File not found
VOL

Disney licenzia 4000 persone. L'annuncio della compagnia: "Sono decisioni difficili"

L'India supera la Cina e diventa il Paese più popolato al mondo: ha quasi un miliardo e mezzo di abitantiGuerra in Ucraina, maxi incendio vicino al ponte di CrimeaRussia, Putin firma nuova strategia d'attacco all'Occidente: Cina e India partner chiave contro gli Usa

post image

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 260Arrivato a quarant’anni,VOL il cantautore ferrarese esce con un nuovo album e racconta di essersi riconnesso con la libertà degli esordi, quando lo conoscevamo come “Le luci della centrale elettrica”Vasco Brondi sembra portarsi dentro un tiro alla fune invisibile tra l’espressione e il rifugiarsi, la parola e il silenzio. Nel nuovo disco, Un segno di vita, questo dissidio – “aprire o chiudere il cuore” – si è caricato a tal punto da riuscire a liberarsi di sé stesso e funzionare come le pietre focaie, producendo scintille, fiammelle e piccoli roghi, attorno ai quali raccogliersi in gruppo, inventando storie, annodando insieme pensieri.Arrivato a quarant’anni, il cantautore ferrarese che all’inizio scambiavamo per una band – Le luci della centrale elettrica –, racconta di essersi riconnesso con la libertà degli esordi punk, equipaggiata questa volta però, viene da aggiungere, di una specie di tenerezza diffusa, possibile conseguenza del lavoro che continua a fare sul corpo e il respiro attraverso le pratiche contemplative, i maestri (buoni e cattivi), la poesia e le esplorazioni dei luoghi a basso tasso di colonizzazione umana. CulturaVasco Brondi: «Abbiamo solo 26mila giorni per mettere in musica la nostra vita»Massimo CoppolaautoreTesti, titoli, copertina: in questo disco c’è molto fuoco. Nelle tradizioni spirituali è associato al divino, in India è il tapas, l’ardore del discepolo. Ho visto apparire tutti questi fuochi quando gli altri me l’hanno fatto notare. Forse è una reazione al fatto di sentir descrivere questi tempi sempre e solo come oscuri. Io non voglio avere paura dei tempi in cui vivo. Come dice Kafka: per non avere di una stanza buia non devi tenere chiusa la porta, devi entrarci dentro e fare luce. Il fuoco purtroppo è molto attuale ma apre anche di qualcosa di eterno: nella storia dell’umanità la scoperta del fuoco fa saltare la divisione tra natura e cultura. Imparare a gestire e custodirlo ha modificato persino il nostro corpo. Mi piace pensare che la scoperta del fuoco e della musica siano avvenute insieme.Rimanda anche alla polarità yang, all’azione. Oggi sono contento se le canzoni arrivano agli altri di più: prima era una cosa che un po’ mi negavo. Il fuoco è anche quello che sentivo dentro da ragazzo, la fama e la sete di vita che mi hanno fatto il vuoto attorno. Urlavo le mie canzoni da solo, gli altri mi tenevano a distanza. L’ho annaffiato con tutte le sostanze possibili per tenerlo a bada. Poi ho trovato modi migliori: la cultura, lo studio, la meditazione.Nel duetto con Nada, Fuoco dentro, compare Simone Weil, «che non vuole essere abbracciata». Ha caratteristiche che me la fanno sentire vicina, come la serietà del suo rapporto con Dio. Si concedeva al massimo un Padre nostro al giorno. Solo di recente sto riscoprendo la tradizione cristiana. Ho sempre fatto fatica: la Chiesa si è creata una sovrastruttura di opulenza. Li guardo e penso: come vi è venuto in mente di mettervi le corone? In Weil vedo questi dubbi, il suo corpo messo in mezzo, la sua indole da scrittrice. Parla una lingua che capisco, la lingua della messa in discussione, del tormento. Un tormento contemporaneo, forse più comprensibile adesso che allora. Nei Quaderni Weil scrive: «Non potresti augurati di essere vissuta in un’epoca migliore di questa, in cui si è perduto tutto». In Un segno di vita si parla del «bel rumore che fanno le cose quando stanno per finire». Avrei voluto mettere: «Quando stanno per iniziare», ma nella metrica non ci stava. Ho lasciato fosse la musica a scegliere. La scrittura è anche un lavoro sull’ego: non decido io. L’inizio e la fine sono due miti dei nostri tempi: a me interessa molto anche la durata.Le sue canzoni spesso sono ritratti: osservazione o introspezione camuffata?Michele, del mio management, mi ha detto: “Sara, la ragazza di Illumina tutto, somiglia tantissimo a te”. Forse riesco a liberarmi di alcune cose usando le canzoni così: come nei sogni una cosa sta per un’altra. Chi mi conosce sa però che non ne parlo volentieri. Può sembrare assurdo, perché sono cose che canto davanti a tutti, ma se uno va a toccare quelle cose mi mette in difficoltà. Da sempre per me le canzoni hanno forma di dialogo, un “tu” che è venuto fuori subito, che in Un segno di vita è Dio, o chi per lui, in altre canzoni una figura femminile o maschile. Notti luminose è dedicata a un amico che non c’è più. Per me il punto è il dialogo impossibile: le canzoni sono l’unico modo che conosco per parlare con l’invisibile.Nel diario di lavorazione che accompagna il disco, il “manuale di pop impopolare”, racconta di una certa inquietudine, continui spostamenti.Ho radici brevi, poco profonde. Negli ultimi quindici anni non ho mai passato più di due settimane nello stesso posto. Pema Chödrön, la monaca buddhista, dice: “Dopo tutti questi anni di pratiche e di prediche sono ancora completamente pazza”. È liberatorio dirselo: le nevrosi ancora tutte al loro posto, non esserne telecomandati del tutto è già molto. È possibile riposarsi anche nel disagio. In questa società dell’insoddisfazione e della pressione scegliere la distensione è un atto politico. Accontentarsi è una parola tabù nella società capitalista: tutto ci spinge a volere di più, invece a me interessa molto il volere di meno.Si sente mai a casa?Scopro luoghi che appartengono a un albero genealogico che non c’entra col sangue. Ho preso una casa sulle colline dopo Lecco, su un sentiero tra il lago e la montagna. Non lontano dai luoghi di Antonia Pozzi, che sognava di essere sepolta tra le sue “mamme montagne”. Un richiamo della foresta che comincio ad ascoltare di più. CulturaLeggerezza, noia e disperazione di quel paraculo di Lodo GuenziMassimo CoppolaautoreChe rapporto ha con le aspettative esterne?Da ragazzino ero un reietto ma per la società funzionavo bene. Anzi ho bruciato le tappe: a 17 anni ho cominciato a lavorare, a 19 anni sono andato via di casa, a 23 il primo disco, e il successo. Ora ne ho 40 anni e rispetto agli standard sociali sono incredibilmente indietro. Ma ho l’esempio di persone che considero maestri, come Chandra Candiani e Massimo Zamboni.Entrambi hanno scelto di andare Fuori città, per citare un altro brano.Il loro modo di invecchiare mi piace. Mi interessa uscire dall’antropocentrismo. Quando sono da solo nel bosco o in montagna mi viene in mente Ocean Vuong: “La solitudine è comunque tempo trascorso insieme al mondo”. Mi sento profondamente ignorante quando i miei nipoti mi fanno domande sulla natura. La botanica Robin Wall Kimmerer parla di “solitudine della specie”: vogliamo sapere tutto su qualsiasi sciocchezza umana e poi non sappiamo distinguere un uccello dall’altro, mettiamo tutte le piante in un’unica macchia verde indistinta. È questo che ti fa sentire solo in mezzo al bosco.Nel disco ricorrono presenze naturali che sono occasioni di dialogo emotivo: Paul B. Preciado, a proposito di Virginia Woolf, parla di “comunicazione elfica”.La vita delle piante mi interessa molto: sono un modello di cooperazione e durata. Stiamo creando una situazione più adatta alla vita dei virus che alla nostra: cominciare a parlare del non umano mi sembra un antidoto. Rendersi conto della grande allucinazione di cui parla Jung: l’illusione della separatezza. Metà disco l’abbiamo registrato da Paolo Cognetti, in un rifugio a 2.500 metri: lì è impossibile essere antropocentrici, sentirsi la cosa di più di breve durata che c’è a perdita d’occhio ti rimette nella giusta proporzione. Come nasce l’amicizia  con Cognetti? Avevo amato il suo Manuale per ragazze di successo, da ragazzo, a Ferrara. Poi sette o otto anni fa ci siamo incontrati a un festival, e abbiamo iniziato a sentirci. Non ci vediamo per bere una birra ma facciamo cose insieme. Un viaggio, un progetto, una camminata di sette ore. È qualcosa in cui Paolo crede molto, l’ho imparato da lui. Mi sembra di conoscerlo da una vita: trovare un rapporto così da adulti è raro.Nel diario scrive che “c’è tanto da imparare dai propri vent’anni”.Soprattutto la non conoscenza delle regole del gioco. Un dono del punk. Ero timidissimo: sono salito sul palco senza saper suonare, eppure ero sicuro. Quel movimento passa per autodistruttivo, invece è stato la cosa più salutare che ho incontrato. Salire sul palco per manifestarsi e non per farsi dire bravo.Un ritorno a quell’intenzione?È il primo disco, dopo anni, che non mi stresso a fare. È nato con lo stesso entusiasmo di Canzoni da spiaggia deturpata. Che è appunto quello del “Do it yourself” o di questa scritta che c’era fuori dal centro sociale di Ferrara: “Porta quello che vuoi trovare”. La collego a una poesia di Mariangela Gualtieri, in cui, parlando di un rapporto difficile, l’ultimo verso dice: “La gioia ce la metto io”. In questo disco, in questi tempi bui, è stato così. “Ok, tranquillo, poi la gioia ce la metto io”: mi sembra di nuovo la cosa più sensata.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediJonathan BazziscrittoreHa esordito nel 2019 con Febbre (Fandango), Libro dell’Anno di Fahrenheit, Premio Bagutta Opera Prima e finalista al Premio Strega.

Guerra in Ucraina, Kuleba lancia un appello: "Servono più munizioni"Centrale nucleare di Fukushima-1, la TEPCO segnala la presenza di un buco alla base del reattore

Guerra in Ucraina, esplosione a Melitopol: ucciso un poliziotto

Trump: “Risolverò la guerra in Ucraina in 24 ore con Zelensky e Putin”Mozambico, Oms: “Il Paese sta affrontando la peggiore epidemia di colera degli ultimi dieci anni”

Grazie ai funghetti allucinogeni un daltonico inizia a vedere i colori: ecco la storia del 35enne statunitenseL'Olanda rende legale l'eutanasia anche per i bambini

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 249

Terremoto di magnitudo 6.4 in Cile, il sisma ha avuto epicentro nell’OceanoAttacco al Cremlino, Zelensky smentisce le accuse: “Non attacchiamo Putin”

Ryan Reynold
Donald Trump, la reazione di Melania al processo: "Vive da separata in casa"Cina scopre acqua sulla Luna: i risultati della missione Chang'e-5Tornado devasta la costa della Florida: auto scaraventate in aria

Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

  1. avatarKathleen Folbigg condannata per aver ucciso i figli ma potrebbe essere graziataProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Centrale nucleare di Fukushima-1, la TEPCO segnala la presenza di un buco alla base del reattoreGuerra in Ucraina, maxi incendio vicino al ponte di CrimeaGerusalemme: la polizia israeliana irrompe nella moschea di Al Aqsa, è caosFlorida, poliziotto scorta famiglia di anatre al sicuro

    ETF
    1. Dalai Lama: chi è e cosa rappresenta per il buddismo

      1. avatarGeorgia, strage sfiorata durante un torneo di golfGuglielmo

        New York, muore schiacciata da lapide: famiglia fa causa al cimitero

  2. avatarMedvedev senza freni: "L'Ucraina scomparirà, non ne ha bisogno nessuno"Professore Campanella

    Guerra Ucraina, Bild: "Kiev ha cercato di uccidere Putin"Florida, poliziotto scorta famiglia di anatre al sicuroNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 251Samsung vieta l'uso interno di ChatGPT e altre piattaforme di IA generativa

    VOL
  3. avatarCondannato all’ergastolo per aver bruciato viva la compagnainvestimenti

    Papa Francesco verso le dimissioni? Parla l'esperto: "Ha preparato la sua successione"Finlandia, in funzione il reattore nucleare più grande in EuropaL'Olanda rende legale l'eutanasia anche per i bambiniEmanuela Orlandi, Papa Francesco su Giovanni Paolo II: "Su di lui illazioni offensive e infondate"

Sudan, crollo di una miniera: morte almeno 10 persone, una ventina i feriti

Tragedia in crociera, donna cade da balcone: è finita su un altro passeggero ed è mortaIncoronazione di Re Carlo, Harry è in Inghilterra: siederà in terza fila*