File not found
VOL

I minori in carcere sono in aumento. Il report di Antigone: sono gli effetti del decreto Caivano

Escort nel Mezzogiorno: a Lecce, Barletta, Napoli e Pescara si “incontra” meglio.Tra politica e esilio, chi è Haniyeh: una vita in fuga - Il profilo - Tiscali NotizieStefano Tacconi, parla il figlio Andrea: "È migliorato molto. Ho un sogno"

post image

Italia eliminata a Euro 2024: il commento di Flavio BriatoreStorari si è commosso per quattro volte e ha risposto a moltissime domande,àsuiverbalidiAmara trading a breve termine ha spiegato dinamica dei fatti ma soprattutto sui veleni dentro la procura di Milano, all’epoca guidata da Francesco Greco e impegnata nel processo Eni-Nigeria. Nell’ambito del processo per rivelazione di segreto d’ufficio a carico dell’ex magistrato Piercamillo Davigo, che si sta svolgendo davanti al tribunale di Brescia e che riguarda i cosiddetti verbali di Amara contenenti le rivelazioni sull’esistenza della Loggia Ungheria, è stato sentito il pm milanese Paolo Storari. Storari, che materialmente ha consegnato i verbali segreti a Davigo, era imputato per lo stesso reato ma è stato assolto con rito abbreviato e il 24 maggio è stato ascoltato in veste di testimone nel processo a Davigo. In questa sede, Storari si è commosso per quattro volte e ha risposto a moltissime domande, chiarendo la sua verità sulla dinamica dei fatti ma soprattutto sui veleni dentro la procura di Milano, all’epoca guidata da Francesco Greco e impegnata nel processo Eni-Nigeria. La sua deposizione è una perfetta intervista, che ricostruisce dal punto di vista di Storari quel che è successo nel palazzo di giustizia nei giorni precedenti all’esplosione del caso Ungheria. La deposizione è ascoltabile su radio Radicale. FattiLoggia Ungheria, assolto il pm Paolo StorariAlfredo Faieta L’organizzazione della procura di Milano Storari ha raccontato di aver sollecitato più volte le indagini sulle dichiarazioni rese da Amara e di aver trovato da parte dell'ex procuratore Francesco Greco e dall'aggiunto Laura Pedio, "un muro di gomma". "Non è stato fatto niente da dicembre 2019 fino a gennaio 2021 perchè non si voleva disturbare il processo Eni-Nigeria", istruito dal dipartimento affari internazionali, guidato dall'aggiunto Fabio De Pasquale, e ritenuto “fiore all'occhiello” dell'ufficio che "faceva processi di serie A", “con evidenti sproporzioni di carico rispetto agli altri dipartimenti”. "Il processo Eni Nigeria era il più importante che c'era in quel momento. Perdere in questo processo significava mettere in discussione tutto l'assetto organizzativo della Procura". Il ruolo di Greco "Per aver predisposto la scheda in vista delle iscrizioni nel registro degli indagati sono stato minacciato di procedimento disciplinare" da parte degli allora vertici dell'ufficio, ha spiegato Storari, che ha ripetuto le parole che allora gli avrebbe detto il procuratore capo Francesco Greco: “Greco mi disse: “io credo ad Amara, ma in questo momento non voglio fare niente perchè non voglio inimicarmi il generale Zaffarana in quanto devo sistemare il colonnello Giordano al nucleo valutario”. Io sono rimasto basito". Inoltre ha raccontato di un colloquio con De Pasquale, il quale gli avrebbe detto: “secondo me queste dichiarazioni devono rimanere nel cassetto due anni”. FattiA Brescia archiviata l'indagine sull'ex procuratore di Milano Greco Il peso del processo Eni-Nigeria Storari ricostruisce l’iniziativa di Greco e Pedio di estrapolare “due righe” dei verbali di Amara per portarle nel processo Eni-Nigeria, in cui Amara affermava di aver saputo da un avvocato che i legali di Eni e del suo amministratore delegato, l'ex ministro Paola Severino e Nerio Diodà, "hanno avvicinato il presidente del collegio" del processo con al centro le vicende della Nigeria "e hanno avuto assicurazione che sarebbe andato bene". Storari racconta che: "Io mi sono dissociato da questa iniziativa, perchè prima di immettere un ex ministro e un presidente di un collegio nel circuito giudiziario bisogna pensarci due volte". Di fatto gli atti vengono trasmessi. "L'ho saputo a cose fatte. In questa circostanza Pedio e Greco hanno dato importanza alle dichiarazioni di Amara", ma "non è stato fatto alcun atto investigativo, nè è stato avvisato il Csm". Sulla Loggia Ungheria si preferiva "non fare nulla", mentre si era attribuita “una certa credibilità” ad Amara quando aveva parlato del presunto avvicinamento: "per questo parlo di credibilità di Amara a geometria variabile". Inoltre ha spiegato che l'aggiunto De Pasquale e il pm Sergio Spadaro, nonostante "mi fossi opposto dicendo che dovevano passare sul mio cadavere", avevano chiesto l'esame di Amara in sede di richieste di prove aggiuntive al processo Eni Nigeria. L’obiettivo era fargli ripetere ciò che aveva detto a verbale, ovvero i presunti “avvicinamenti” al presidente del collegio. Questo con lo scopo di “il giudice ad astenersi perchè per loro era troppo appiattito sulle difese e andava tolto di mezzo". "Per puro caso Tremolada ha rigettato la richiesta, ma non si può sporcare un collega sul nulla". Come è avvenuto il passaggio dei verbali "La mia preoccupazione è duplice: o queste dichiarazioni (di Amara ndr) sono vere o peggio sono false. Sono già passati 6 mesi e non si è fatto ancora nulla. Bisogna avvertire il Csm. Anche io rischiavo di rimanere coinvolto in questa inerzia. A quel punto l'unica persona che mi viene in mente è Piercamillo Davigo. Io non sono amico di Davigo, non andavo con lui a pranzo, sono invece amico della dottoressa Alessandra Dolci, a capo della Dda, che è la sua compagna. A quel punto lo chiamo e gli chiedo di parlargli. Lui mi dice io sono componente del Csm, siamo davanti a fatti estremamente gravi, a me il segreto non è opponibile. Io metto i verbali Word sulla chiavetta e li porto a casa sua. Io avevo i verbali Word per lavorarci. I Pdf li aveva la dottoressa Pedio. Gli do i verbali in Word non per sotterfugio, ma perché quelli avevo. Lui dice “fammi leggere e ci rivediamo”. Due giorni dopo torno a casa sua e lui mi dice: “ fatti che riferisce questo qui sono gravissimi. Ci penso io ad avvertire il consiglio del Csm. Tu devi tutelarti e cominciare a scrivere, non lasciare più nulla a livello verbale, ma scrivi”. E questo francamente mi terrorizza". Perchè Davigo "Piercamillo Davigo era una persona specchiatissima, ex presidente di sezione della Corte di Cassazione, ex presidente Anm, allora membro del Csm e presidente della commissione che si occupava dei regolamenti del Consiglio superiore della magistratura. Io non sono andato dalla Procura generale, è vero. Io ho saltato un passaggio, sono andato all'organo superiore. Non sono andato da Davigo con la finalità divulgativa, ma per informare il Csm". Inoltre "Davigo era in buona fede e anche oggi, per come lo conosco, penso che lo sia". Sulla figura di Ardita: "Non ho mai parlato di Ardita, per me Ardita era un signor nessuno", dice Storari, specificando che anche Davigo "Non ha mai manifestato interesse, nella maniera più assoluta, dalla bocca di Davigo non è mai uscito il nome Ardita". GiustiziaInizia il processo a Davigo, saranno sentiti i vertici del Csm e della procura di MilanoGiulia Merlo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Inchiesta su carcere Catanzaro, chiuse indagini per 78 persone - Tiscali NotizieMotori

Pugni in faccia a un ragazzo guineano, carabinieri sotto accusa a Modena

Brigate Rosse, è morta Barbara Balzerani. Era fra i rapitori di Aldo MoroCosa vedere a Barcellona: monumenti e attrazioni

Abu Mazen, 'uccisione Haniyeh atto codardo e pericoloso' - Tiscali NotizieDove sciare spendendo poco: le località low cost in tutta Italia

Eredità Agnelli, indagato John Elkann

Casa Bianca, 'Trump offensivo su identità razziale Harris' - Tiscali NotizieEsonerato il tecnico Cus Cagliari futsal per insulti razzisti

Ryan Reynold
CalcioFincantieri, nel semestre Ebitda +16% e ricavi stabili - Tiscali NotizieHarris, 'Israele ha il diritto di difendersi da Hezbollah' - Tiscali Notizie

analisi tecnica

  1. avatarCovid-19, i consigli della sessuologa: "Meglio i rapporti virtuali"Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    La tampon tax è di nuovo al 10 per cento. Quasi un milione di firme per chiederne la riduzioneSchlein difende la libertà di stampa e l’AntimafiaCuociriso elettrico: come scegliere il modello miglioreDa Regione Fvg 20 milioni a Gorizia in vista di Go!2025 - Tiscali Notizie

    1. Quando scorre l’adrenalina entra in scena Mercedes AMG GT Coupé

      1. avatarFugge dall’Iran per salvarsi, ma in Italia trova solo il carcereProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Huw Edwards, ex presentatore Bbc ammette di avere foto indecenti di bambini - Tiscali Notizie

  2. avatarSanremo, gli ascolti della seconda serata: 10,3 mln di telespettatori e 60.1 per cento shareMACD

    Esonerato il tecnico Cus Cagliari futsal per insulti razzistiPiero De Luca assolto dopo dieci anni dall’accusa di bancarottaGiacca da sci da uomo: le migliori per l'invernoParigi 2024, Senna ancora troppo inquinata, rimandate gare triathlon - Tiscali Notizie

  3. avatarSanremo 2024, dopo la vittoria di Angelina Mango è polemica sul televotoVOL

    La premier Meloni incontra a Shanghai il segretario municipale del Partito Comunista Chen Jining - Tiscali NotizieItalia eliminata a Euro 2024: il commento di Flavio BriatoreManganellate di Pisa, Piantedosi alla Camera: «No a processi sommari alle forze di polizia»Fuga di notizie, la solidarietà a Domani. De Benedetti: difendere la libertà d’informazione

Roma, il generale Vannacci indagato per il suo libro. È accusato di istigazione all’odio razziale

Agli agricoltori il comunicato letto da Amadeus non basta. «Tutti i trattori a Sanremo». «Non saremo pacifici»Ponte sullo Stretto, aperto un fascicolo alla procura di Roma*