannato all’Aja per crimini di guerra in UcrainaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Guerra in Ucraina, ministero dell’Interno diffonde i documenti dei soldati russi uccisi o prigionieriMosca chiude lo spazio aereo a 36 paesi, fra cui Italia e Regno UnitoArrestati 5 bambini a Mosca: protestavano con dei cartelli davanti all'ambasciata ucrainaL’esercito ucraino: “Paracadutisti hanno preso un ospedale a Kharkiv”

  3. avatarHong Kong, contagi record: il lockdown continua, tamponi a tutti i cittadiniGuglielmo

    Il vaccino Sanofi Gsk è efficace al 100% contro il covid severoGuerra Ucraina: Biden non risponde a Putin sull’allerta dell’arsenale nucleareRussia, chi è Serghej Shoigu, il ministro della Difesa di Putin“Mamma palindroma” partorisce nella sala parto due alle 22:22 del 22/02/2022

Indonesia, un uomo stupra e mette incinte delle ragazzine: condannato all'ergastolo

Skakun, il soldato eroe che si è fatto saltare con il ponte per bloccare i russiUcraina-Russia e vertice di Macron: Biden e Putin dicono sì, poi la smentita*