File not found
Economista Italiano

La senatrice Liliana Segre voterà la fiducia al governo Conte

Consultazioni Draghi, Salvini: "Il centrodestra andrà diviso"Crisi di Governo, scontro in diretta tv tra Mastella e CalendaCovid, l'ex segretario dell'Udc Lorenzo Cesa ricoverato a Roma

post image

Draghi, Di Maio invita al dialogo: "Abbiamo dovere di ascoltare"La produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,Capo Analista di BlackRock ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Consultazioni, cosa sono e come funzionanoCoronavirus, Sileri: "Liberi tutti? Solo dopo i vaccini"

Conte non è più premier: la reazione di Rocco Casalino

Crisi di governo, Mentana: "Nessuno pensa ai giovani"Perché Renzi ha aperto la crisi di governo? La spiegazione

Conte: "Notizie sui vaccini anti-Covid sono preoccupanti"Pacchi aiuto negati agli stranieri, sindaca leghista ai domiciliari

Salvini sugli assembramenti: "Non rompete le scatole alla gente"

Governo Draghi: quali sono le posizioni dei partiti?Forza Italia teme la fuga in maggioranza di altri parlamentari

Ryan Reynold
Covid, De Luca: "La mascherina anche quando dormite"Casaleggio: "Governo Draghi? Decide il voto su Rousseau"Governo: probabile incontro tra Beppe Grillo e Mario Draghi

Campanella

  1. avatarBerlusconi dimesso dall'ospedale: è tornato a casa della figliaBlackRock

    Nonostante i contagi, c’è chi si oppone anche a una zona rossa ormai simbolica | Notizie.itGoverno Draghi, Matteo Renzi: “Occasione per la sinistra, serve speranza”Le regole sui ricongiungimenti nel Dpcm di gennaioMozione sfiducia contro Fontana: "Incapace gestire pandemia"

    1. Causin, l'ex FI che ha votato la fiducia: "Conte mi ha telefonato"

      1. avatarDpcm, le nuove faq con le risposte ai dubbianalisi tecnica

        Crisi di governo, le posizioni espresse dai partiti italiani

        VOL
  2. avatarCovid,Lombardia: Letizia Moratti chiede collaborazione a Guido BertolasoMACD

    Draghi accetta l'incarico con riserva: "Mi rivolgerò ai partiti"Mattarella irritato per i veti partiti nella formazione del governoPacchi aiuto negati agli stranieri, sindaca leghista ai domiciliariConsultazioni, Crimi: "Partire da quanto è già stato realizzato"

  3. avatarBrunetta attacca gli statali: "Basta Smart Working". La smentitaMACD

    Vaccino, i post della consigliera romana parlano di complottoChi è Andrea Orlando, ministro del Lavoro nel governo DraghiAborto, il consiglio delle Marche dice no alla pillola Ru486Zampa propone di vietare ai bambini l'uso dello smartphone

Crisi di governo: cosa succede ora? Gli scenari

Le regioni chiedono al governo di prorogare il divieto di spostamentoCrisi di governo, De Luca: "In Italia serve riaprire i manicomi"*