Coronavirus, le mascherine diventano obbligatorie in ParlamentoCoronavirus, Conte pensa a un nuovo blocco dopo PasquaCoronavirus, stretta in Sicilia: si può uscire una volta al giorno
Coronavirus, in arrivo decreto per le imprese: dubbi su riapertureLa procura non poteva acquisire senza l’autorizzazione del Senato «messaggi di posta elettronica e whatsapp del parlamentare,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock o a lui diretti, conservati in dispositivi elettronici appartenenti a terzi» Matteo Renzi ha ottenuto ragione davanti alla Corte costituzionale sul caso della sua corrispondenza acquisita dai magistrati di Firenze. La Consulta, infatti, ha accolto il conflitto di attribuzione proposto dal Senato nei confronti della Procura di Firenze, che aveva acquisito la corrispondenza dell’ex premier senza chiedere la preventiva autorizzazione del Senato. «La Corte ha dichiarato che la Procura non poteva acquisire, senza preventiva autorizzazione del Senato, messaggi di posta elettronica e whatsapp del parlamentare, o a lui diretti, conservati in dispositivi elettronici appartenenti a terzi, oggetto di provvedimenti di sequestro nell’ambito di un procedimento penale a carico dello stesso parlamentare e di terzi», si legge nel comunicato della corte. I giudici costituzionali hanno ritenuto che i messaggi fossero «riconducibili alla nozione di corrispondenza, costituzionalmente rilevante e la cui tutela non si esaurisce, come invece sostenuto dalla procura, con la ricezione del messaggio da parte del destinatario, ma perdura fin tanto che esso conservi carattere di attualità e interesse per gli interlocutori». La sentenza rileva perchè stabilisce che «gli organi investigativi sono abilitati a disporre il sequestro di "contenitori" di dati informatici appartenenti a terzi, quali smartphone, computer o tablet: ma quando riscontrino la presenza in essi di messaggi intercorsi con un parlamentare, debbono sospendere l'estrazione di tali messaggi dalla memoria del dispositivo e chiedere l'autorizzazione della Camera di appartenenza per poterli coinvolgere nel sequestro. Ciò a prescindere da ogni valutazione circa il carattere "occasionale" o "mirato" dell'acquisizione dei messaggi stessi». La corte invece non ha accolto la parte del ricorso in cui si contestava l’acquisizione dell’estratto del conto corrente personale di Renzi, «in quanto non era stato spedito dalla banca al parlamentare, ma allegato a segnalazioni di operazioni bancarie provenienti da uffici della Banca d’Italia». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Coronavirus, anche in Campania arriva l'obbligo di mascherinaPierfrancesco Majorino su Lombardia e coronavirus
Reddito d'emergenza, il ministro Catalfo annuncia tre miliardi
Coronavirus, meglio rialzare la testa da soliCoronavirus, le mascherine diventano obbligatorie in Parlamento
Di Battista contro John Elkann e l'acquisizione del gruppo GEDISilvia Romano, Salvini: "Conversione? Non mi interessa"
Matteo Salvini telefona a Mattarella dopo l'attacco di ConteM5s, espulsi Giarrusso e Acunzo per la rendicontazione
Coronavirus, Crimi su Lombardia: "Valutare commissariamento"Non è L'arena, il dettaglio alle spalle di Matteo SalviniCoronavirus Sardegna, Solinas sfida Conte con un'ordinanzaCoronavirus, Santori: "Le Sardine sono per la patrimoniale"
Renzi sui fondi per le imprese: "Sovietizzare l'Italia? No grazie"
Mattarella, verso un nuovo governo di "coesione nazionale"?
Coronavirus, Misiani propone il sostegno ai lavoratori in neroTeresa Bellanova: "Regolarizziamo 600mila clandestini"Coronavirus, nelle attività maggiori controlli di sicurezzaFontana sulle zone rosse in Val Seriana: "Il governo disse di no"
Coronavirus, appello delle donne ai governi d'EuropaConte: "Ragionevolmente via alla riapertura dal 4 maggio"Coronavirus, la bozza del protocollo di sicurezza per le scuoleConsigliere della Lega di Forlì contro i partigiani: è polemica