File not found
Campanella

Guerra in Ucraina, Putin: "Le pressioni dei Paesi ostili sono quasi un'aggressione"

WordRated, la compagnia che paga 200 dollari per ogni romanzo lettoUcraina, Biden pronto a inviare armi più potenti. Zelensky: "Genocidio in Donbass"La fame e la paura a Kramatorsk: “Due settimane e i russi arriveranno anche qui”

post image

Arriva il primo stop al gas russo e arriva dall’UcrainaPossiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali,investimenti ma se si continuano ad addossare sulla magistratura tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia A fine anno 2022 è entrata in vigore la Riforma Cartabia che rappresenta dopo anni la prima grande “riforma sistematica” del processo penale e del processo civile. Il massiccio intervento legislativo modifica profondamente la normativa processuale e ha la finalità espressa di ridurre i tempi di trattazione dei giudizi e rispettare, di conseguenza, gli impegni assunti dall’Italia in relazione al PNRR. L’altro versante della Riforma Cartabia ha riguardato l’ordinamento giudiziario; alcuni aspetti sono oggetto di una delega al Governo, rispetto alla quale da poco risultano conclusi i lavori di una commissione di studio istituita presso il Ministero della Giustizia;  ma vi sono poi una serie di norme, immediatamente precettive, in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Nelle mie brevi riflessioni i due settori di intervento della riforma, processuale e ordinamentale, necessariamente si intrecciano. La riduzione dei tempi E’ ingenuo ritenere che i risultati auspicati in termini di riduzione dei tempi della risposta giudiziaria possano essere raggiunti semplicemente con interventi processuali, e neanche esclusivamente con aumenti di risorse di persone e mezzi. Questi interventi necessari e doverosi, che producono senza dubbio effetti positivi, devono essere accompagnati necessariamente da interventi strutturali e di sistema che non devono riguardare la giustizia ma la buona amministrazione del paese. Se non si incide, riducendola entro margini fisiologici (vedi dati statistici europei) sulla domanda di giustizia in Italia, nessun intervento processuale o ordinamentale sulla giurisdizione potrà essere risolutivo. C’è tutto un segmento fondamentale, che precede la “patologia” sulla quale interviene la giurisdizione, che richiede interventi urgenti, che abbiano un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. E, invece, noi assistiamo dinanzi allo sfacelo “sociale” e “culturale” che attraversa il nostro paese  ad interventi che aggravano ancora di più la macchina giudiziaria con introduzione di nuovi reati, assegnazione di compiti di supplenza alla giurisdizione (penso al fine vita), il continuo inasprimento delle pene; mentre sarebbe necessario in via preventiva rafforzare il sistema dei controlli amministrativi, rafforzare il controllo da parte dello Stato sul territorio (è sotto gli occhi di tutti il fallimento del controllo del territorio, sotto il profilo urbanistico, da parte dei Sindaci dei Comune: si potrebbe immaginare di spostare su altri organi, non soggetti al consenso elettorale, questo nevralgico settore, che nella fase patologica intasa i Tribunali con previsioni sanzionatorie irrisorie), incrementare gli investimenti nel sociale, nella scuola, nella cultura (diceva giustamente Gesualdo Bufalino: “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”); garantire che la pubblica amministrazione paghi ciò che deve ai cittadini e alle imprese, subito e senza interessi, che si accumulano per anni, riducendo così il contenzioso (anche per rinsaldare la fiducia del cittadino nello Stato ed ottenere un importante effetto culturale: lo stato adempie alle proprie obbligazioni, altrettanto devono fare i contribuenti con lo Stato). Possiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali ma se si continuano ad addossare sulla magistratura, anello terminale della catena, tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia. Con il rischio poi di vedere additata la giustizia e la magistratura come causa di inefficienza e ragione di incertezza del diritto che allontana gli investimenti. La giustizia giusta Non sempre una giustizia veloce è una giustizia giusta. Non c’è dubbio che una risposta che arriva a distanza di anni dai fatti non può essere giusta anche qualora la decisione risulti corretta. I tempi della risposta sono fondamentali. La giustizia è un servizio per i cittadini e deve essere efficiente anche in termini temporali, ma il dispiegarsi del processo fino alla decisione ha i suoi tempi. Si pensi alle condizioni attuali del lavoro in Corte di cassazione (c’è stato un tempo “lontano” in cui i giudici della cassazione avevano modo e tempo di studiare le monografie per risolvere i casi che si prospettavano; oggi, la Corte di Cassazione è definita un “sentenzificio”, che sempre con maggiore difficoltà consente di assolvere adeguatamente al fondamentale ruolo di nomofilachia). Ai giudici deve essere garantito un tempo necessario e prezioso, che nella prospettiva di efficientamento degli ultimi tempi scompare, che è il tempo della decisione! Quante volte la decisione deve maturare nel convincimento del giudice, dinanzi a diverse opzioni che si prospettano nella valutazione del fatto e nella interpretazione giuridica? Ecco, ai giudici non deve mai essere sottratto questo tempo, perché il rischio è la creazione di una categoria ottusa e burocrate, attenta alle forme e alle procedure, ma indifferente rispetto all’in sé della giurisdizione, ossia il contenuto della decisione. E non aiutano in questa prospettiva tutte le norme della riforma Cartabia che accentuano il carrierismo e la verticalizzazione degli uffici giudiziari, anche giudicanti, ad esempio introducendo le “pagelle” o nuovi illeciti disciplinari, per il mancato rispetto delle “direttive” (quali? Con quale contenuto?). Ecco, in conclusione, chiediamoci se la figura di giudice, pressato dalla richiesta di una sempre più alta produttività, impaurito dalla introduzione di nuovi illeciti disciplinari, asservito nelle gerarchie degli uffici giudiziari, possa svolgere con serenità ed autorevolezza il gravoso compito di amministrare la giustizia che gli è stato affidato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRossella Marro

Sharm el-Sheikh, bimba di 13 mesi morta cadendo dal balconeElon Musk, il tweet dopo le minacce russe: "Se muoio in circostanze misteriose, è stato bello conoscervi"

Terremoto al Cremlino: “100 diplomatici russi pronti a dimettersi contro la guerra”

Violento terremoto in Perù, scossa di magnitudo 7.2 al confine con la BoliviaMarito scappa con rifugiata ucraina. Parla la donna: "Non sono una sfasciafamiglie"

Usa, camionista cosparge di benzina bimbo di un anno e tenta di dargli fuocoElon Musk accusato di molestie sessuali da un’assistente di volo

Vladimir Putin, messa a nudo la sua vita privata: dalla fidanzata ai collaboratori

Indonesia, terremoto di magnitudo 6.1 al largo di SumatraTutte le stragi a scuola negli Stati Uniti, da Columbine a Uvalde

Ryan Reynold
Germania, scontro tra autobus e treno: diversi passeggeri feriti“Caro vita? La gente lavori di più o trovi un lavoro migliore”: bufera per le parole della ministraGuerra in Ucraina, fallito il tentato omicidio di Putin

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarGuerra in Ucraina, Zelensky: “Lavoro enorme per ricostruire il Paese, più di 500 miliardi di danni”Economista Italiano

    Guerra in Ucraina, secchiata di vernice rossa sull’ambasciatore russo in Polonia Guerra in Ucraina, attacco aereo su Donetsk, 10 civili morti, anche due bambiniDetenuto che ha abusato del figlio di 4 mesi picchiato dagli altri carcerati con scatole di tonnoSparatoria alle Hawaii con quattro feriti, il video di un passante

      1. avatarScozia, via libera ai matrimoni gay celebrati in chiesaETF

        India, forti turbolenze su aereo: 40 passeggeri rimangono feriti durante il volo, il video

  2. avatarGuerra in Ucraina, la richiesta di Kiev: "I russi ci bruciano vivi, dateci armi più potenti"criptovalute

    Guerra in Ucraina, a Mariupol trovati 200 cadaveri sotto un grattacieloDel Vecchio: “Con le armi Usa e inglesi gli ucraini possono respingere i russi”Il no della Turchia a Svezia e Finlandia nella Nato: “Ambiguità sul terrorismo”Guerra in Ucraina, la richiesta di Kiev: "I russi ci bruciano vivi, dateci armi più potenti"

  3. avatarSalvador Ramos, chi è il killer della sparatoria in Texas che ha ucciso 19 bambinicriptovalute

    Zelensky “invita” gli U2 che suonano a sorpresa in metropolitana a KievEurovision, giornalista russa: “Bombardate Torino, ci vorrebbe un missile Satan”Perché il 9 maggio Putin festeggia un “quasi falso storico”La guerra in Ucraina potrebbe aver causato la morte di 80 delfini

Sorelle pakistane uccise dai suoceri: volevano divorziare per iniziare una nuova vita in Europa

Obiettivo Nato, ecco quando ci entreranno Finlandia e SveziaTerremoto in Argentina: scossa di magnitudo 6.8 nel nord del paese*