Renzi, "Domani presentiamo un documento. Mes sì o no?"Onorificenze al merito: Mattarella individua gli "eroi" del 2020Crisi Governo, Franceschini: "Se cade si va a votare"
Sci, il ministro Boccia parla di "ristori certi", priorità per la saluteANSA COMMENTA E CONDIVIDI Una laurea in giurisprudenza,VOL in Spagna, può arrivare a costare anche 25mila euro, mentre per Medicina, in Bosnia, chiedono mediamente 20mila euro, anche se sono stati registrati casi di “università” disposte a riconoscere titoli accademici alla modica cifra di 60/70mila euro. Sono le “fabbriche di titoli”, un malcostume diffuso in tutta Europa, su cui ha acceso un faro una recente indagine della Gilda degli insegnanti. «Attraverso la nostra ricerca abbiamo constatato come non si tratti di un fenomeno solo italiano e di cui si ha traccia persino fin dai tempi del Medioevo», racconta il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio. In effetti, nel suo lavoro di ricerca storica, l’associazione ha trovato traccia di un provvedimento del 1444 del Senato della Serenissima Repubblica di Venezia che, proprio per contrastare il mercimonio di titoli falsi, dichiarava privi di valore i titoli accademici conseguiti al di fuori dell’università di Padova. Nello stesso periodo, Avignone perse più di un terzo degli studenti di diritto anche a causa della concorrenza sleale delle diverse “fabbriche di titoli” attive in quel tempo in Europa.Sei secoli dopo la storia si ripete. E così, denuncia il rapporto della Gilda, a Goradze, in Bosnia, il fantomatico istituto Jean Monnet rilascia titoli accademici dietro il pagamento di rette da migliaia di euro. Titoli che, per la legislazione italiana, sono privi di validità. Proprio il “caso” di Gorazde è finito recentemente nel mirino della magistratura, sia italiana che bosniaca, che, la scorsa primavera ha emesso mandati di arresto nei confronti di sette persone.Se la Bosnia è la destinazione preferita da chi vuole ottenere una “laurea” in medicina senza fare troppa fatica, la Spagna è diventata la scorciatoia per avvocati. Un titolo in giurisprudenza conseguito in un’università spagnola dà diritto ad esercitare la professione senza passare per l’esame di Stato. Basta il titolo di abogado e il gioco è fatto. Una volta rientrato in Italia, l’avvocato “alla flamenca” si può iscrivere all’Albo come “avvocato stabilito” e, spiega la Gilda, dopo tre anni passare negli albi degli avvocati abilitati. «Un raggiro che offre ingenti somme di denaro alle Università e alle agenzie che organizzano il tutto e che arrivano a pretendere anche 25mila euro per ciascun titolo», si legge nel report della Gilda. Lo scorso marzo fece scalpore il caso dei “furbetti delle supplenze” di Caserta. Sedicenti insegnanti di scuola primaria che avevano presentato falsi diplomi magistrali abilitanti (conseguiti, cioè, prima del 2002) per iscriversi alle Graduatorie provinciali per le supplenze. E sette sono stati cancellati dalle Gps quando la falsificazione è stata scoperta. Quella scoperchiata dalla Gilda è, però, soltanto la punta dell’iceberg di un fenomeno che, oltre ad arrecare gravi danni alle istituzioni scolastiche corrette, potrebbe potenzialmente generare pericoli per la popolazione. Si pensi, per esempio, ai “medici” con laurea fasulla che potrebbero circolare nelle corsie degli ospedali. Diplomi falsi conseguiti all’estero e spendibili anche in Italia dal 1997, da quando, cioè, è entrata in vigore la Convenzione di Lisbona sulla libera circolazione dei titoli professionali in Europa. Del 2005 è, invece, la direttiva 36/CE sulla libera circolazione dei professionisti (quelli veri) all’interno dello spazio dell’Unione Europea. Una libertà messa a repentaglio dalla condotta scorretta di chi vuole aggirare le leggi. E non si tratta di casi sporadici. Basti pensare che risulta “dubbio” il 12% delle circa 65mila richieste esaminate ogni anno dal Cimea, il Centro di informazione sulla mobilità e le equivalenze accademiche, ente a cui spetta riconoscere e valutare i titoli di studio conseguiti all’estero.«Di fronte al moltiplicarsi dei casi di titoli falsi o privi di valore – conclude Di Meglio – è evidente che lo spauracchio del procedimento penale non funziona, quindi è necessario che i governi, e se possibile l’Unione Europea, assumano provvedimenti amministrativi sanzionatori. La qualità della cultura, dell’istruzione ed ora anche della salute dei cittadini, è messa seriamente in pericolo».
Nuovo dpcm: 100 gironi di restrizioni per sconfiggere il covidNotizie di Politica italiana - Pag. 400
Nuovo dpcm: 100 gironi di restrizioni per sconfiggere il covid
Matteo Salvini sull'obbligo del vaccino anti-CovidNotizie di Politica italiana - Pag. 413
Zampa: "Pronti a vaccinare i volontari a metà gennaio"Renzi sul Recovery Plan: "Il piano di Conte non aiuta gli italiani"
Dpcm vertice, Conte apre confronto con CEI su funzioni religioseCovid, Arcuri: "In Italia 933 morti. Il dato peggiore di sempre"
Fontana: "Chiadiamo che la Lombardia sia zona arancione"Non chiamatelo Papeete, la crisi di governo è un papocchio che fa arrabbiare i cittadiniVaccino covid, Ciocca: "Prima i lombardi, valgono di più"Covid Natale, Musumeci: "In Sicilia porte aperte"
Maradona, Di Maio: "Una storia di passione con Napoli"
Open Arms, processo a Salvini: "Sono tranquillo e orgoglioso"
Salvini con mascherina di Borsellino, critico il fratello del giudiceSperanza: "Due verità: situazione seria e indice Rt in calo""Lombardia zona gialla dall'11 dicembre", il pressing di FontanaFontana: "Chiadiamo che la Lombardia sia zona arancione"
Conte sembra un Cristo nel deserto, tentato dai richiami dei diavoli governatoriL'ex assessore Gallera: "Ho gestito la situazione al mio meglio"Governo, Zingaretti: "Provocare la crisi è un grave errore"Divieti a Natale, il Governo pubblica le Faq sul sito istituzionale