File not found
Campanella

Terremoto nell'Adriatico, magnitudo 4.7: avvertito fino in Puglia

Lilliana Resinovich, riesumato il corpo: "È il giorno della verità"Università: le date dei test di medicinaPavia, anziano trovato morto in casa

post image

Uomo muore a Lecco per un inconveniente con la tuta alare: la vittima aveva 62 anniPromossa da Greenpeace Italia,criptovalute ISDE, Lipu, Terra! e WWF, punta a una riconversione più sostenibile degli allevamenti, che rappresentano la seconda voce di inquinamento dell’aria. Secondo Greenpeace anche il modello di finanziamento europeo contribuisce a plasmare il settore zootecnico verso un sistema sempre più intensivoGiovedì 22 a Milano è prevista pioggia. Questa pioggia arriva dopo giorni in cui le immagini satellitari della Pianura Padana, avvolta da una nuvola rossa che mostra l’inquinamento dell’aria, hanno acceso dibattiti sulla qualità dell’aria che si respira, sulle varie cause che determinano questo tipo di inquinamento e che – in misura diversa – contribuiscono a rendere l’aria irrespirabile. Nel clima di crisi per il caso lombardo le istituzioni dell’Ue hanno raggiunto in questi giorni un accordo definendo dei limiti più stringenti per una serie di sostanze inquinanti tra cui particelle fini (PM2.5 e PM10).ConcauseNella Pianura Padana a causa della sua conformazione morfologica circola poca aria. A questo problema si aggiunge l’alta pressione che favorisce l’accumulo degli inquinanti, senza dimenticare l’alta densità di popolazione pari a 355 abitanti per chilometro quadrato, quasi il doppio rispetto alla media nazionale. Altri fattori da tenere in considerazione quando si parla di inquinamento di aria in quest’area sono le automobili e le emissioni che derivano dal riscaldamento. In questo quadro non si possono ignorare gli impatti degli allevamenti intensivi. ItaliaL’aria malata di Lombardia. Fontana attacca Sala e fa la guerra all’EuropaVittorio MalaguttiAllevamenti intensiviSecondo uno studio di Greenpeace Italia, in collaborazione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), nel 2018 i settori più inquinanti erano rappresentati dal riscaldamento residenziale e commerciale (36,9%) e dagli allevamenti (16,6%). Questi due settori, infatti, sono la causa di quasi il 54% del PM2.5 nazionale. Seguono i trasporti stradali (con il 14%) e le emissioni dell’industria (10%).La ricerca propone anche un’analisi sull’evoluzione della situazione: in uno spettro temporale di quasi trent’anni, dal 1990 al 2018, la percentuale di polveri sottili prodotte dagli allevamenti non è mai diminuita, anzi ha continuato a crescere ed è passata dal 7% negli anni ‘90 a quasi 17% nel 2018.«Se il traffico lo puoi limitare e ci sono tutta una serie di accortezze che si possono mettere in atto anche per i riscaldamenti e l’industria, lo stesso non accade per gli allevamenti. Esistono delle soluzioni tecnologiche che possono aiutare, ma sono dei palliativi e non cambiano il problema alla radice», dice a Domani Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. «L’unica maniera per intervenire direttamente su una riduzione delle emissioni di ammoniaca – prodotte dagli allevamenti intensivi – è quella di ridurre il numero di animali allevati».La Pianura Padana è la zona in cui si concentra il maggior numero di animali allevati: «Solo in Lombardia alleviamo il 50% di tutto il patrimonio suinicolo nazionale», afferma Ferrario.Consumo di acquaInoltre, c’è una correlazione tra allevamenti intensivi e acqua. Il crescente aumento dei fenomeni siccitosi determina una sempre minore disponibilità di acqua, questo è in controtendenza rispetto all’uso che ne viene fatto: irrigazione del suolo per produrre mangime. Infatti, il 70% della superficie agricola dell’Unione europea (ossia 125 milioni di ettari di terra) è destinata alla produzione di mangime e foraggio per gli animali. «Questo vuol dire che anche l’acqua che viene usata per questi terreni è destinata principalmente a produrre cibo per animali e non per le persone. In Italia la seconda coltura più idroesigente dopo il riso è il mais che coltiviamo per trasformarlo in mangime», spiega Ferrario. AmbienteQualità dell’aria, la salute è a rischio. Non bastano più le misure tamponeFerdinando CotugnoFondi pubbliciDal rapporto di Greenpeace Soldi pubblici “in pasto” agli allevamenti intensivi emerge che la Politica agricola comune (Pac) contribuisce a plasmare il settore zootecnico europeo verso un sistema sempre più intensivo.Come precisa Ferrario il problema non sta nei fondi destinati agli allevamenti, ma nei fondi che vengono utilizzati per gli allevamenti intensivi. «La fetta principale dei fondi europei della Pac sono distribuiti attraverso il primo pilastro: cioè viene assegnata una somma definita a ettaro di terreno. Se si considera che il 70% dei suoli viene usato per pascoli o per produrre colture che diventano mangimi, di conseguenza anche il 70% dei soldi che finiscono in questa voce di finanziamento vanno a finanziare il sistema degli allevamenti intensivi a discapito degli altri tipi di produzione», dice Ferrario. Queste dinamiche stanno spingendo i piccoli agricoltori fuori dal mercato, ma in un sistema intensivo o produci in grandi quantità oppure «si resta chiusi in una morsa».Proposta di leggeÈ in questo contesto che si inserisce la proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi - Per un riconversione agroecologica della zootecnia” promossa da Greenpeace Italia, ISDE, Lipu, Terra! e WWF e che verrà presentata giovedì 22. Un piano di riconversione degli allevamenti in chiave agroecologia per prendere in considerazione gli impatti che gli allevamenti intensivi hanno sull’ambiente e la biodiversità, sulla salute e sui territori.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca PolizziGiornalista

Una donna è morta a Lecce per infarto: aveva 31 anniStrage di Palermo: autopsia sui corpi delle tre vittime

Napoli, TikToker denunciato per minacce e insulti a 16enne

Protesta dei trattori: sette mezzi arrivano a SanremoSurriscaldamento globale: febbraio 2024 da record

Procura di Ancona: disposta restituzione della salma di Andreea Rabciuc alla famigliaViolenta anziana con un bastone: arrestato 53enne

Processo Ciro Grillo per presunto stupro: le domande fatte alla ragazza

Farina di grillo arriva in Italia: la produrrà un'azienda a MacerataStrage Altavilla, pm: "Figlia sopravvissuta ha partecipato al rito"

Ryan Reynold
Incidente sulla Perugia-Ancona, scontro fra auto e automedica: morta 79enneLecco, auto si ribalta: due ventenni morti nell'incidenteOmicidio e suicidio in Salento: anziano uccide il vicino di casa e si toglie la vita

investimenti

  1. avatarNuova variante di morbillo in Italia, 5 casi a Milano. La preoccupazione degli esperticriptovalute

    Capriate, incidente sulla A4: nove chilometri di codaCrollo a Firenze: proseguono le ricerche dell'ultimo dispersoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 130Pavia: scontro tra auto e moto, 17enne in arresto cardiaco

    1. Morto a Ginevra Vittorio Emanuele di Savoia: aveva 86 anni

      1. avatarEboli, incidente tra auto e moto: morto il 29enne Cosimo FusellaMACD

        Giorno della marmotta: cos'è e dove si celebra

  2. avatarProtesta agricoltori, trattori tornano a RomaVOL

    Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 137Sciopero mezzi 23 febbraio 2024: orari e fasce garantiteUdine, auto sbanda e finisce nel canale: un mortoCarlotta Dessì, la giornalista è morta a 35 anni: i funerali a Milano

  3. avatarScuola, preside picchiato a Taranto: "Genitori si sentono padroni"Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Ucciso anziano nel Pavese, accusata la badante Liliana BaronePrevisioni meteo, quanto dura l'ondata di caldo primaverilePavia: scontro tra auto e moto, 17enne in arresto cardiacoReggiano, trovati due cadaveri: ipotesi omicidio-suicidio

Morto Ugo Intini, storico esponente del Partito socialista italiano

Allerta meteo Protezione Civile per maltempoOra legale 2024: cosa cambia e come funziona*