File not found
trading a breve termine

Covid, il governo valuta riaperture dal 20 aprile se la curva scenderà

Casalino e i suoi sondaggi: "Con Conte il M5s sale oltre il 20%"Video Grillo, Conte: “Rispettare l’autonomia e il lavoro della magistratura”Dl Sostegno, un miliardo per il Reddito di Cittadinanza

post image

Governo Draghi, via libera del cdm a lista sottosegretariI display,investimenti diventati centrali nel nostro interfacciarsi con le tecnologie digitali COMMENTA E CONDIVIDI Elettrodomestici intelligenti, automazione industriale, macchine capaci di scambiarsi informazioni e di “dialogare” senza l’intervento umano. Quello che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza oggi è realtà e si chiama Internet delle cose. Questa rivoluzione avveniristica in realtà affonda le radici già negli Anni Ottanta, in quello che era stato definito “computer ubiquo”. La mente dietro a questa teoria era Mark Weiser, allora capo delle tecnologie al Parc, il Palo Alto Research Center di Xerox, luogo in cui si sono sviluppate molte delle maggiori innovazioni che hanno portato al personal computer come lo conosciamo oggi, compresi il mouse e la stampante laser. In un articolo del 1991 su Scientific American dal titolo “The Computer for the 21st Century”, Weiser raccontava l’idea di una tecnologia che avrebbe «reso il computing una parte integrante e invisibile della vita quotidiana delle persone... un nuovo modo di pensare ai computer nel mondo, che tiene conto dell’ambiente umano naturale e permette ai computer stessi di scomparire sullo sfondo».Quella di Weiser, che contava tra i suoi ammiratori gente come Steve Jobs e Bill Gates, era un’intuizione non solo tecnologica, ma anche sociale e antropologica. Weiser voleva una tecnologia che davvero mettesse al centro l’uomo e i suoi bisogni, senza crearne di nuovi, fittizi e lucrativi come oggi l’industria degli schermi per certi versi incoraggia. Questa fetta dell’innovazione è rimasta per anni inesplorata, per poi essere silenziata dal clamoroso boom dei display, culminato nel 2007 nel lancio del primo iPhone che ha reso popolare e alla portata di tutti quello che i suoi predecessori, dall’iPAQ di Hp e fino al Blackberry, avevano fino ad allora riservato solo al mondo dei professionisti: il telefono poteva diventare un piccolo computer.Questa prima rivoluzione ha reso subito evidente una cosa: la tecnologia stava diventando più importante del suo stesso utilizzo. A raccontare la visione di Weiser è la biografia, The Philosopher of Palo Alto: Mark Weiser, Xerox Parc, and the Original Internet of Things edita dall’University of Chicago Press e scritta da John Tinnell, docente all’Università di Denver in Colorado. Tinnel racconta che Weiser e i suoi colleghi immaginavano la presenza di dispositivi chiamati “pad” o “tab” come punti di accesso alla rete. «È ironico vedere come questi accessi sarebbero diventati quello che abbiamo oggi, ma per loro c’era un’enfasi sull’idea che questi dispositivi fossero punti di connessione con l’ambiente attorno a noi e non solo schermi da guardare».La nostra dipendenza dagli schermi, insomma, preoccupava Weiser molto prima dell’arrivo degli smartphone. Tinnell esplora la vita e l’eredità di un informatico che aveva profondi dubbi sul ruolo della tecnologia nelle nostre vite. Weiser iniziò il college come studente di filosofia prima di diventare programmatore, poi professore di informatica, quindi visionario del Parc. Il pensiero di Platone, Heidegger o Cartesio hanno influenzato la visione e il desiderio di Weiser di usare la tecnologia per elevare la condizione umana. Weiser, però, non visse abbastanza per vedere il computing ubiquo realizzarsi sotto forma di IoT: morì di cancro nel 1999 a 46 anni.Anche le sue teorie visionarie furono sorpassate da una tecnologia più commerciale, che ha visto negli ultimi anni il suo sviluppo soprattutto negli smartphone: un mondo accessibile ventiquattr’ore al giorno, da qualunque luogo e sempre nelle nostre tasche. Un mondo attraente e capace di allontanarci dalla realtà, chiudendo le nostre vite dentro un display. Lo dimostrano anche recenti statistiche. Secondo un rapporto di Save the children, sempre più italiani trascorrono buona parte delle loro giornate a consultare il proprio telefono e l’allarme è soprattutto per i più piccoli: per chi ha tra i 6 e i 10 anni si è passati dal 18,4% del biennio 2018-2019 al 30,2% nel 2021-22. Cifre che diventano ancora più rilevanti quando si passa alla fascia di età appena successiva: il 78,3% dei ragazzini tra gli 11 e i 13 anni usa Internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso uno smartphone. Colpa dei social network, delle app di messaggistica istantanea e di intrattenimento e ai giochi online.Se è vero che negli ultimi 10-15 anni c’è stato un netto aumento del tasso di dipendenza da smartphone, a preoccupare è soprattutto il distacco dalla realtà che sempre più spesso non viene vissuta ma “fruita” o, ancora meglio, mediata da uno schermo. Un pericolo che Weiser aveva annunciato, rimanendo inascoltato. La speranza è che oggi la connettività pervasiva portata dall’Internet delle cose inizi davvero a diventare “per tutti” e che riesca a riportare la tecnologia nella realtà e non viceversa.Scrive Tinnel che Weiser sarebbe stato molto preoccupato anche dall’arrivo dell’Intelligenza artificiale: «Negli anni 90 discuteva di questo, ed era preoccupato che avere un chatbot a portata di mano avrebbe portato a deferire al dispositivo le nostre scelte. Avrebbe causato un cambiamento fondamentale nel modo in cui prendiamo decisioni e reagiamo al nostro mondo; ci saremmo affidati all’AI invece di essere al comando delle nostre vite». Uno scenario che quarant’anni fa era futuristico e oggi è improvvisamente una minaccia con cui confrontarsi davvero.

Bonaccini, recapitato pacco sospetto: protocolli di sicurezza rafforzatiZingaretti: "Entro l'estate vaccino a tutti gli over 65 in Lazio"

Nuovo dpcm. tutte le regole: spostamenti, bar e palestre

Rapporti Renzi - Arabia Saudita: l'interrogazione in ParlamentoQuota 100, il governo prepara l'addio in attesa di una riforma

Covid, parla Boccia: "Lo Stato cancelli debiti di famiglie e imprese"Covid, Mattarella allo Spallanzani per la prima dose di vaccino

Sileri: "Le nuove misure non sono l'anticamera del lockdown"

Bozza dpcm: a rischio la riapertura di cinema e teatri il 27 marzoCovid, Mattarella allo Spallanzani per la prima dose di vaccino

Ryan Reynold
Sileri: "Nuove regioni in zona rossa ma no a stop generalizzati"Covid, Solinas: "dall'otto marzo test rapidi per entrare in Sardegna"Paragone chiede le dimissioni di Speranza: "Pessima gestione del piano pandemico"

Professore Campanella

  1. avatarPD, Speranza: "Difesa dei beni pubblici per costruire nuovo pensiero della sinistra "trading a breve termine

    Sondaggi politici del 4 marzo: Lega primo partito del PaeseCovid, De Luca chiude tutte le scuole della CampaniaCovid, Gelmini: “Raggiungeremo l’immunità di gregge tra agosto e settembre”Covid, Sileri: "Riaperture possibili solo dopo il 30 aprile in base ai dati"

      1. avatarSondaggio Emg sui leader: Mario Draghi in testa col 63%Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Busta con due proiettili inviata a Matteo Renzi

  2. avatarDpcm, quando entreranno in vigore le nuove chiusure?BlackRock Italia

    Speranza: "AstraZeneca? La campagna vaccinazioni va avanti"Lega si astiene sul decreto riaperture, Draghi: "Fatto grave che fatico a comprendere"Fratelli d'Italia triplica i suoi iscritti in un anno: boom di tessere, da 44 a 130 milaPalermo, il sindaco Orlando proroga il divieto di vendita dell'alcol dopo le ore 18

  3. avatar"Somministrare Astrazeneca ai politici così cittadini si fideranno"ETF

    Sileri: "Le nuove misure non sono l'anticamera del lockdown"Nuovo dpcm, Draghi: "Avanti la squadra, situazione complicata"Sondaggi: Fratelli d'Italia della Meloni primo partito al Sud“Ranieri Guerra e Brusaferro ecco i messaggi”, Giletti li sottopone a Speranza in trasmissione

Meloni: “Gli sbarchi dei migranti sono triplicati e in Italia pensiamo allo ius soli”

Notizie di Politica italiana - Pag. 344Fico: "È un bene che Conte elabori progetto rifondativo del M5s"*