File not found
MACD

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 484

Embargo totale di petrolio e gas russo, lo chiede Roberta MetsolaUcraina, Zelensky: "Pronto a discutere lo status della Crimea dopo il ritiro"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 467

post image

Vladimir Putin dovrà essere operato per un cancro? L'indiscrezionePossiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali,Economista Italiano ma se si continuano ad addossare sulla magistratura tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia A fine anno 2022 è entrata in vigore la Riforma Cartabia che rappresenta dopo anni la prima grande “riforma sistematica” del processo penale e del processo civile. Il massiccio intervento legislativo modifica profondamente la normativa processuale e ha la finalità espressa di ridurre i tempi di trattazione dei giudizi e rispettare, di conseguenza, gli impegni assunti dall’Italia in relazione al PNRR. L’altro versante della Riforma Cartabia ha riguardato l’ordinamento giudiziario; alcuni aspetti sono oggetto di una delega al Governo, rispetto alla quale da poco risultano conclusi i lavori di una commissione di studio istituita presso il Ministero della Giustizia;  ma vi sono poi una serie di norme, immediatamente precettive, in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Nelle mie brevi riflessioni i due settori di intervento della riforma, processuale e ordinamentale, necessariamente si intrecciano. La riduzione dei tempi E’ ingenuo ritenere che i risultati auspicati in termini di riduzione dei tempi della risposta giudiziaria possano essere raggiunti semplicemente con interventi processuali, e neanche esclusivamente con aumenti di risorse di persone e mezzi. Questi interventi necessari e doverosi, che producono senza dubbio effetti positivi, devono essere accompagnati necessariamente da interventi strutturali e di sistema che non devono riguardare la giustizia ma la buona amministrazione del paese. Se non si incide, riducendola entro margini fisiologici (vedi dati statistici europei) sulla domanda di giustizia in Italia, nessun intervento processuale o ordinamentale sulla giurisdizione potrà essere risolutivo. C’è tutto un segmento fondamentale, che precede la “patologia” sulla quale interviene la giurisdizione, che richiede interventi urgenti, che abbiano un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. E, invece, noi assistiamo dinanzi allo sfacelo “sociale” e “culturale” che attraversa il nostro paese  ad interventi che aggravano ancora di più la macchina giudiziaria con introduzione di nuovi reati, assegnazione di compiti di supplenza alla giurisdizione (penso al fine vita), il continuo inasprimento delle pene; mentre sarebbe necessario in via preventiva rafforzare il sistema dei controlli amministrativi, rafforzare il controllo da parte dello Stato sul territorio (è sotto gli occhi di tutti il fallimento del controllo del territorio, sotto il profilo urbanistico, da parte dei Sindaci dei Comune: si potrebbe immaginare di spostare su altri organi, non soggetti al consenso elettorale, questo nevralgico settore, che nella fase patologica intasa i Tribunali con previsioni sanzionatorie irrisorie), incrementare gli investimenti nel sociale, nella scuola, nella cultura (diceva giustamente Gesualdo Bufalino: “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”); garantire che la pubblica amministrazione paghi ciò che deve ai cittadini e alle imprese, subito e senza interessi, che si accumulano per anni, riducendo così il contenzioso (anche per rinsaldare la fiducia del cittadino nello Stato ed ottenere un importante effetto culturale: lo stato adempie alle proprie obbligazioni, altrettanto devono fare i contribuenti con lo Stato). Possiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali ma se si continuano ad addossare sulla magistratura, anello terminale della catena, tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia. Con il rischio poi di vedere additata la giustizia e la magistratura come causa di inefficienza e ragione di incertezza del diritto che allontana gli investimenti. La giustizia giusta Non sempre una giustizia veloce è una giustizia giusta. Non c’è dubbio che una risposta che arriva a distanza di anni dai fatti non può essere giusta anche qualora la decisione risulti corretta. I tempi della risposta sono fondamentali. La giustizia è un servizio per i cittadini e deve essere efficiente anche in termini temporali, ma il dispiegarsi del processo fino alla decisione ha i suoi tempi. Si pensi alle condizioni attuali del lavoro in Corte di cassazione (c’è stato un tempo “lontano” in cui i giudici della cassazione avevano modo e tempo di studiare le monografie per risolvere i casi che si prospettavano; oggi, la Corte di Cassazione è definita un “sentenzificio”, che sempre con maggiore difficoltà consente di assolvere adeguatamente al fondamentale ruolo di nomofilachia). Ai giudici deve essere garantito un tempo necessario e prezioso, che nella prospettiva di efficientamento degli ultimi tempi scompare, che è il tempo della decisione! Quante volte la decisione deve maturare nel convincimento del giudice, dinanzi a diverse opzioni che si prospettano nella valutazione del fatto e nella interpretazione giuridica? Ecco, ai giudici non deve mai essere sottratto questo tempo, perché il rischio è la creazione di una categoria ottusa e burocrate, attenta alle forme e alle procedure, ma indifferente rispetto all’in sé della giurisdizione, ossia il contenuto della decisione. E non aiutano in questa prospettiva tutte le norme della riforma Cartabia che accentuano il carrierismo e la verticalizzazione degli uffici giudiziari, anche giudicanti, ad esempio introducendo le “pagelle” o nuovi illeciti disciplinari, per il mancato rispetto delle “direttive” (quali? Con quale contenuto?). Ecco, in conclusione, chiediamoci se la figura di giudice, pressato dalla richiesta di una sempre più alta produttività, impaurito dalla introduzione di nuovi illeciti disciplinari, asservito nelle gerarchie degli uffici giudiziari, possa svolgere con serenità ed autorevolezza il gravoso compito di amministrare la giustizia che gli è stato affidato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRossella Marro

La Finlandia ha votato a favore dell'ingresso nella Nato? I motivi per i quali non è corretto affermarloLa Russia annuncia un cessate il fuoco per evacuare i civili dalla Azovstal

Attacco alla metro di New York, l'assalitore in un video: "Volevo vedere le persone morire"

Il vero significato della bandiera NatoKiev "decapita" la statua dell'amicizia tra Ucraina e Russia

Ucraina, Onu: dall'inizio del conflitto sono stati uccisi almeno 1.842 civili di cui 148 bambiniBandiera ucraina proiettata sull'ambasciata russa a Washington: la provocazione

Marina Ovsyannikova, primo articolo sul Die Welt: "Mi scuso per aver reso i russi degli zombie"

Francia, scontri a Parigi nel giorno del primo maggio: in migliaia sono scesi in piazzaCoppia russa che scherzava sugli stupri delle donne ucraine: "Fallo, ma usa protezioni"

Ryan Reynold
Gazprom smentisce lo stop del gas a Varsavia, poi ritratta: “Sospese forniture a Polonia e Bulgaria”Presidente della Duma: "Bloccare forniture di gas ai paesi ostili che non pagano in rubli"Incendio in una casa a Preston, morti due bambini di 5 e 3 anni

analisi tecnica

  1. avatarLockdown a Shanghai, la storia dell'italiano "deportato" negli hangar perché positivo al Covidtrading a breve termine

    Papa Francesco sull’Ucraina: “Ogni guerra nasce dall’ingiustizia”Zelensky, il messaggio a Putin: "L'Ucraina è pronta alla pace"Afghanistan, i Talebani vietano TikTok perché "confonde i giovani"Uk, si lamenta di vivere accanto a un pedofilo: incarcerato con l'accusa di pedofilia

      1. avatarRussia, incendio all’istituto di ricerca per la difesa aerospaziale: 6 morti  BlackRock Italia

        Guerra Ucraina, diffuse le prime immagini dell'incrociatore russo Moskva (non verificate)

        ETF
  2. avatarGiappone, arrivano le bacchette elettroniche per far sembrare i cibi più salatitrading a breve termine

    Guerra in Ucraina, affondato l’incrociatore Moskva nel Mar Nero: l’annuncio del CremlinoCentrale nucleare in Slovenia, cosa sta succedendo e perché se ne parlaDonna uccisa in Lussemburgo, tre arresti per l'omicidio di Sonia Di PintoPatrick Lyoya, chi era l'afroamericano ucciso dalla Polizia mentre era a terra

  3. avatarTv di stato russa: "Terza guerra mondiale già iniziata, l'Occidente vuole cancellarci"criptovalute

    Zelensky: "Russi stanno colpendo granai e fabbriche di fertilizzanti, vogliono eliminarci"La carica dei fedelissimi dello zar: sono 6mila e fra di loro c’è un italianoGuerra in Ucraina, Lavrov: "Se Occidente invia armi, difficilmente i negoziati avranno buoni esiti"Lavrov ammette: “La Terza guerra mondiale è un pericolo reale”

Frank James, CNN: arrestato il presunto responsabile della sparatoria nella metro di New York

Fratelli hanno quattro figli insieme e combattono per legalizzare l'incestoPranzo di nozze con marijuana nel cibo: arrestate sposa e ristoratrice*