File not found
trading a breve termine

Il nuotatore Luca Lazzari, 22 anni, morto improvvisamente nel sonno

Tragedia a Granarolo, si scontra con un bus e muoreIl Covid non cessa di mutare, la nuova variante Bythos arriva in ItaliaRitirato lotto di prosciutto cotto: presenza di allergeni non dichiarati

post image

Incidente Treviso, parla la madre di Barbara Brotto: "Ho perso tutto"«Non sono un eroe,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella ma la vita per strada è piena di sorprese»Lo scrive Janek Gorczyca, un uomo polacco che dagli anni Novanta vive a Roma senza una casa e ha raccontato la sua storia in un libro pubblicato da Sellerio Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostRoma, 16 marzo 2020 (Cecilia Fabiano/ LaPresse)Caricamento player Janek Gorczyca è polacco, ha 62 anni e ha trascorso gran parte degli ultimi 30 anni vivendo per strada a Roma, all’interno di edifici occupati, per brevi periodi in appartamenti subaffittati o ospite a casa di amici. Lo racconta in Storia di mia vita, un libro di 144 pagine da poco pubblicato da Sellerio, che senza retorica parla di esperienze di lavoro in nero, violenza, carcere e alcolismo. È scritto in un italiano non corretto, quello di una persona non madrelingua, ma comprensibile, che è stato elogiato sui giornali.Gorczyca ha iniziato a scrivere Storia di mia vita su suggerimento dello scrittore Christian Raimo, che conosce dagli anni Novanta e con cui ha convissuto per un periodo. Raimo ha poi trascritto al computer i quaderni scritti a mano di Gorczyca e li ha fatti leggere a scrittori ed editor, tra cui Mattia Carratello di Sellerio. Pubblichiamo le prime pagine del libro e un estratto successivo.***Questo sarà un breve racconto di mia esperienza sulla vita per la strada. Tutto comincia nel 1998 di ottobre, io sto in una stanza a Campo dei fiori, contratto di lavoro scaduto, permesso di soggiorno uguale, ho un milione e mezzo di lire in tasca, e penso come riprendere tutto, ma non è facile.Per carattere mio quando mi annoio decido di cercare amici di vecchia data, e un pomeriggio vado a Montesacro, perché sapevo che c’è qualcuno che lì chiede elemosina al semaforo e anche sotto la chiesa. Infatti li trovo. Trovo tutti a piazza Primoli accampati di giorno nel parco (dove è il mercato di martedì e di sabato) e di notte dormono sotto il negozio ex Levis di fronte all’ex Gs (adesso Carrefour) sopra i cartoni. La mattina caricano tutte le coperte sui carrelli di spesa e vanno nel parco. Vivono di elemosina sia per la strada che davanti alla parrocchia. Gente del quartiere gli dà una mano. Il vino è onnipresente, la sera gli portano cena da tavola calda tutto quello rimasto da pranzo nel posto dove era proprietario Mimmo (adesso è in mano dei cinesi). Comunque decido di fermarmi qualche giorno. Subito la gente che mi sta aiutando si interessa di me per varie ragioni, il mio italiano, il mio comportamento. Parlando esce fuori che mestiere mio è il fabbro. Mi accompagnano in una officina vicino, da Gino. Lui sorpreso dal mio italiano mi assume.Una sera di martedì passa comunque Comunità con panini e con occasione conosco Christian che all’epoca ancora studiava in università. Dopo pochi giorni conosco Marta perché venuta a trovare una amica, Alina, e nasce un sentimento. Marta anche lei rischia di rimanere per strada ma troviamo un posto per lei da una paesana sua a Due Ponti e in breve anche lavoro fisso come badante a Valle Aurelia. Insomma decido di vivere sta avventura che poi è diventata storia vera.Di notte dormo su cartoni, mattina vado a lavorare. Gino è comprensivo. Lì nell’officina posso farmi la doccia. A novembre conosco guardiano di campo sportivo e così trovo possibilità che ogni mercoledì mattina la doccia la possono fare tutti che dormono con me. Così dura tutto fino a gennaio 1999. Mio datore mi indica la Torre ossia Villa Farinacci, che era residenza del capo di fascisti di Roma, adesso è monumento, e mi dice di occupare dicendo che così siamo più coperti e non diamo tanto nell’occhio. Detto fatto, una sera dopo aver fatto sopralluogo, ci trasferiamo. Ci aveva indicato uno mentre dormivamo nel parco, che faceva il fotoreporter, veniva con cane, un pastore maremmano che era un trovatello, veniva nel parco e così abbiamo una amicizia, e così mi ha detto come fare a occupare Villa Farinacci, che prima era vuota, era centro sociale che hanno sgombrato. Quando facciamo sopralluogo, vediamo un cancello, ma facendo io il fabbro per me non era un problema. Cambio la serratura, facciamo la pulizia, ci andiamo a dormire lì. Dal primo giorno rinuncio di nascondermi. A distanza di anni mi domando che cosa mi ha spinto di fare questa scelta difficile. Sentimenti? Ne ho pochi. Carattere ribelle? Mancanza di senso di responsabilità? Più probabile voglia di vita un po’ sbandata.All’inizio siamo sette persone, una coppia di polacchi, una altra di ucraini e altri due polacchi, Dario e Josef. Ci organizziamo con letti, materassi, e con aiuto di volontari di un’altra parrocchia, che ci dà una cucina a gas. Abbiamo due cani e di conseguenza visto che vicino c’è un parco per cani comincio a fare amicizia con gente del parco. Acqua la portiamo dalla fontanella. Ovviamente la vita per strada comporta anche un’altra cosa. Per non pensare troppo si beve dalla mattina fino a sera tardi. Io stranamente ci riesco nonostante tutto a mantenere lavoro. Ogni giovedì mi incontro con Marta e anche ogni domenica. Ci sentiamo tutti i giorni per telefono e forse questo mi fa mantenere equilibrio.***Tante altre cose, avvenimenti, la situazione è complicata, da una parte ci sono io con Marta che alla fine devo difendere, i cani, il Comune di Roma, Ministero di Beni Culturali e questo mi richiede di lasciare o provare a trovare una soluzione. Decido di affrontare. Non è facile, per mantenermi devo lavorare, la mattina devo aprire il cancello, chiudere i cani, gli addetti del Ministero dei Beni Culturali fanno il lavoro loro, altri del Comune sondaggi per prendere il riscaldamento da sotto terra (tecnologia già usata in Scandinavia) per farlo serve tanta acqua e sono contento perché tutto si svolge dietro al mio stabile e non mi serve più andare a prendere l’acqua alla fontanella, quando finiscono i lavori mi lasciano la chiave dello sportello per aprire l’acqua.Sembra tutto in pace e tranquillità, ma dopo ovviamente la chiave diventa un problema, perché io dico a tutti che la sera apro il rubinetto e che possono prendere l’acqua quanta serve. (Decido io quando possono perché non voglio che vengono vicino a casa mia).Ovviamente nessuno mai si è impegnato di mantenere un rapporto con le autorità per tenere questo posto ma immediatamente io sono un nemico «perché io ho la chiave e loro no».Legge della strada: non puoi essere più grande di loro, se stai un po’ fuori dalla loro filosofia sei nemico. Se fossi stato debole fisicamente o psicologicamente sarei morto.Non sono tanto differente da loro, forse bevo anche di più ma lavoro, creo amicizie e anche un ambiente familiare, tanti la sera vengono da me, per vedere la tv, riscaldarsi, ma sempre c’è un’altra fazione che pensa solo una cosa: come sottomettermi. Arrivano scontri fisici, botte, dispetti, ma non riescono ad affrontarmi.Qui lo dico chiaro, non sono un eroe, ma la vita per strada è piena di sorprese. Alla fine arriva il giorno del giudizio.2024 © Sellerio editoreTag: estratti libri-janek gorczycaMostra i commenti

Bimbo scende dal Frecciarossa in sosta: il treno riparte e rimane soloPanico in volo, passeggero prova ad aprire il portellone e ferisce una hostess

Modena, cade da un cantiere: morto 56enne

Operatore turistico stroncato da un malore a Berlino: il cordoglio di ZaiaCutro, parla lo zio del 15enne Azan: "Denuncio l'uomo che ha truffato mio nipote"

Alice Scagni, il fratello Alberto contro la poliziaPalestrina, 42enne danneggia la camera di un hotel: intervenuti i Carabinieri

Strage di Erba, Azouz Marzouk condannato per diffamazione: dovrà risarcire i fratelli Castagna

Rapina a Milano, passanti accoltellati vicino alla stazione centrale: sei feritiTrentino, orso attacca e ferisce un uomo

Ryan Reynold
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 526Pierpaolo Panzieri ucciso a Pesaro: il presunto assassino fermato in RomaniaIl Corteo di Cutro per "Fermare la strage" è partito: sono in 5000

MACD

  1. avatarNaufragio Cutro: recuperato il corpo dell'ottantesima vittimaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Meteo: temperature in aumento, picchi anche di 23°Lutto a Napoli, morta Gabriella Fabbrocini: la dermatologa e docente alla Federico II aveva 58 anniSondrio, incidente a Berbenno: due giovani investiti da un trenoIncidente sull'A1, Natale Parisi è il camionista travolto da un'auto

      1. avatarTerremoto nel Sud Italia: epicentro in provincia di Cosenza, magnitudo di 3,8 gradi della scala Richterinvestimenti

        Vicenza, giovane travolto da furgone: inutili i tentativi di salvarlo

  2. avatarSondrio, incidente a Berbenno: due giovani investiti da un trenoBlackRock Italia

    Tifoso in malattia era allo stadio a vedere Fiorentina-Juve: licenziato e reintegrato“Diamo un nome alle vittime di Cutro con il test del dna”Vicenza, giovane travolto da furgone: inutili i tentativi di salvarloTrasformano un b&b in un locale a luci rosse: tra i clienti anche un parroco

  3. avatarFrusta la figlia con il cavo elettrico poi irrompe a casa della suocera: arrestataProfessore Campanella

    "La musica perde un punto di riferimento", così Borgonzoni sulla morte di SperaSardegna, incidente tra Villaputzu e Porto Corallo: morta una donna di 84 anniFermo, scuolabus fa retromarcia e investe un bimbo di un anno: morto mentre seguiva la sorellinaQuarto Grado, parla la mamma di Alice Neri: "Bisogna trovare chi ha fatto questo"

Chi è Rosalia Messina Denaro: la sorella del boss

Emilia Romagna: Violenza domestica sulla moglie, le causa un abortoDonna investita dalla sua auto: cercava di arrestarne la corsa in discesa*