File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Sondaggi, Salvini battuto da Lamorgese

Pietro Senaldi contro Teresa Bellanova: "Non stai facendo nulla"Myrta Merlino a Luciano Nobili: "Le arriva una querela"Pontida 2019, il pensiero dei leghisti su Salvini e Bergoglio

post image

Camera nega arresti a Sozzani, salvo il deputato di Forza ItaliaLeonardo Tricarico11 agosto 2024aaaIl termine più ricorrente nelle dichiarazioni di governanti,ègiàrealtàeilbaratrosemprepiùvicino–MACD nei titoli di apertura di giornali e trasmissioni televisive, nei dibattiti pubblici e perfino nel linguaggio comune è «escalation», paventata da tutti come il pericolo più prossimo, la possibilità che la situazione conflittuale in atto e i suoi due principali baricentri, quello mediorientale e quello russo ucraino, possano sfuggire di mano e divenire ingovernabili. A ben guardare però l’escalation non è una prospettiva, è un fenomeno già in atto da tempo, e il fatto che non ve ne sia la percezione collettiva dipende dalla lentezza del fenomeno, dal fatto che il film che stiamo vedendo scorra alla moviola, immagine dopo immagine. Ma se si riavvolge il nastro e ci si dispone a valutare con maggior distacco ciò che sta accadendo da quel febbraio di due anni fa, si vede come si stia viaggiando verso il baratro, temendo tutti che un giorno possa avvenire ciò che in effetti sta già avvenendo. Nessuno oggi ha soluzioni o si industria per ricercarle. Nessuno si adopera per spegnere gli incendi, nessun segno di distensione, ogni atto funzionale all’innalzamento progressivo della tensione. Si chiede moderazione a Teheran nella risposta a Israele per evitare il precipitare della situazione, si fa la stessa cosa con Zelenski impedendogli di usare come vuole l’armamento altrimenti la reazione di Putin sarà incontrollabile, e così via, salvo poi non avere alcuno, né tra le parti in causa né tra coloro che non sanno produrre alcun pensiero se non il timore dell’escalation, un’idea della condizione finale da indicare come via di uscita, da condividere e perseguire nella inter locuzione che manca e che dovrebbe sostituire le ormai stucchevoli, inutili ed improduttive ipotesi di escalation. Si parla in questi giorni ad esempio di nuove armi che potranno comporre equilibri diversi, ma nonostante la tecnologia abbia introdotto due nuovi domini di confrontazione, - quello spaziale e quello cibernetico - nessuno (salvo in parte Israele) pare pronto a sfruttarne le potenzialità, a tramutare in sistema d’arma quello che le nuove tecnologie propongono. Questo in linea di massima, perché in verità qualcosa si è mosso nei due nuovi domini ma in misura irrilevante ai fini bellici. Si vocifera ad esempio di missili devastan ti in mano all’Iran, ma probabilmente si tratta di vettori ipersonici forniti dalla Russia in previsione di un attacco a Israele su vasta scala. Se questo fosse il caso, Israele avrebbe problemi non semplici nel fronteggiare questo tipo di pericolo, gli Usa stessi sarebbero in difficoltà, e tuttavia si tratterebbe di un’ulteriore immagine della moviola dell’escalation, di quel film a velocità ridotta che procede però inarrestabile verso l’allargamento del conflitto, senza che ve ne sia la percezione in chi dovrebbe intervenire. In un mondo ormai apolare, esorcizzare l’escalation vuol dire tentare di creare fori multinazionali di scopo, consessi di confronto e di dialogo tra chi ha il peso e le ragioni per rivendicare un ruolo, vuol dire ricondurre alla ragione con le buone o con le cattive, chi la ha perduta e non è più in grado di rappresentare i propri elettori, a cominciare da Netanyahu, Zelenski, Putin e così via. Esorcizzare l’escalation vuol dire comporre ipotesi di soluzione dei conflitti in atto, «end state» da riversare in piattaforme negoziali, ricordando, quando se ne presenterà nuova occasione, che il punto di caduta di un conflitto è un prerequisito senza il quale non conviene avventurarsi in imprese dalle quelli poi non si sa come uscire.

Pontida, tensione al raduno della Lega: aggredito un giornalistaM5s, Grillo scarica Di Maio: il retroscena politico

Renzi, nuovo partito: atteso annuncio da Bruno Vespa

Di Maio sui rimpatri: decisioni in 4 mesiFlavio Briatore contro M5S: "Non hanno un piano B"

Riforma della Giustizia approvata entro fine annoRenzi, Rai 1: il piano per riprendere il controllo di Viale Mazzini

Di Maio, l'sms alla Vono prima dell'addio: "Ti massacreranno"

Scissione Renzi-Pd, quanto costa alle casse dei DemPaolo Gentiloni, chi è il nuovo Commissario Ue

Ryan Reynold
Carola Rackete: "Ho sfidato Salvini per salvare i migranti"Silvio Berlusconi, il messaggio a Matteo SalviniTeresa Bellanova, il primo atto da ministro

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarBerlusconi: poltrona al Copasir in cambio del voto di fiduciaGuglielmo

    Conte bis, sottosegretari: i retroscena sulla lista dei nomiRoberto Salvini sospeso dalla Lega: le motivazioni di BelottiFranceschini contro Renzi: "Duce emerse grazie alle divisioni"Ius culturae, le dichiarazioni di Enrico Letta al nuovo governo

      1. avatarMaria Elena Boschi su Italia Viva: "Altri 10 colleghi in arrivo"BlackRock Italia

        Prodi contro Renzi: "Italia Viva è come uno yogurt"

        ETF
  2. avatarTeresa Bellanova, chi è il marito del neo ministro dell'Agricoltura?Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Sondaggio Demos, perdita di popolarità per Giuseppe ConteFazio attacca Salvini sulle polemiche relative ai compensiAndrea Scanzi contro Salvini, l'attacco a CartabiancaSalvini, le parole del parroco di Cortemaggiore

    ETF
  3. avatarRussiagate, Renzi: "Conte chiarisca e lasci delega ai Servizi"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Sondaggio Pagnoncelli: crollo di M5S, Lega e PdSondaggi Emg: la Lega perde quasi un punto, Italia Viva al 4,3%Liliana Segre contro i simboli religiosi in politicaVoto 16 anni, Di Maio favorevole: "Il M5s lo propone da sempre"

Renzi: "La prima manovra economica? Cacciare Salvini"

Conte a Bruxelles: la sua politica sui migranti"Il meglio dei #senzadime al governo": l'attacco di Carlo Calenda*