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Medio Oriente, Israele non conferma le indiscrezioni sulla tregua: "Non siamo vicini"La fine del Servizio di maggior tutela è prevista per il 1° gennaio 2023 per quanto riguarda il gas e per il 10 gennaio 2024 per ciò che concerne l’energia elettrica - Imagoeconomica COMMENTA E CONDIVIDI Crescono i prezzi del gas e dell’elettricità. E le bollette,Campanella impietose, ci appioppano a fine mese aumenti devastanti per il bilancio familiare. La guerra in Ucraina, ma anche la speculazione, influiscono in maniera sempre più significativa sul nostro potere d’acquisto. Ma è possibile risparmiare qualcosa? E quali strumenti ci sono oggi sul mercato, se ci sono, per evitare gli imminenti salassi? In molti ancora faticano a orientarsi, tra il Servizio di maggior tutela (o mercato tutelato) e il mercato libero. Vediamo di cosa si tratta.Il Servizio di maggior tutela si rivolge alle utenze domestiche e alle piccole imprese con meno di 50 dipendenti e meno di 50 milioni di fatturato. Ne fanno parte tutti i clienti che non hanno mai cambiato compagnia energetica e, più in generale, che non dispongono di un’offerta luce e gas del Mercato libero. Il Servizio è regolato dall’autorità di settore, la Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), che fissa il prezzo di luce e gas per il cliente finale e le condizioni contrattuali. Insomma, se non ci siamo mai rivolti ad alcuna azienda di luce e gas, è l’Arera che fissa per noi il prezzo. Per quanto riguarda l’energia elettrica, l’ultimo aggiornamento dello scorso 1 ottobre è stato una mazzata: aumento del 59% per il cliente tipo, ovvero 66,01 centesimi di euro per kilowattora. Per il gas l’aggiornamento arriverà a novembre.Mercato libero: vi rientrano tutti i clienti che hanno aderito negli ultimi anni a qualche offerta da parte degli operatori luce e gas. Di solito queste offerte prevedono un contratto della durata di due anni a prezzo bloccato. Il che è conveniente se abbiamo avuto la fortuna di aderire a un’offerta in tempi di prezzi bassi. Ma chi ha il contratto in scadenza in un periodo come questo segnato da aumenti astronomici, riceverà, se non l’ha già ricevuto, una proposta di rinnovo per i prossimi due anni a prezzi anche quadruplicati.Proteste contro il caro bollette sotto la sede dell'Arera a Milano - AnsaSe non siamo sicuri di far parte di uno o dell’altro mercato, basterà dare un’occhiata alla nostra bolletta, che ci segnala se facciamo ancora parte del mercato tutelato. Al momento, la fine del Servizio di maggior tutela è prevista per il 1° gennaio 2023 per quanto riguarda il gas e per il 10 gennaio 2024 per ciò che concerne l’energia elettrica. Significa che, dopo queste date, chiunque sarà obbligato a scegliere una compagnia di luce e gas. Ma le unioni dei consumatori già stanno chiedendo di posticipare queste date, per il rischio di ulteriori rincari per famiglie e imprese. Secondo Confcommercio, il prezzo medio delle offerte nel libero mercato “è cresciuto del 78% rispetto a un anno fa”, mentre “il mercato tutelato offre maggiori garanzie sui prezzi” e quindi qualche possibilità di risparmio per le famiglie. Sulla stessa linea il Codacons, secondo il quale “per l’elettricità solo l’8,85% delle offerte a disposizione sul mercato libero sono risultate più convenienti rispetto al regime di maggior tutela, percentuale che sale al 14,58% delle offerte per il gas”. Stando alla associazioni, insomma, se finora non abbiamo mai aderito ad alcuna offerta degli operatori, non è certo il caso di farlo ora, cercando invece il più possibile di restare all’interno del Servizio di maggior tutela. Ma come possiamo sapere se questo vale anche proprio per noi e per la nostra famiglia?Alla ricerca di uno sconto per luce e gasUno strumento utile, anche se non l’unico, è il portale offerte luce e gas messo a disposizione dalla Arera https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte/ Grazie al comparatore, infatti, è possibile raffrontare le offerte delle diverse compagnie e i costi che andremo a sostenere per luce e gas sul mercato libero rispetto a quello del Servizio di maggior tutela.Facciamo una prova per un contratto di fornitura di energia elettrica a prezzo fisso per la nostra abitazione di residenza a Milano. Scegliamo un livello di potenza di 3kW, la possibilità di avere prezzi diversi per fasce orarie (ad esempio pagando meno l’energia elettrica la sera) e inseriamo il nostro consumo medio annuale, che possiamo trovare indicato sulla nostra bolletta. Selezioniamo anche “sconti sempre applicabili”, ovvero offerte disponibili in questo momento per tutti, non solo per chi è già venuto in contatto per altri motivi con una certa azienda fornitrice (ad esempio per l’installazione di pannelli solari). Ipotizzando una famiglia di tre persone con un consumo annuo di 3.000 kWh, la nostra spesa annuale con il Servizio di maggior tutela sarà di 1.914 euro annui. E le offerte delle altre compagnie? Con PLT Puregreen pagheremmo 2.131 euro annui (+217 euro rispetto al mercato tutelato); con NWG Energia 2.163 euro (+249 euro), con Hera 2.311 euro (+397 euro). Insomma, sul mercato libero non risultano offerte più economiche rispetto al tutelato.Proviamo con il gas, il cui consumo varia sensibilmente a seconda della località. Nel 2019, 23,9 milioni di famiglie italiane collegate alla rete del gas hanno consumato 31,3 miliardi di metri cubi, ossia un consumo medio di 1.309 Smc a famiglia. Una valutazione di massima che ignora elementi come le condizioni climatiche della nostra città o le caratteristiche della casa. In ogni caso, sempre sul portale offerte Arera https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte/, inseriamo il dato di 1.309 smc di consumo annuo di gas per riscaldamento, cottura cibi e produzione di acqua calda sanitaria. Con il Servizio di maggior tutela la nostra spesa sarà di 3.855 euro annui, ma in questo caso è possibile risparmiare sul mercato libero. Con PLT Puregreen, infatti, pagheremmo 2.524 euro annui (-1.331 euro annui rispetto al tutelato); con NeN di Yada Energia 2.878 euro annui (-977 euro annui rispetto al tutelato). Il costo sarebbe invece maggiore con Hera Comm: 4.893 euro annui (+1.037 rispetto al mercato tutelato). Guardarsi intorno, insomma, in qualche caso potrebbe convenire, fermo restando che vale sempre la regola aurea di leggere bene le offerte proposte e le eventuali clausole di adesione.
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