File not found
Campanella

Corsica, accoltella la compagna e si butta dalla finestra morendo sul colpo

Era ubriaca alla guida: mamma colpevole per la morte dei due figli piccoliProdi sulla guerra in Ucraina: “Gli effetti delle sanzioni colpiranno Italia ed Ue”Crisi Ucraina: chiamata alle armi dei 55 enni a Lugansk, civili in fuga dal Donbass

post image

Caso Epstein, siglato accordo tra il principe Andrea d’Inghilterra e Virginia GiuffreOggi è incredibilmente difficile ricomporre il fronte dei subalterni. Nell’analisi dei fenomeni però non si può non considerare il capitaleL’ultimo dei dieci anni che ho passato in America fu accademicamente il più strano. Per una curiosa serie di coincidenze (fra cui lo scoppio della pandemia di Covid-19) invece dei miei soliti corsi di letteratura mi ritrovai a insegnare Teoria del conflitto militare in un dipartimento di Peace and conflict studies.Tali dipartimenti sono nati intorno agli anni Settanta con lo scopo di fare da contraltare ai più tradizionali dipartimenti di Scienze politiche che sempre più svoltavano verso posizioni destrorse.Questi ultimi cominciavano infatti ad analizzare gli scenari geopolitici nei puri termini strumentali di azione e reazione,VOL cercando di mantenere ogni discorso ideologico fuori dal quadro e concentrandosi invece su domande del tipo: «Se gli Stati Uniti intervengono militarmente in uno dei paesi del nord Africa, qual è la probabilità che il conflitto si allarghi al Medio Oriente? Come reagirà il Sudan? E l’Unione europea?».I dipartimenti di Peace and conflict, dove molti politologi di sinistra avevano trovato riparo, rimettevano invece sul piatto le prospettive etiche e ideologiche, cercando di ragionare – oltre il “come” – sul “perché”; provando a superare un approccio che dava per scontato il principio di servire l’interesse egoistico della propria nazione di appartenenza.Superare la lettura strumentalistica delle relazioni internazionali era insomma anche un modo per ostacolare, così mi spiegavano i nuovi colleghi, quella perniciosa logica che riduceva ogni azione e ogni prospettiva (anche intellettuale) al suo rendimento, vale a dire alla sua capacità di avere un ritorno sul bruto piano dell’utilità.Un compito improboCiò che dunque i dipartimenti di Peace and conflict miravano implicitamente a contrastare, compito davvero improbo, era più in generale quel tratto egemonico del neoliberismo che, organizzando la società attorno a un ordine di mercato, ha trasformato alle radici il nostro modo di pensare, portandoci a considerare giusto semplicemente ciò che è utile.Si imponeva così il mito dell’efficienza – cioè la logica d’impresa – quale valore sociale da applicare a ogni ambito dell’esistenza (oltreché a ogni tipo di istituzione, come vediamo oggi con la scuola, con gli ospedali, con l’università, ecc.).Se si considera che sui social, nello stesso periodo, alcuni personaggi del sottobosco vip si lamentavano coi vecchi che, deboli, obbligavano i giovani a restare chiusi dentro casa, si capisce bene di cosa sto parlando.Una necessità materialisticaTrovai degli studenti fantastici, in grado di ragionare in modo più complesso rispetto a quelli che avevo avuto nei dipartimenti di Studi umanistici. Inevitabilmente, dati i temi trattati, molte delle questioni erano quelle al centro delle attuali “guerre culturali”: la nazionalizzazione delle masse e la loro cooptazione nelle prospettive egemoniche delle classi dominanti, il ruolo del razzismo, quello delle donne, il linguaggio che la stampa passa a utilizzare a conflitto imminente o in corso, ecc..Ma questi temi, visti appunto sullo sfondo delle ostilità militari (anche interni alla nazione nei casi della guerriglia rivoluzionaria), acquisivano una coloritura più direttamente materialistica e meno esclusivamente… culturale.Si connettevano meglio all’ambito politico-economico e questo, a sua volta, ne complicava le prospettive: perché i giornali di proprietà di William Randolph Hearst pubblicarono una serie di reportage sul razzismo coloniale degli spagnoli nelle settimane che precedettero la guerra ispano-americana?Cosa ne è dell’istanza rivoluzionaria del femminismo quando serve a giustificare l’intervento militare in paesi dove le donne vivono in condizioni più arretrate? Perché quelle multinazionali che, in occidente, si fanno fiere promotrici di sistemi inclusivi di controllo linguistico supportano poi interventi bellici in paesi dove adotteranno scale retributive differenti secondo le linee della razza? E così via.In relazione al macro-tema della guerra emergeva insomma non l’estraneità delle “guerre culturali” alle grandi tematiche politiche ed economiche, ma la necessità – direi materialistica – di intenderle sul piano di un rapporto dialettico con le decisioni tanto del capitale quanto degli stati-nazione.Il passaggio che manca Credo sia proprio l’assenza nell’analisi di tale gradino ulteriore ad aver creato negli ultimi anni tutti quei contrasti da cui il discorso di sinistra è attraversato.Finché, voglio dire, il discorso politico antagonista riesce a svilupparsi solo un piano culturale, focalizzando su una serie di misure culturali a loro volta (politicamente corretto, linguaggio inclusivo, destrutturazione del canone letterario, ecc.), è incredibilmente difficile tanto ricomporre il fronte dei subalterni quanto comprendere cosa fare quando il capitale o talune istituzioni politiche paiono sposare le ragioni della lotta (oggi come oggi, ad esempio, il concetto di “inclusività” è sulla bocca di ogni dirigente aziendale così come di ogni tecnico di governi neoliberali).La perdita di precisi bersagli materiali (siano appunto il capitale o gli stati-nazione) ha creato una balcanizzazione delle prospettive di sinistra, che paiono al momento più occupate a rinfacciarsi i rispettivi privilegi identitari che non a provare a comprendere il modo in cui i soggetti sociali egemonici, economici o politici che siano, sono in gradi di cooptare o mettere a profitto le stesse specificità identitarie: nel giugno 2020 Amazon mise in home page la scritta Black Lives Matter e negli stessi mesi assoldò un esercito di avvocati per impedire la formazione di un sindacato, composto al 90 per cento di lavoratori black and brown, in Alabama.Con ciò non voglia assolutamente sostenere, come qualcuno tende a fare, che le guerre culturali siano di per sé parte integrante e/o complice del neoliberismo.Penso anzi che la loro comparsa sia allo stesso tempo il sintomo di conflitti emergenti quanto un effettivo strumento di lotta. Ma penso altresì che sia necessario riarticolare queste battaglie in relazione al piano materiale, e quindi inevitabilmente anche in relazione al modo in cui capitale e stati tendono a servirsene (o a rifiutarle) – in ottica appunto strumentale – verso scopi specifici e che concernano i tradizionali campi dello sfruttamento lavorativo, dell’espropriazione, del controllo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMimmo CangianoMimmo Cangiano

A Kharkiv 5 morti e 6 feriti dopo un attacco russo ad un autobusGuerra Ucraina, morto un cameraman tv nell'attacco a Babyn Iar

Contro la Russia non solo sanzioni ma anche il boicottaggio della vodka

USA, giovane di 12 anni vittima di bullismo si è tolto la vita. La madre: "Non sono riuscita a salvarlo"Ucraina, studenti somali bruciano vestiti in attesa di entrare in Polonia

Ucraina, causa contro la Russia: "Dimostreremo che Putin è il più grande criminale di guerra"Chi è Serghej Shoigu, il ministro della Difesa di Putin con uno dei tre codici nucleari

Crisi Ucraina, Biden sente al telefono Zelensky. Berlino: "La situazione è critica"

Era ubriaca alla guida: mamma colpevole per la morte dei due figli piccoliKharkiv in fiamme, i russi distruggono un gasdotto nella notte

Ryan Reynold
I file segreti di WikiLeaks: l’invasione dell’Ucraina studiata da Putin già nel 2008USA, Biden: “Putin sta rubando territori con la forza. Questo è l’inizio dell’invasione dell’Ucraina”Chi è Serghej Shoigu, il ministro della Difesa di Putin con uno dei tre codici nucleari

BlackRock Italia

  1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 540BlackRock Italia

    India, esplosione in una fabbrica clandestina di fuochi d'artificio: 7 mortiGuerra in Ucraina, la Germania investe 100 miliardi per rinforzare l'esercitoRegno Unito, Johnson: “Revocato l’obbligo di isolamento per i positivi al Covid”Ucraina, dottoressa uccisa da un missile mentre porta il nipotino in ospedale

    1. Effetto sanzioni contro la guerra, nave russa bloccata nel canale della Manica

      1. avatarIn Spagna un 31enne trascorre 10 anni davanti ai videogiochi: l’appello della madreCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Indonesia, un uomo stupra e mette incinte delle ragazzine: condannato all'ergastolo

  2. avatarL'attacco informatico di Anonymous alla Russia, ora tocca al Ministero della DifesaBlackRock

    Colombia, una 16enne si fa un tatuaggio durante la gravidanza: rimane paralizzata e perde il bambinoSkakun, il soldato eroe che si è fatto saltare con il ponte per bloccare i russiMosca chiude lo spazio aereo a 36 paesi, fra cui Italia e Regno UnitoGuerra Ucraina: Biden non risponde a Putin sull’allerta dell’arsenale nucleare

    ETF
  3. avatarTraghetto Grimaldi Lines in fiamme: 13 dispersi di cui 5 intrappolati a bordoVOL

    Crisi Russia Ucraina, Biden: “Esorto tutti gli americani a lasciare il Paese, prima che sia troppo tardi”Guerra Russia-Ucraina, Mosca annuncia pause per evacuare i civiliGuerra in Ucraina, dal Consiglio Europeo via libera ad altre sanzioni contro la RussiaUn altro "sofagate" per Ursula Von der Leyen: il ministro dell'Uganda la ignora nelle strette di mano

Contro la Russia non solo sanzioni ma anche il boicottaggio della vodka

Belgio, uomo veglia per due mesi sul cadavere del figlio di 14 anni: “Sperava in un miracolo”California, famiglia morta nel deserto: i dati negli smartphone rivelano quanto accaduto ad agosto*