File not found
ETF

Octavia Wagon, Skoda ha affinato il suo best-seller

La qualità e il prezzo che premiano Amazon - la RepubblicaL'ex anchorman della BBC Huw Edwards si dichiara colpevole di pedopornografiaWWF: «Aumentano le tigri in natura»

post image

20 zaini da viaggio per partire comodi e leggeri | Wired ItaliaMonsignor Mario Moronta,ETF vicepresidente della Conferenza episcopale venezuelana e vescovo di San Cristóbal  CHIESA chiesa chiesa cattolica vescovi Venezuela politica elezioni società civile società Venezuela, Moronta: speriamo che si ascolti la volontà del popolo Nel giorno in cui si celebra la festa liturgica della Trasfigurazione del Signore e nelle Ande venezuelane il Santo Cristo de La Grita, monsignor Mario Moronta Rodríguez, vicepresidente della Conferenza episcopale venezuelana e vescovo di San Cristóbal, descrive la situazione di incertezza che sta vivendo la gente, dopo le recenti elezioni presidenziali. “Aspettiamo che prevalgano la coscienza, l’intelligenza e la consapevolezza del servizio al popolo” dice il presule Johan Pacheco – Città del Vaticano In Venezuela, a più di otto giorni dalle elezioni presidenziali, continua ad essere incerto l’esito delle urne. Tra le proteste pacifiche c'è la voce della Chiesa, che parla attraverso i vescovi e le manifestazioni religiose della gente. Oggi, 6 agosto, festa liturgica della Trasfigurazione del Signore, nelle Ande venezuelane, si vive con particolare devozione la festa del Santo Cristo de La Grita, ne parla a Radio Vaticana - Vatican News monsignor Mario Moronta, vicepresidente della Conferenza episcopale venezuelana e vescovo della diocesi di San Cristóbal. Quest’anno, in Venezuela, la festa del Santo Cristo de La Grita, particolarmente sentita, viene celebrata in un contesto molto particolare a causa della situazione politica... Qui celebriamo la festa al Santo Cristo de La Grita e il giorno principale è il 6 agosto, ma nei giorni precedenti ci sono stati pellegrinaggi, anche un’ordinazione presbiterale e tante attività a favore della fede della gente. L’1 agosto c'è stato il pellegrinaggio dei presbiteri, sono venuti più di cento sacerdoti, abbiamo riflettuto e pregato attorno al Santo Cristo. Abbiamo avuto la possibilità di confessarci, chi lo richiedeva, e di celebrare l'Eucaristia. Ogni anno facciamo questo pellegrinaggio e anche quest'anno lo abbiamo fatto per chiedere a Dio di darci la luce e di restare saldi nel nostro lavoro di pastori nella situazione senza precedenti e assai difficile che sta vivendo il Venezuela. Il pellegrinaggio dei sacerdoti al Santo Cristo de la Grita Qual è la situazione nel Paese, a più di otto giorni dalle elezioni? Che lettura dà la Chiesa venezuelana di quanto sta accadendo? Abbiamo fatto diverse letture, perché una delle cose più difficili di questa situazione senza precedenti è che il panorama cambia di volta in volta. Noi vescovi restiamo in stretto contatto, abbiamo avuto diversi incontri, anche per valutare la situazione in ciascuna regione. Vediamo ancora molta incertezza. Il governo nazionale riconosce solo il risultato che ha presentato e c’è molta preoccupazione e molta incertezza tra la gente. Ci sono state manifestazioni, alcune di natura piuttosto violenta, purtroppo, con numerosi morti e feriti, sia tra i civili che tra la polizia, ma le persone stanno manifestando anche con vari mezzi pacifici per mostrare il loro disaccordo e chiedere che la volontà della gente essere ascoltata. Stiamo davvero vivendo un evento insolito e senza precedenti, come affermano alcuni storici. Ma voglio garantire che la Chiesa, attraverso non solo i vescovi ma anche i sacerdoti, i diaconi e tanti operatori pastorali laici, ha intensificato la propria presenza e vicinanza al fianco della gente, per manifestare la sua prossimità. Ma siamo anche membra del popolo di Dio, pure noi soffriamo con il nostro popolo e abbiamo le stesse speranze; soffriamo i dolori della nostra gente. Il Papa, nelle parole di domenica, all'Angelus, ha chiesto ai politici di preoccuparsi del vero bene delle persone e non degli interessi di parte. Crede che gli attori politici coinvolti si assumeranno questo compito? Ebbene, è una cosa che tutti vogliono, l'abbiamo chiesta anche noi vescovi. E voglio sottolineare che il messaggio del Papa, molto semplice ma molto diretto, è stato una voce di incoraggiamento per tutta la nostra gente, per le nostre comunità, per i sacerdoti, ovviamente per il vescovo, ma la gente ha ricevuto il messaggio dell’Angelus di domenica scorsa non solo con gratitudine, ma anche come parole di incitamento e di speranza. Mi auguro che i leader politici si sentano innanzitutto membri del popolo; in secondo luogo, non come padroni della democrazia e, in terzo luogo, che cerchino nel dialogo costruttivo il bene della democrazia, il bene delle persone. Cosa potrebbe accadere in Venezuela se questa situazione dei risultati elettorali non venisse chiarita? Qual è lo scenario meno desiderato? Lo scenario meno desiderato, e anche per evitare questo stiamo lavorando, è che la violenza si estenda fino a un’esplosione sociale. Speriamo non sia così. Perché è passata una lunga settimana da quando siamo stati informati di risultati che non ci aspettavamo, ma siamo comunque fiduciosi che, con l’aiuto degli esperti, ma soprattutto con la buona volontà dei leader politici, si ascolti e si metta in pratica la volontà del popolo. Noi vescovi stiamo lavorando insieme ai sacerdoti, ai nostri parrocchiani per la pace nel Venezuela. E abbiamo visto che anche altre istituzioni religiose non cattoliche sono impegnate in questa stessa direzione, affinché il credente in Dio cerchi la pace. Uno degli scenari peggiori, a mio avviso, sarebbe che la situazione non venisse risolta, potrebbe esserci indifferenza e potrebbe esserci un nuovo gruppo di migranti che vorrebbe lasciare il Venezuela alla ricerca di una nuova realtà. Aspettiamo, per questo insisto, ancora una volta, aspettiamo che prevalga la coscienza, l'intelligenza e il senso del servizio al popolo. Manifestazioni in Venezuela Oltre all’appello di tante istituzioni internazionali, all’appello del Papa, tante Chiese e conferenze episcopali di altri Paesi stanno pregando per il Venezuela… Sì, questo ci ha incoraggiamenti molto. Domenica c’è stata la preghiera della Chiesa colombiana per il Venezuela e per la Colombia, abbiamo ricevuto anche messaggi dal Cile, dal Messico, da Panama, della Repubblica Dominicana e anche di molti enti ecclesiastici, come il CELAM. E questo ha una dimensione molto bella, perché parla del fatto che la Chiesa, pur incarnandosi in certe realtà, non perde mai la dimensione “cattolica”. È ciò che ci insegna San Paolo: quando un membro della Chiesa, del corpo, soffre, tutto il corpo ne risente, lo abbiamo sperimentato e lo stiamo sperimentando. Abbiamo espresso, ad esempio, in modo molto diretto, pubblico e privato, ai nostri fratelli del Nicaragua che continuano a soffrire una situazione di persecuzione, la nostra solidarietà. Ora ci hanno fatto sapere che nella loro preghiera c’è anche il Venezuela. Questo per il popolo, per la gente, per le nostre comunità cristiane, anche per la società civile, è il segno che rafforza la speranza che non delude mai. Nella festa della Trasfigurazione del Signore, qual è il suo messaggio e quale sarà la sua supplica al Santo Cristo de La Grita? La richiesta è di essere ascoltati, che sia ascoltato Dio nel grido del suo popolo e che si impari dal Vangelo vivente di questo popolo il cui centro è Cristo Signore. Chiederemo, anche, che le autorità, i responsabili delle diverse istituzioni civili e militari, religiose, possano dare l'esempio di un consenso nella ricerca di una soluzione che favorisca il Paese, non che favorisca un piccolo gruppo, non che favorisca una tendenza politica. Chiediamo inoltre al Santo Cristo de La Grita, nel giorno della Trasfigurazione del Signore, che ci aiuti a essere Chiesa, a vivere la Chiesa, a manifestare la Chiesa che cammina sempre con il suo popolo in modo sinodale. Quest'anno ricorrono i sessant'anni dalla prima enciclica del grande Papa Paolo VI ed è una bella coincidenza, perché in quell'enciclica, oltre a invitarci al rinnovamento, il Papa propone come cammino il dialogo, il dialogo con Dio, il dialogo tra di noi, il dialogo con il mondo. Credo che questo anniversario ci servirà molto per invitarci a rinnovare nel dialogo anche il nostro Paese, tanto bisognoso di un cambiamento profondo a causa della situazione che sta vivendo. La nostra preghiera al Santo Cristo della Grita, che ovviamente non è solo in questo giorno, e che nelle nostre diocesi si è intensificata, riguarda tre cose importanti. Una è la preghiera, soprattutto l'adorazione eucaristica, l’invito a pregare e ad assumere la Parola come ispirazione del nostro agire. In secondo luogo, la vicinanza del popolo ai suoi pastori e dei pastori al popolo. In terzo luogo, grazie alla Caritas, grazie alla pastorale sociale, si sta offrendo assistenza a coloro che soffrono di più in queste circostanze, che sono i poveri, gli esclusi. La nostra preoccupazione adesso è soprattutto per i migranti, se, non risolvendosi la situazione, ci sarà una grande ondata di persone che lascerà il Paese. Questa è la nostra richiesta e il nostro augurio in questo bel giorno che è di grande importanza anche per noi qui a Táchira. Táchira è lo Stato in cui si trova la diocesi di San Cristóbal, è il più occidentale del Paese, al confine con la Colombia e noi siamo molto uniti all'episcopato colombiano, ma non solo per la vicinanza del confine, ma anche per dei progetti pastorali, e per il fatto che si tratta di una porta di entrata e di uscita per molti verso altre parti del mondo. Abbiamo dovuto fare un lavoro molto duro ma pieno di grandi soddisfazioni per i migranti, soprattutto per quelli più poveri e bisognosi. Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti chiesa chiesa cattolica vescovi Venezuela politica elezioni società civile società 06 agosto 2024, 13:37 Invia Stampa

All'aeroporto i prezzi volano: «Fare colazione costa quasi come il viaggio»Terremoto di magnitudo 4.9 fa tremare Los Angeles

Il Lugano cerca l'impresa a Istanbul: «Non dobbiamo avere paura»

Migranti, incertezze e auspici: «Urge un dialogo costruttivo»Noè Ponti vola in finale nei 200 m delfino

Vale ancora la pena affidarsi alla consulenza di uno specialista?Errore all'UFAS: Baume-Schneider non esclude conseguenze per il personale

Pioggia di medaglie per i ticinesi del footbalino

Si rifiuta di affittare slittini agli ebrei: condannato per discriminazione razzialePerdere una persona cara accelera l'invecchiamento

Ryan Reynold
Mamme e papà corridori, niente paura: alla StraLugano ci sarà il Koalasitter!Verstappen trionfa al GP del BahrainUn mix di negozi fisici e digitali: i "Campioni del servizio" 2023 - la Repubblica

BlackRock

  1. avatarRoger Federer svela: «Nadal incorniciato a casa mia»investimenti

    Octavia Wagon, Skoda ha affinato il suo best-sellerLa rinascita dalle ceneri del CovidTrovato il cadavere di una donna in un laghetto nei pressi di SionSerpiano vittima silenziosa del maltempo di luglio

      1. Capitale canina mondiale per quattro giorni

  2. avatarPerché la Turchia ha bloccato Instagram | Wired ItaliaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Concerti e open air da record in Svizzera, ma quanto costa il biglietto?VIDEO. Una splendida tartaruga Caretta Caretta sceglie la sabbia di Alassio per salvarsi e nidificare - ilBustese.itTutti pazzi per le Birkenstock: il sandalo «ugly chic» vola grazie a BarbiePerdere una persona cara accelera l'invecchiamento

  3. avatarErrore all'UFAS: Baume-Schneider non esclude conseguenze per il personaleCampanella

    Perché la Turchia ha bloccato Instagram | Wired ItaliaIus soli, al via la raccolta delle firme digitali per un referendum | Wired Italia«I diritti popolari devono essere rispettati nei negoziati con l'UE»L'economia svizzera rallenta e diventa più difficile trovare impiego

Superato l'esame di esperti e clienti: ecco i 750 migliori negozi online - la Repubblica

Negli USA continuano ad aumentare i tumori nei giovaniTesta a testa tra Kamala Harris e Donald Trump: ora lei lo attacca sull'immigrazione*