42enne ucciso a calci e pugni: aggressore in fugaFrana di Ischia, il costruttore: "Ho costruito case dal giorno alla notte, qui nessuno controlla"Bruciata l'auto della diplomatica Susanna Schlein: si sospetta l'atto intimidatorio
Studente muore prima della laurea, il dolore del padre: "Mi sento addosso la responsabilità"Il testo riforma la concessione dei benefici carcerari ai detenuti ostativi: la proposta prevede che possano ottenerli anche senza collaborazione giudiziaria ma a specifiche condizioni e con la valutazione caso per caso del tribunale di sorveglianza. Anche FdI ha votato il mandato al relatore,Campanella il grillino Perantoni: «Accolte molte nostre proposte» Il 28 febbraio arriva in aula alla Camera la proposta di riforma del carcere ostativo, alla luce dell’ordinanza della Corte costituzionale che aveva dichiarato parzialmente illegittima la norma che prevede la concessione dei benefici solo i cosiddetti collaboratori di giustizia nel caso di reati ostativi. Il relatore del testo è il presidente della commissione Giustizia, il grillino Mario Perantoni, e il testo finale è stato votato da tutti, compresa l’opposizione di Fratelli d’Italia. Cosa prevede Attualmente, l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati ostativi (in particolare mafia e terrorismo), di cui all'articolo 4-bis della legge sull'ordinamento penitenziario, prevede l’automatismo per cui il beneficio carcerario si ottiene solo se si collabora con la giustizia. ll nuovo testo ora prevede che i benefici carcerari, che oggi sono il lavoro all’esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione, possano essere concessi ai detenuti e agli internati – anche in assenza di collaborazione – qualora abbiano dimostrato «l'adempimento delle obbligazioni civili e degli obblighi di riparazione pecuniaria conseguenti alla condanna o l'assoluta impossibilità di tale adempimento», «elementi specifici, diversi e ulteriori rispetto alla regolare condotta carceraria, alla partecipazione del detenuto al percorso rieducativo» e l’esclusione «dell'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva e con il contesto nel quale il reato è stato commesso, nonché il pericolo di ripristino di tali collegamenti, anche indiretti o tramite terzi, tenuto conto delle circostanze personali e ambientali, delle ragioni eventualmente dedotte a sostegno della mancata collaborazione, della revisione critica della condotta criminosa e di ogni altra informazione disponibile». In sostanza, il detenuto deve dimostrare che, anche senza aver collaborato con la giustizia, ha imboccato un percorso riabilitativo e le condizioni concrete in cui il percorso si sta svolgendo. Saranno tenute in considerazione la condotta carceraria, il percorso del detenuto al percorso rieducativo ma anche tutti gli aspetti che portino a escludere attuali collegamenti con la criminalità. A decidere sarà il Tribunale di sorveglianza in funzione collegiale che dovrà valutare la recisione definitiva dei collegamenti con la criminalità, con il parere del pubblico ministero e del procuratore antimafia e l’acquisizione di informazioni presso il carcere. Per accedere alla liberazione condizionale, invece, vengono aumentati i limiti minimi di pena da scontare: due terzi della pena temporanea e 30 anni per gli ergastolani. La posizione di Fratelli d’Italia Anche Fratelli d’Italia ha votato il mandato al relatore. E la capogruppo in commissione, Carolina Varchi, ha spiegato che «le modifiche apportate al testo base, accogliendo anche alcune nostre proposte come la competenza del Tribunale in composizione collegiale, lo hanno migliorato rendendolo sostenibile e per questo abbiamo votato favorevolmente il mandato al relatore». La proposta di Fratelli d’Italia era più stringente. Per questo Varchi ha precisato: «Come ogni compromesso non ci soddisfa pienamente, ma riteniamo che lo spirito della nostra proposta sia stato recepito e condiviso da tutti». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Vende droga a una minorenne: arrestato 24enne tunisinoAddio a Pietro Reale, il campione di rugby morto per un malore improvviso
Bimbo morto per meningite batterica: aveva 15 mesi
Violenza sessuale su una 17enne: arrestato un uomoL'ammissione della suocera di Soumahoro: "Non abbiamo pagato gli stipendi per due anni"
Passanti trovano un cadavere che galleggia in acqua: 69enne caduto in biciEvade dai domiciliari: arrestato 42enne
Si addormenta sul divano: la madre lo trova mortoMorte Diana Pifferi: nello stomaco brandelli di pannolino
Milano, trovate tre bombe inesplose: le vie chiuse al trafficoIncendio in casa, neonata salvata dai Vigili del FuocoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 658Cardiologo ucciso da un paziente: "Non voleva rinnovarmi la patente"
Lascia le chiavi in macchina e il bimbo resta chiuso dentro: intervenuti i vigili del fuoco
Agguato a Pozzuoli: feriti due giovani
Addio a Pietro Reale, il campione di rugby morto per un malore improvvisoInveste una donna e scappa: arrestato pirata della stradaGuerriglia urbana a Milano: violenta rissa tra nomadiInveste una donna e scappa: arrestato pirata della strada
Per l'uccisione di Rebellin è pronto il mandato di arresto europeoObbligo vaccinale, la Corte Costituzionale boccia i ricorsi dei no vaxFrana di Casamicciola: recuperata l'ottava vittimaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 661