Guerra in Ucraina, colpito un condominio a Karkhiv: persone intrappolate sotto le macerieL'Isis annuncia la morte del suo capoBimbo di 8 anni sparito da scuola, ricerche a tappeto della polizia: il piccolo viene ritrovato
A Kiev la centrale di Zaporizhzhia è in black out completoIl premier usa la procedura eccezionale per far saltare un regime fiscale caro ai freelance e alle microimprese. Che bloccano un ponte, sveglialUngheriadaltorporeproOrbáEconomista Italiano poi due. Nata sui social, ora la protesta cresce. E l’opposizione uscita stremata dal voto di aprile è pronta a cavalcarla Ha conquistato una quantità di seggi mai vista prima, ha imposto un regime di guerra che gli consente di agire quasi indisturbato. Ma è a quel «quasi» che Viktor Orbán oggi non può non stare attento. Le biciclette, gli zaini, i manifesti, la frotta di migliaia di partite iva, l’opposizione che torna a raccolta alla spicciolata, il ponte Margherita bloccato dalla folla: questa mattina Budapest, la roccaforte di un’opposizione che era uscita dalle elezioni di aprile sfiancata, torna a essere una capitale in protesta. La tassa-paradiso dei piccoli Le piccole imprese. Le partite iva. I freelance. Le microimprese che lavorano per una clientela variegata. Sono loro gli arrabbiati di Budapest. L’innesco della protesta si chiama “Kata”. Cos’è? È un regime fiscale semplificato, o come lo chiama il giornalista economico Gergely Brückner «un paradiso per i contabili», la manna per i commercialisti e i loro clienti, che vanno dalle piccole attività agli “autonomi”. Una «tassa semplice» che già nella seconda metà di giugno il governo ungherese ha fatto intendere di voler modificare, e rendere più complicata e ostica. EuropaOrbán lancia l’offensiva culturale dal suo avamposto illiberale a BudapestFrancesca De Benedetti Colpo di spugna Poi la fretta ha fatto il resto, e questa mattina sui gruppi Facebook è partita l’allerta: la tassa-paradiso salta, e in tempi rapidissimi. Del resto il premier ungherese è il mago delle accelerate, e se lo può permettere: con la maggioranza che ha può cambiare la costituzione, con lo “stato di guerra” che ha imposto – dopo quelli dell’emergenza migranti e del covid – può scavalcare abilmente ogni argine istituzionale. In questo caso il provvedimento per modificare il regime fiscale è previsto in aula per la votazione già questo martedì pomeriggio, per poi entrare ufficialmente in vigore dal primo giorno di settembre. «Procedura eccezionale». Cambia l’aliquota, il numero e il tipo di clienti che si possono avere per restare nel regime kata, nato per assicurarsi che una giungla di situazioni assai variegate uscisse dalla zona d’ombra fiscale. Il “popolo della kata” si organizza E così il “popolo della kata” si è organizzato, non per caso a Budapest. La premessa è che la capitale è governata dall’opposizione, da quando nel 2019 con le prime primarie e con l’opposizione unita Gergely Karácsony è stato eletto sindaco. E qui, nella città più grande di un paese per il resto dominato dai villaggi, «produciamo quasi il 40 per cento del pil di tutta l’Ungheria», come racconta la vicesindaca Kata Tüttő. Si capisce quindi come mai, di circa mezzo milione di piccoli contribuenti, qualche migliaia abbia deciso di radunarsi e protestare proprio bloccando i ponti della capitale. Ponti bloccati «È normale? Che quasi tutti siano banditi dalla kata? Parliamone, gente!». Così tuona l’annuncio postato su un gruppo Facebook, dal quale è partito il passaparola per la mobilitazione. Questa mattina frotte di giovani, e meno giovani, si sono radunati e sono arrivati a bloccare il passaggio sul ponte Margherita. Poi eccoli arrivare, già prima di pranzo, anche sul ponte Elisabetta per bloccare anche quello. I ponti che collegano Buda e Pest, i simboli della capitale, sono un puzzle di colori, perché qualche migliaio a piedi, in bici, in moto, con la borsa delle consegne del cibo, ha deciso di farsi notare da Orbán e dal suo governo. Protesta spontanea o opposizione? «Il raduno è spontaneo, ognuno agisce a proprio rischio!», hanno scritto gli organizzatori sui social. Ma l’occasione per l’opposizione era troppo ghiotta e adesso la protesta monta. Alle elezioni di aprile l’opposizione anti Orbán, per la prima volta unita a livello nazionale sotto la candidatura di Péter Márki-Zay premier, è uscita dal voto con una sonora batosta. Ma Budapest resta la roccaforte, e la componente liberale Momentum, nata proprio dalle proteste contro la candidatura di Budapest ai giochi olimpici, sa bene quanto possa essere politicamente profittevole seguire l’onda. Ferenc Gelencsér, leader di Momentum, è già sul posto, come pure altri esponenti di Dialogo e altri partiti anti Orbán. EuropaPer capire la politica di Orbán bisogna inseguire il palloneFrancesca De Benedetti© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Europea per vocazione. Ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto (The Independent, MicroMega), ha fatto reportage (Brexit). Ora pensa al Domani.
Guerra in Ucraina, Zelensky: "Concedere territori o sovranità non vuol dire pace"Biden da Bali: "Improbabile che il missile sia partito dalla Russia"
I russi si stanno preparando a lasciare la centrale di Zaporizhzhia
Oggi l'atteso incontro fra Biden e Xi Jinping, cosa si diranno i due leaderGuerra Ucraina, - 4% del PIL nel terzo trimestre: la Russia è in recessione
Aeroporto di Seattle: uomo cacciato per aver fatto il saluto nazistaSposa una bambola di pezza ma si separa dopo un anno: "Mi ha tradita, lo hanno visto in un motel"
Migranti, la Francia rafforzerà controlli alle frontiere con l'ItaliaBiden netto sull'Ucraina: "A Kiev non abbiamo dato assegni in bianco"
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 339Non riesce a deglutire per la gola perforata da un seme di mango, ma l'ospedale la manda a casaL'Isis annuncia la morte del suo capoUccise l'amica per rubarle il feto, condannata a morte
Allarme bomba su un aereo con 200 passeggeri a bordo: volo costretto a un atterraggio di emergenza
Lutto per il Principe William: morto l'amico e pilota britannico Mark Jenkins
Trova uno scarafaggio nel cibo, la compagnia aerea: "È zenzero saltato in padella"Bimbo di 8 anni sparito da scuola, ricerche a tappeto della polizia: il piccolo viene ritrovatoUccide la moglie dopo la nascita della figlia poi denuncia la scomparsa sui social e alla poliziaBronchiolite, allarme epidemia in Francia: cos'è, sintomi e come proteggersi
Bezos donerà la maggior parte del suo patrimonio in beneficenza per contrastare il cambiamento climaticoUcraina, Stoltenberg sul conflitto: "Nato non ne fa parte. Non saremo trascinati da Putin"Esplosione in aeroporto russo: 3 mortiZelensky all’Onu: “Contro il terrore russo, all’Ucraina servono sistemi moderni di difesa”