File not found
MACD

La certezza di Bonetti: “Il voto utile è solo quello dato al Terzo Polo”

Elezioni 2022, la mancata alleanza tra SI e Verdi con il centrosinistra mette a rischio 14 collegiBonelli non ci sta: “Posti e contenuti da rinegoziare”Berlusconi segue Salvini: “Vogliamo azzerare l’Iva sui beni di prima necessità”

post image

Debora Faravelli, Autore a Notizie.itDalla generazione Vlora,trading a breve termine la nave degli albanesi, agli anni di Vendola. La rinascita pugliese raccolta da Emiliano e Decaro. Che ora sono stati convocati dall’AntimafiaTutte le strade di Puglia ormai finiscono alla commissione parlamentare antimafia: dopo Pasqua saranno ascoltati Michele Emiliano e Antonio Decaro, il capo della Dda di Bari Roberto Rossi, titolare dell’inchiesta che ha portato a 130 arresti, e il ministro dell’Interno Piantedosi. Che sta succedendo?, chiediamo a Nicola Lagioia. Come a schermirsi, risponde «faccio lo scrittore, dei meccanismi della politica pugliese so poco».Ma non ci crediamo, non del tutto, perché dipende: di cosa parla quando parla di politica? Cosa c’è – gli chiediamo – dietro, davanti e intorno al palco di piazza Ferrarese di Bari, dove il sindaco antimafia Decaro ha ricevuto un abbraccio popolare, il presidente antimafia Emiliano ha pronunciato parole che hanno incendiato la destra, e la destra a sua volta chiede lo scioglimento del comune per mafia? Lo scrittore di La ferocia, sceneggiatore e conduttore radio, nato a Bari nel 1973, è un protagonista della “rinascita pugliese”.Così la racconta: «In Puglia dalla fine degli anni Novanta, e l’inizio dei Duemila c’è stato un cambiamento enorme, culturale prima che politico. Bari è sempre stata una città dinamica, ma la Puglia fin lì non aveva nessun profilo nazionale. Terra di grandissime personalità, Carmelo Bene per il teatro, Pino Pascali per l’arte, Andrea Pazienza per il fumetto. E Domenico Modugno: che fingeva di essere siciliano perché l’artista pugliese non funzionava, un artista pugliese non varcava i confini del folklore. Forse l’innesco fu il film La capa gira di Alessandro e Andrea Piva: fu preso al Festival di Berlino e rivelò, improvvisamente, che la Puglia era un continente da scoprire». GiustiziaTrasformismo e malavita, Bari e i peccati della sinistraNello TrocchiaLa generazione VloraPerché esplose quella primavera? «Ci sono tante spiegazioni. Una molto interessante la diede Oscar Iarussi, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno. Lui ci diceva: voi siete quelli che erano giovani quando a Bari arrivò la Vlora, l’agosto del 1991, con 20mila albanesi». Qui apre una parentesi: «Quando arrivarono gli albanesi le istituzioni locali furono del tutto impreparate. Ma i baresi li accolsero benissimo. Bari è una città di accoglienza. Quando nel 1994 arrivò il calciatore Guerrero, colombiano, nero, mentre le altre curve facevano cori razzisti, gli ultras della Nord esposero lo striscione: “A Bari nessuno è straniero, nemmeno Guerrero”. Il patrono San Nicola è un pellegrino, arrivato dal mare. Siamo una terra che ha il cosmopolitismo nel sangue».Chiusa parentesi. Torniamo a quella generazione: «Noi che abbiamo visto arrivare la Vlora abbiamo visto arrivare in Puglia il XXI secolo con dieci anni di anticipo». Dieci anni dopo quella generazione ha cominciato a raccontare la sua Puglia come mai prima: «Ovviamente ha contato la sedimentazione di quello che c’era già. Ricordo Bari alla fine degli anni Ottanta: nella città vecchia, quello che oggi è un centro turistico internazionale, noi ragazzini non potevamo entrare: venivi scippato, derubato, rapinato, era tutto in mano ai clan. Ma al tempo stesso Bari era un centro di sperimentazione musicale, c’erano tantissimi gruppi». CommentiL’antimafia fatta solo di parole: la pessima lezione di EmilianoAttilio Bolzoni«Di tutti questi contrasti, i vecchi problemi e la nuova ondata culturale, fece tesoro Nichi Vendola. Tutto il cambiamento della regione è cominciato da lì. Quello artistico era già iniziato, la politica seguì. Vendola seppe captare i segnali. Non era da solo: si mescolarono culture diverse, quella socialista, quella dei sindacalisti – è la regione di Giuseppe Di Vittorio – quella liberale, con la casa editrice Laterza, Benedetto Croce, il meridionalismo di Salvemini. La Puglia divenne sinonimo di avanguardia. Guglielmo Minervini curava il programma Bollenti spiriti: venivano dati fondi per piccole imprese, culturali e no. I ragazzi di Bari, Lecce, Brindisi, Foggia, Taranto andavano a Berlino, Londra, Parigi a lavorare, capivano come si finanziavano i festival, i locali, poi tornavano e lo rifacevano qui».PugliaShireArriviamo a Emiliano e Decaro. «Hanno preso questa eredità e l’hanno portata nelle stagioni politiche successive. E non c’è dubbio che con loro Bari sia migliorata, il centro storico è stato restituito ai cittadini e ai turisti, sono arrivate le piste ciclabili. Il sostegno a Decaro racconta tutto questo». E se ora la commissione del Viminale dicesse che invece i clan se la governano ancora? «E se invece no? Allora sarebbe difficile non pensare che Piantedosi ha fatto un uso spregiudicato del suo potere. Dunque aspettiamo».Ma intanto c’è da capire che succede: «Ora che la primavera pugliese è diventata estate, a differenza di quella campana e siciliana, ora che il G7 si farà a Borgo Egnazia – cosa inimmaginabile fino a pochi anni fa – qual è il prossimo passo? Ecco, le imminenti elezioni sono l’occasione per chiarire che visione del futuro vogliono dare i candidati, sinistra e destra. A sinistra ci sono gli eredi della primavera, a destra chi vuole cambiare stagione. La Puglia ormai è una delle mete turistiche più ambite d’Europa, per me anche troppo: c’è il rischio che la regione si trasformi in PugliaShire, un posto in cui a parte il turismo succede poco. E certo il turismo internazionale porta i soldi, ma se si supera una soglia, l’oleografia smette di far girare la rivoluzione culturale. E invece la Puglia questa rivoluzione fin qui l’ha mantenuta».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDaniela PreziosiCronista politica e poi inviata parlamentare del Manifesto, segue dagli anni Novanta le vicende della politica italiana e della sinistra. È stata conduttrice radiofonica per Radio2, è autrice di documentari, è laureata in Lettere con una tesi sull'editoria femminista degli anni Settanta. Nata a Viterbo, vive a Roma, ha un figlio.

Doppio mandato, Taverna si congeda dal M5S: “È il momento di guardare avanti e di farlo tutti insieme”Crisi di governo, Di Maio: "Così a rischio anche i 15 miliardi contro il caro-bollette"

Silvio Berlusconi contro la patrimoniale: "Non la approveremo mai"

Conte sul caro energia: "Ci sta strangolando. Noi siamo stati inascoltati"Elezioni politiche 2022, quando si vota? Data e orari

Letta se la gioca a Vicenza: “I Veneti si ricorderanno di chi ha tradito Draghi”Perché non ha senso che Giorgia Meloni parli di blocco navale

La destra italiana e i “cimiteri dei feti” se dovesse vincere

Gelmini a Calenda: “Io ci sono, vediamoci. È quello che serve all’Italia”Lo scenario inedito di Berlusconi: “Putin pressato dai comunisti”

Ryan Reynold
Flat Tax, Paola Tommasi: "Pregiudizio economico su proposte centrodestra"Notizie di Politica italiana - Pag. 189Piano italiano per ridurre il consumo del gas: cosa prevede?

criptovalute

  1. avatarScriveva “Berlusconi amore mio” e il M5s la esclude dalla candidaturaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Elezioni 25 settembre, Sileri: "Non mi ricandido, torno a fare il chirurgo"Stupro a Piacenza, video choc pubblicato da Giorgia Meloni: "Non si può rimanere in silenzio"Silenzio, parla Draghi: “La crisi è colpa del centrodestra”Crisi di governo, quali partiti vogliono il Draghi bis e quali vogliono le elezioni

    1. Tajani sull’alleanza di centrosinistra in frantumi: “Sembra di stare su Scherzi a parte”

      1. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 190trading a breve termine

        Movimento 5 Stelle, Di Battista e Casalino non hanno presentato la candidatura

  2. Crisi di governo, rissa al Senato tra Mariastella Gelmini e Licia RonzulliGelmini a Calenda: “Io ci sono, vediamoci. È quello che serve all’Italia”Di Maio attacca Meloni: "Se rinegozi il PNRR, perderemo tutti i soldi"Telefonata fra Conte e Di Battista: verso la candidatura alle elezioni del 25 settembre?

  3. avatarLetta contro la Meloni "Indecente il video pubblicato dello stupro"Guglielmo

    Enrico Letta contro il “lavoro finto”, per lui gli stage “vanno pagati”Roberto Bargone, Autore a Notizie.itElezioni 25 settembre, Bersani: “Do una mano ma non mi ricandido”Crisi di governo, cos’è la verifica di maggioranza?

Torna l’evergreen di Silvio Berlusconi: il ponte sullo Stretto di Messina

Rotondi: “Letta ha già in tasca l’accordo con i Cinquestelle”Crisi di governo, sondaggi: la maggioranza degli italiani vuole Draghi fino al 2023*