File not found
BlackRock

Morte Berlusconi: come stanno andando i suoi titoli quotati in Borsa?

Bici si schianta contro un furgone al semaforo: grave un bimbo di 7 anniScomparso Giuseppe Ramacieri: ricerche in corso e numeri di emergenzaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 345

post image

Territorio arianese devastato dal maltempo, il comune chiede lo stato di calamitàTutte le notizie giuridiche della settimana,analisi tecnica il dibattito tra magistrati e avvocati, le novità legislative e l’analisi delle riforme Cari lettori, l’attenzione è ancora tutta focalizzata sull’elezione del nuovo presidente della Repubblica, che impegnerà tutta la prossima settimana (a proposito, se volete recuperare qualche elemento di storia, qui è il link a “Il grande gioco” il podcast sul Quirinale che ho curato per Domani). Tuttavia, anche per la giustizia è stata una settimana convulsa, che si è chiusa oggi con l’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione. Il giorno prima, però, un plenum lampo del Csm ha risolto (non senza polemiche) il conflitto con il Consiglio di Stato che aveva annullato le nomine del primo presidente Pietro Curzio e della presidente aggiunta Margherita Cassano. Proprio a questo è dedicato il commento del magistrato di Cassazione, Stefano Guizzi, che dedica una approfondita riflessione sia al senso dei riti, come l’inaugurazione dell’anno giudiziario, in rapporto ai limiti dell’esercizio dei poteri. Inoltre, analizza la nuova delibera del Csm sollevando alcuni punti su cui riflettere. GiustiziaIl legame necessario tra riti e sapienza nell’esercizio del potereStefano G. Guizzi La cerimonia in cassazione Oggi si è svolta la cerimonia in Cassazione, durante la quale hanno preso la parola i vertici delle istituzioni forensi (qui trovate il resoconto degli interventi e l’analisi). Da sottolineare l’intervento del primo presidente, Pietro Curzio, che ha dato i numeri dei processi civili e penali e nel civile si è passati da 3.321.149 a 3.106.623 procedimenti pendenti, nel penale la a pendenza complessiva è di 2.540.674 processi (con una variazione del 3,8 per cento in meno rispetto all’anno precedente). IIl vicepresidente del Csm David Ermini ha lanciato un monito per la riforma del Csm, colta dalla ministra Marta Cartabia. Curiosa anche la nota del procuratore generale Giovanni Salvi sui procedimenti disciplinari ai magistrati: “Quelli avviati sin qui hanno sin qui portato al rinvio a giudizio di 19 magistrati, con 10 condanne della Sezione disciplinare (una alla rimozione, cinque alla sospensione dalle funzioni, due alla perdita di anzianità e due alla censura)”. Interessante la precisazione: “Solo inserendo tra le 'assoluzioni' la conclusione di non doversi procedere per dimissioni del magistrato può portare a ritenere lassista la nostra disciplina. Le dimissioni e il pensionamento anticipato sono invece spesso indice della preoccupazione della gravità della sanzione imminente. Nel solo 2021, tra le 17sentenze della sezione che hanno deliberato in tal senso, 5 derivano dalla già inflitta rimozione in altra procedura, una per raggiunti limiti di eta' e le restanti 11 per pensionamento anticipato”. In sintesi, il momento più solenne per la giurisdizione che nel 2022 si apre di nuovo all’insegna della crisi della magistratura – con lo scontro tra Csm e Consiglio di Stato per la nomina del primo presidente di Cassazione, Pietro Curzio – e dello stallo nella politica – con l’assenza ancora della riforma dell’ordinamento giudiziario. Il plenum del Csm Il 20 gennaio si è svolto il plenum del Csm che ha confermato ai vertici della Cassazione Pietro Curzio e Margherita Cassano. Entrambe le nomine erano state annullate da una sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione al ricorrente, il presidente della Terza sezione, Angelo Spirito. Qui potete recuperare il riassunto degli interventi al plenum, durante il quale ha preso brevemente la parola anche il presidente Sergio Mattarella. La decisione era attesa ma fa comunque rumore. Il voto non è stato unanime: entrambe le nomine sono state confermate con 19 voti favorevoli, 3 contrari (il laico Stefano Cavanna della Lega, Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo di Autonomia e Indipendenza) e 3 astenuti (i togati di Unicost Michele Ciambellini, Concetta Grillo e  Carmelo Celentano). La linea maggioritaria è stata quella di ritenere che l’integrazione nelle motivazioni alle nomine sia sufficiente a superare i rilievi del Consiglio di Stato. I dubbi di chi si è astenuto o ha votato contro hanno riguardato sia la celerità con cui la decisione è stata assunta, che il rischio di ulteriori tensioni tra organi di rilevanza costituzionale. La vicenda potrebbe non chiudersi qui: la nuova nomina potrebbe essere ancora impugnata dal ricorrente. Non solo: malumori si sono avvertiti anche all’interno dei gruppi associativi che si sono espressi a favore della ratifica. Le sentenze del Consiglio di Stato Il Csm l’ha già superata, ma vale la pena recuperare le argomentazioni del Consiglio di Stato per giustificare l’annullamento. Il nodo rimane sempre lo stesso e ruota intorno alla crisi di legittimazione del Csm. La leva per il Consiglio di Stato è il testo unico della dirigenza giudiziaria, che è una circolare interna del Consiglio per orientarsi nelle nomine ma che qui diventa strumento per sostenere il ricorso amministrativo. Proprio questo strumento, che limita (o è il Csm che si autolimita) la discrezionalità del Csm rischia di assumere una nuova forma. Di fatto il Consiglio di Stato, sentenza dopo sentenza, ha costruito una giurisprudenza che gli assegna precisi margini di sindacabilità su una prerogativa costituzionale del Csm sulle nomine, che i più intransigenti difensori dell’autonomia della magistratura considerano invece insindacabile. La riforma dell’ordinamento giudiziario prevede la codificazione dei criteri sulla base dei quali effettuare le nomine, raccogliendo le circolari del Csm. Proprio questa codificazione produrrà un irrigidimento dei criteri, a quel punto immutabili, se non attraverso un nuovo atto legislativo del parlamento. Novità al Cnf Per la prima volta, in quasi cento anni di vita dell’istituzione, una donna è stata eletta alla guida del Consiglio nazionale forense:  Maria Masi, avvocata civilista del foro di Nola, è stata eletta all’unanimità dopo un anno in cui ha retto il Cnf come facente funzioni, dopo la dichiarazione di ineleggibilità del precedente vertice e di sette consiglieri. Il plenum ha nominato anche vicepresidenti Francesco Greco, già presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo e Patrizia Corona, già Presidente dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine e dell’Ordine degli avvocati di Trento. Si sono anche insediati nove nuovi consiglieri: Giovanni Berti Arnoaldi Veli (Bologna), Francesco De Benedittis (Gorizia), Bruno Di Giovanni (Imperia), Francesco Favi (Siracusa), Roberto Laghi (Castrovillari), Vittorio Minervini (Brescia), Francesco Pizzuto (Patti), Giuseppe Sacco (Venezia), e Francesco Emilio Standoli (Terni). I tempi della riforma dell’ordinamento giudiziario Il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ha detto che tutto è pronto: “Siamo in attesa che Palazzo Chigi dia il via libera, poi depositeremo l’emendamento. L’arrivo in Aula per marzo va rispettato". La riforma dell’ordinamento giudiziario, terzo pilastro delle riforme della giustizia indicate nel Pnrr, quindi è ferma in un limbo a palazzo Chigi. Intanto, però, a via Arenula la ministra è costretta a fare il parafulmine di questo ritardo. La messa in pausa della riforma sarebbe maturata in concomitanza con il concretizzarsi silenzioso della prospettiva di Draghi al Quirinale. I candidati possibili sono Franco, Colao e Cartabia, ma ora ad essere stata depennata sarebbe la ministra della Giustizia. Il nome preferito sarebbe quello di Colao e per garantire un passaggio senza intoppi la maggioranza deve rimanere compatta. Per questo va evitato un dibattito su un tema divisivo come la giustizia, anche a costo di mettere in una posizione scomoda la ministra. Emergenza Covid in carcere Continuano ad aumentare i casi di Covid in carcere. I detenuti positivi sono 2.625 (di cui 36 nuovi giunti), su un totale di 53.669 presenze, mentre i casi sono 1.572 tra i 36.939 poliziotti penitenziari in servizio. La scorsa settimana i casi erano stati 1532 tra i detenuti, su una popolazione 53.561 unità, e 1426 tra gli agenti. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Betoniera finisce contro una casa ad AnconaFunerali Berlusconi, "Chi non salta comunista è": il coro che fa commuovere Elena Guarnieri

Scafati, ciclista muore investito da una betoniera

Capriolo, scontro tra auto e moto: muore un uomo di 62 anniLa Procura di Padova nega la doppia maternità a una coppia gay. La madre biologica: "Esprimo massimo sdegno"

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 360Ragazzo trovato morto sui binari del treno: si è trattato di un suicidio

Rossano Veneto (Vicenza), neonato muore mentre dorme: era a letto con i genitori

Terremoto a Parma: scossa di magnitudo 3.2Incidente via Flaminia: morta una ragazza di 27 anni sotto gli occhi del fidanzato

Ryan Reynold
Morte Silvio Berlusconi, il necrologio della prima moglie Carla Dall'Oglio: "Grazie per i begli anni trascorsi insieme"Lampedusa al collasso: 900 migranti in poco più di ventiquattro orePalio di Siena, la contrada della Selva ha trionfato nell'edizione del 2023

Guglielmo

  1. avatarTurista sfregia il Colosseo con il nome della fidanzata: ecco che multa rischiaMACD

    Food Delivery: Uber Eats chiude in ItaliaAlfredo Cospito condannato a 23 anni per la bomba in caserma, niente ergastolo per l’anarchicoIncidente sul lavoro, cade da 12 metri: grave operaio 22enneIncendio a Pistoia, prende fuoco un laboratorio artigianale: ustionato il proprietario

    1. Russia, il manager italiano Giovanni Di Massa non può lasciare il paese

      1. avatarCaso Davide Rebellin: è stato arrestato Wolfgang Rieke, il camionista che aveva investito il ciclistaEconomista Italiano

        Incidente in moto vicino a Torino: morto un centauro di 32 anni sulla statale del Monginevro

  2. avatarMorto Michele Jamiolkowski, fu uno degli autori dello storico salvataggio della Torre di Pisacriptovalute

    Sciopero nazionale dei treni il 13 luglio 2023, stop all’alta velocità in tutta ItaliaViolento scippo ad un'anziana nel centro di Viareggio (il video)Incidente di Casal Palocco, scomparsi i video dei TheBorderline che hanno ripreso lo scontroBrescia: 10 arresti per frode fiscale

  3. avatarIncidente a Cisliano, quattro minorenni coinvolte nello scontro tra autocriptovalute

    Gli arrosticini non sono ben cotti, uomo spara al cuoco: condannato a 12 anniSi impicca a 13 anni per gli esami di terza mediaTerrapieno crolla su un ristorante, due uomini intrappolati: uno è mortoNapoli, perde il tram alla fermata, insegue il conducente e lo picchia

Migranti, Lampedusa: nella notte altri 252 sbarchi. Hotspot sovraffollato

Uomo trovato morto in casa, il padre in macchina: ipotesi omicidio-suicidioAddio Mirko: morto il bambino colpito da un tumore ai polmoni*