Migranti in Albania, ecco il testo dell’accordo Meloni-Rama. I dubbi dell’Ue: è destinato al flopAbruzzo, Imprudente "Al via a Pescara gli stati generali della Pesca" - Tiscali NotizieVittorio Sgarbi condannato per diffamazione: aveva definito Rocco Casalino «una checca inutile»
Spagna, sinistra e destra rinascono in vista delle elezioniIl principale vincitore di queste elezioni è l’astensionismo,Guglielmo mai così alto, con percentuali vicine al 40 per cento. E’ il segnale più chiaro dell’insofferenza e della sfiducia verso il Csm. Il Csm, anche dopo i fatti che hanno travolto la sua immagine, ha continuato ad operare per gruppi, nessuno dei quali ha fatto un passo indietro, neanche in occasione delle suppletive. L’auspicio è che la lezione serva per un bagno di umiltà da parte di tutti i gruppi associativi, anche di quello che ha vinto le suppletive, per studiare una efficace e risolutiva autoriforma dell’istituzione. Il risultato del terzo giro di suppletive per l’elezione di un altro componente togato del Consiglio superiore della magistratura, dopo le dimissioni di ben sei suoi membri a seguito dello scandalo dell’hotel Champagne e la pubblicazione della messaggistica (le famigerate chat whatsapp) intrattenute da molti magistrati e politici con il dott. Luca Palamara, consegna l’immagine di un corpo elettorale deluso, disorientato, se non fortemente protestatario. Il principale vincitore di queste elezioni è l’astensionismo, mai così alto, con percentuali vicine al 40 per cento del corpo elettorale (non si sono recati alle urne quasi 3.500 magistrati su circa 9.000). Insieme al dato del voto nullo o della scheda “bianca” (pari a 450 schede, circa il 5 per cento dell’elettorato attivo) si tratta di una vera e propria debacle della presunta rappresentatività democratica del Csm. Si tratta del segnale più chiaro dell’insofferenza e della sfiducia che i magistrati possono rivolgere al loro organo di governo autonomo. I detrattori del sorteggio dovrebbero trarre da questo dato una profonda lezione, atteso che il silenzio degli elettori dimostra proprio il contrario di quanto alcuni, inopinatamente, vorrebbero far credere. Vince l’astensione L’indifferenza al voto significa indifferenza al risultato; non è una delega in bianco a chi si fosse recato ai seggi, piuttosto l’affermazione della sconfitta della cosiddetta politicità dell’Istituzione che amministra la giurisdizione. Se i colleghi non manifestano interesse al voto vuol dire che si affidano alla “monetina” del risultato aliunde raggiunto. Il Csm, anche dopo i fatti che hanno travolto la sua immagine e quella della magistratura associata, ha continuato ad operare per gruppi al suo interno, così tradendo la sua natura di organo tecnico di alta amministrazione, imparziale e terzo rispetto ad interessi privati, quali sono quelli incarnati dalle correnti che lo continuano a occupare. Nessuna di esse ha fatto un passo indietro, neanche in occasione delle svariate elezioni suppletive, essendo tutte impegnate soltanto a concentrare i loro sforzi nella designazione di candidati di “bandiera”, espressione della ideologia e del partito (il gruppo associativo) di riferimento. Nessuna di esse ha fatto una seria autocritica al suo interno e ha isolato o espulso i personaggi che hanno creato il “Sistema” e che lo hanno alimentato con condotte illecite, sotto i più disparati profili deontologici, disciplinari, penali. Quasi ignari del più grande scandalo che ha colpito la magistratura nella storia della repubblica italiana, alcuni componenti, pur direttamente coinvolti nelle chat con Luca Palamara, siedono ancora in quell’organo e adottano quotidianamente delibere di nomina in incarichi direttivi o sanzioni disciplinari nei confronti di altri magistrati. Le correnti Le rappresentanze correntizie sono attente soltanto a mantenere le rendite di posizione derivanti dal “ribaltone” degli equilibri “politici” in seno al Csm. L’Anm langue, dormendo sonni tranquilli, e, con un passo dalla cadenza elefantiaca, da quasi un anno continua a glissare per non entrare nella piena conoscenza formale delle conversazioni che delineano centinaia, se non migliaia, di illeciti deontologici commessi dai magistrati (appartenenti a tutte le correnti tradizionali), esibitisi in prodigiose autopromozioni (talune all’unanimità a tutti i costi), in etero-promozioni di amici o sodali, in ricerche di biglietti gratuiti per qualsiasi tipo di manifestazione, in imperdibili preci per posti al ministero o in commissioni di esami al fine di godersi ben retribuiti fuori ruolo, in pietistiche domande per uno sgravio lavorativo o per un’assoluzione disciplinare, barattando i favori resi con il loro voto nelle sempre care competizioni elettorali in tutte le istituzioni rappresentative dei magistrati, sia a livello territoriale, che centrale. Le toghe di sinistra Se un dato positivo si vuole trovare nel risultato elettorale dell’ultima tornata, alla quale partecipavano quattro candidati, ciascuno in rappresentanza di una corrente, esso va individuato nel riequilibrio dell’attuale assetto “politico” e “di genere” nella componente togata del Csm. La sconfitta del candidato di Area, ad avviso di chi scrive, a parte i contrasti interni che la sua figura poteva suscitare nel gruppo, è il frutto di un’oculata osservazione del panorama rappresentativo consiliare ed associativo da parte del corpo elettorale. Lo strapotere delle toghe di sinistra dentro l’Anm, dentro il Csm, nei ministeri, nei palazzi del potere romano, nell’organo monocratico di esercizio dell’azione disciplinare, nella Corte di Cassazione, meritava un colpo d’arresto, per evitare che quella ipocrita aura di immunità dal “Sistema” e di primazia morale non degenerasse in una tracotanza priva di limiti e di contrappesi, capace di creare un clima di soggezione, quasi intimidatorio, nei confronti di singoli magistrati (si pensi alla vergognosa vicenda di Gabriella Nuzzi di qualche mese fa, che ha scosso la base dei magistrati e costretto il Csm e la sua componente di maggioranza ad un rapidissimo annullamento in autotutela di una delibera vendicativa e gravemente lesiva dell’immagine della Collega) o propenso a nuove lottizzazioni (si pensi alla nomina del direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, annullata dal giudice amministrativo, ma riconfermata senza remore) ovvero all’uso doppiopesistico e quasi ricattatorio delle chat negli avanzamenti di carriera e nelle valutazioni di professionalità nei confronti di magistrati appartenenti ai gruppi di minoranza o più direttamente coinvolti nello scandalo dell’hotel Champagne. Autonomia e indipendenza Altro dato di fondamentale importanza è che il gruppo che era nato per rappresentare l’anticorrentismo, per quanto apparentemente non attinto da particolari vicende pruriginose nelle chat di Palamara, si è dimostrato incapace di dare riscontro alla sua sbandierata verginità ideale e di rivestire il propagandato ruolo di “cane da guardia” contro il correntismo e le sue degenerazioni dentro il CSM, rimanendo fagocitato nel “sistema” denunciato nel libro-intervista di Luca Palamara. Oggi la sua dirigenza è indecisa se percorrere la strada del correntismo tradizionale, supino al gruppo egemone ed a chiunque possa garantire giunte pseudo-unitarie pur di conferire loro visibilità e una piccola porzione di potere, ovvero intraprendere finalmente l’unica strada necessaria per la rigenerazione etica e culturale della magistratura italiana, ossia quella che prende definitivamente le distanze da ogni posto di rappresentanza dentro il Csm e nelle altre istituzioni. Alcuni di essi, con coraggio e con grande determinazione, hanno dimostrato di volerlo fare, scegliendo il sorteggio come metodo di designazione dei togati in seno al Csm e la rotazione negli incarichi direttivi per porre fine al nominificio lottizzatorio e cencelliano nel quale è stato trasformato il potere di scelta dei direttivi e semidirettivi. L’auspicio è che la lezione serva per un bagno di umiltà da parte di tutti i gruppi associativi, anche di quello che ha vinto le suppletive, per studiare, insieme alle parti offese da “Magistropoli”, una efficace e risolutiva autoriforma dell’istituzione consiliare e dell’associazionismo giudiziario, prima che sia la politica a farlo inaudita altera parte. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAndrea Reale Giudice per le indagini preliminari a Ragusa, membro dell'Associazione nazionale magistrati eletto con la lista Articolo 101
Salvini parla della tragica situazione dell'Emilia Romagna e della sconfitta del Milan nello stesso tweetLa Russa sull'addio di Fazio alla Rai: "Mi dispiace, ma è una scelta professionale"
Per Habermas, l’occidente può evitare una guerra nucleare solo limitando il sostegno all’Ucraina
Piantedosi vuole scoraggiare le partenze dei migranti: in che modo?Settimana con forti temporali e caldo anomalo: ecco cosa ci aspetta - Tiscali Notizie
Bardi "Soddisfazione per rilancio dell'industria automobilistica di Melfi" - Tiscali Notizie«Fuori Pfizer dai corridoi Ue». La reazione allo scandalo sms
G7, Trudeau subito contro la Meloni: "Preoccupati per le posizioni dell'Italia sui diritti Lgbtq"Critiche a Scholz dopo le dichiarazioni sull’Olocausto di Mahmoud Abbas
"Viva la Movida", musica e meno alcol per divertirsi responsabilmente - Tiscali NotizieLa finta pace tra Macron e Meloni. Su Expo la Francia punta su RiadBasilicata, Casellati: Fi cresce, accanto a simbolo c'è sempre il più - Tiscali NotizieLa rivolta delle partite iva a Budapest sveglia l’Ungheria dal torpore pro Orbán
Vittorio Sgarbi condannato per diffamazione: aveva definito Rocco Casalino «una checca inutile»
Uccisione orsa, Pecoraro Scanio "Atto contro simbolo parco Abruzzo" - Tiscali Notizie
Europee, Bardi (Basilicata): "Risultato a due cifre è auspicio di tutti per Forza Italia" - Tiscali NotizieMaltempo, non è finita: in arrivo piogge e temporali, venti fino a 100 chilometri orari - Tiscali NotizieDavvero l’Ucraina aderirà all’Ue? Guida rapidaBerlusconi potrebbe essere dimesso dal San Raffaele domani
Attacco hacker a Asl L'Aquila, il supporto della polizia postale - Tiscali NotizieEuropean Focus 4. La crisi energetica è benzina per l’estrema destraPescara, sequestrati 54mila articoli non conformi al via del "Giro" - Tiscali NotizieBonaccini si difende sulle presunte colpe dell'alluvione in Emilia Romagna