Anziana aggredita da un malintenzionato si salva grazie al dispositivo SafeSound: ecco cos'è e come funzionaLecce, presunta violenza sessuale su una bambina di 4 anni: sarebbero stati il nonno e lo zioPadova, lite tra automobilisti finisce male: uomo in ospedale per il pugno di un pugile
Doppio incidente a Palmanova: 4 feritidon Antonio Coluccia,Professore Campanella a sinistra, con don Maurizio Patriciello - Collaboratori COMMENTA E CONDIVIDI Arriviamo in Vaticano che è ancora buio. Il Papa, tra i suoi mille impegni, ha trovato il tempo di ricevere in udienza privata don Antonio Coluccia e me. Lo incontriamo. Si regge in piedi appoggiandosi al bastone. Soli. Mi verrebbe voglia di chiedergli perdono per tutte le volte che facciamo fatica a seguirlo. E ci permettiamo di criticarlo senza preoccuparci di scendere un poco negli abissi del suo cuore. Il cuore di un uomo innamorato di Dio a servizio dei fratelli, ai quali vuole che arrivi la Parola che sana, che salva, che dona vita. Una parola non sua. Mi fa tenerezza il Papa stamattina. L'età che avanza, gli acciacchi si fanno sentire, eppure lui è là, a servire. Le stupende e immense sale rinascimentali gli vanno strette. Lo capisco, andrebbero strette anche a me. Con don Coluccia ne abbiamo parlato prima. Non sono fatte per noi. Nessuna critica, per carità, ma ognuno deve rispondere alla propria chiamata. Tutto serve nella Chiesa: l'arte e la filosofia, la teologia la liturgia; la musica sacra e il saio francescano. La bellezza salverà il mondo. Quella dei dipinti, degli affreschi, delle sculture. Ma, soprattutto, la bellezza dell'essere umano. Aveva attirata la mia attenzione qualche ora prima, quando, con i fratelli della scorta, ci eravamo fermati a prendere un caffè al bar. Fa tanto freddo. Un vento gelido ci schiaffeggia il volto. È una donna, anziana e malandata, spinge davanti a sé un carrello zeppo di coperte, di buste, di abiti pesante. La sua ricchezza. Il suo mondo. Mille pensieri. L'essere umano è bello sempre, anche attraverso di lei questa nostra tormentata umanità sarà salvata. " Voi combattete le mafie?" ci chiede Francesco. Risponde don Antonio, io non ne ho il coraggio. Noi siamo solamente due poveri preti. Predichiamo il Vangelo. E in questo annuncio è insita la denuncia del male in tutte le sue forme, che va chiamato con il proprio nome. Francesco ci sussurra: « Bravi, coraggio, andate avanti». Ero venuto proprio per questo. Avevo bisogno di sentirmelo dire dal successore di Pietro. Dubitare di se stessi e del proprio operato è sempre un bene. È possibile lungo il cammino smarrire la strada senza che nemmeno te ne accorga. Noi siamo Chiesa, e nella Chiesa, sotto la guida di Pietro, dobbiamo vivere e lavorare. Alcune azioni pastorali possono contare su un collaudo secolare, altre un po' meno. E non sempre sono comprese. Non c'è cattiveria in chi non si convince che tutto ciò che riguarda l'uomo chiama in causa la Chiesa e il Vangelo che annuncia. L'incarnazione di Cristo è una sconvolgente realtà Il successore di Pietro porta il peso e la responsabilità di tenere la Chiesa unita. Non sempre è facile. Le aperture non sempre sono bene accette, a volte fanno paura. C'è chi teme che il patrimonio della fede vada smarrito e allora rema contro.Quanta sofferenza, povero Pietro. Capisco perché sempre chiede di pregare per lui. " Santità, io scrivo per Avvenire. Ad Avvenire le vogliono bene". " Grazie, grazie", sussurra, commosso, Francesco. Domenica scorsa il Vangelo ci invitava alla conversione. " Ma non siamo già convertiti? Che altro dobbiamo fare?" chiesi durante l'omelia. La risposta la trovai in un libro sull'ex mafioso Giovanni Brusca, il boia di Capaci, l'uomo che dopo aver tenuto prigioniero un bambino per 779 lunghi giorni, ordina di farlo strangolare e sciogliere nell'acido. Un uomo che non vorresti incontrare mai. Che non merita pietà. Eppure, lo Stato laico, mettendo da parte ogni desiderio di vendetta, accetta di dialogare con lui, quando chiede di collaborare con la giustizia. Bello. "Il giorno in cui saremo capaci di credere che finanche per gente come Brusca e i più spietati assassini, nostro Signore Gesù Cristo è morto ed è risorto, e faremo di tutto perché questi fratelli smarriti possano pentirsi e ritornare sulla retta via, possiamo dire di essere sulla via della conversione" conclusi. L'udienza ha termine. Abbasso la testa. Il Papa traccia un segno di croce sulla fronte mia e su quella di don Antonio. Benedetti e incoraggiati facciamo ritorno a casa: don Antonio a Tor Bella Monaca, io a Caivano. Possiamo riprendere il cammino. Con più lena, maggiore entusiasmo. Papa Francesco, ancora una volta, ci ha confermato nella fede.
Morte Silvio Berlusconi, fan in pellegrinaggio davanti alla villa del Cav ad ArcoreAuto in una scarpata, morti mamma e figlio di 11 anni: grave la sorellina di 13 anni
Varese, è morta la donna investita da un pirata della strada
Roma, youtuber travolgono una Smart per girare un folle video: morto un bimbo di 5 anniProf non lavora per 20 anni: "Dirò la mia verità, ma ora sono al mare"
Trieste, incendio in un appartamento: morta una donnaIncendio sopra a Sanremo: due anziani rimangono intossicati
Rapimento Kata, il movente: la vendetta per tentato omicidioNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 356
Allerta meteo gialla mercoledì 28 giugno 2023Ragazzino morto investito a Mirano: chi era Andrea MarigoRoma, riaperta voragine in zona Portuense: zona rimasta senz'acquaWhatsApp, Facebook e Instagram down venerdì 16 giugno 2023: cosa sta succedendo
Incidente youtuber: positivo ai cannabinoidi Matteo Di Pietro, alla guida del suv
Trieste, incendio in un appartamento: morta una donna
A un compagno con una cicatrice dava del mostro: ennesimo 9 in condotta che fa discutereManuel Pistoia morto nell’incidente ad Abbadia Lariana, il post della mammaBambina scomparsa a Firenze: il padre ha tentato il suicidioTragedia nel carcere di Velletri: detenuto uccide compagno di cella
Università di Bologna, docente animalista minacciata con una zampa di animaleDisabile aggredito a Marsala: il Comune sarà parte civileUfficiale di Marina morto a La Spezia, Michele Savarese stroncato da un infartoCuneo, trovato morto in un dirupo l’escursionista disperso da sabato 19 giugno in valle Gesso