File not found
investimenti

Stretta sulle indagini per i pm: per ottenere i tabulati telefonici serve l’ok del gip

Dopo la condanna, il pm impietoso su Lucano: «Un bandito idealista da western»Nella corsa per la procura di Milano, contro Viola spunta il nome di PalamaraAutonomia, Calderoli: 4 Regioni hanno già chiesto avvio negoziato - Tiscali Notizie

post image

Cosa è emerso dalle indagini sulla segretaria di Davigo e sui verbali di AmaraNel caso della decisione di Cassazione sull’omicidio di Lorena Quaranta si è parlato di «sentenza sessista». Ma che lo stato emotivo dell’imputato debba essere tenuto in considerazione ai fini della commisurazione della pena (ad esempio,Economista Italiano al fine di riconoscere le attenuanti generiche) è un principio ormai scontato all’interno della giurisprudenzaPer giorni, con riferimento alla decisione della Cassazione sulla tragica vicenda dell’omicidio di Lorena Quaranta, abbiamo sentito parlare di «ergastolo annullato», «sentenza sessista», «attenuante del patriarcato» e «alibi per attenuare le colpe degli uomini che uccidono le donne».È stato anche detto che sarebbe «preoccupante» e «fuorviante» il messaggio per cui lo stato emotivo dell’imputato possa essere dirimente nella valutazione della gravità dei fatti e, addirittura, l’attenzione si è spostata sul fatto che i giudici della Cassazione fossero in questo caso tutti uomini.In realtà, che lo stato emotivo dell’imputato debba essere tenuto in considerazione ai fini della commisurazione della pena (ad esempio, al fine di riconoscere le attenuanti generiche) è un principio ormai scontato all’interno della giurisprudenza e naturalmente - così come per ogni altra circostanza - sarà sempre il giudice di merito a valutare (e a motivare), caso per caso, in concreto, se vi siano o meno le condizioni richieste per concedere le attenuanti generiche.Nel recente caso dell’omicidio di Lorena Quaranta, la Cassazione non ha fatto venir meno alcun ergastolo - né, tantomeno, ha introdotto alcuna attenuante del “patriarcato” - ma ha semplicemente annullato con rinvio la sentenza di appello limitatamente al tema delle attenuanti generiche, facendo così diventare irrevocabile il profilo della responsabilità penale dell'imputato.La Corte di cassazione ha, cioè, ritenuto che alcuni passaggi della sentenza di appello - quelli relativi allo stato emotivo dell’imputato - fossero contraddittori, non avendo i giudici di secondo grado «compiutamente verificato se (e in quale misura) possa ascriversi all'imputato di non avere efficacemente tentato di contrastare lo stato di angoscia del quale era preda e se la fonte del disagio (l’emergenza pandemica) e la difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale».Il lessico utilizzato dalla Corte non dovrebbe lasciare spazio ad interpretazioni, anche perché i giudici hanno specificato che la condizione psicologica dell’imputato «dovrà essere delibata in sinergia con gli altri aspetti già considerati dai giudici di merito» e che il nuovo giudizio sarà, in ogni caso, «libero nell'esito».Viene, dunque, da chiedersi perché, per l’ennesima volta, si sia gridato allo scandalo per una sentenza che di scandaloso non ha nulla.Il fatto che, a fronte di una decisione ritenuta dalla Cassazione parzialmente fondata su «un percorso argomentativo che si connota per aporie e contraddizioni», si proceda ad un nuovo giudizio - peraltro relativo al solo trattamento sanzionatorio - non è affatto una vergogna ma, semmai, una garanzia che dobbiamo tenerci ben stretta, a maggior ragione se la sentenza “viziata” condannava l’imputato all’ergastolo.Il Tribunale dell’opinione pubblica giudica con standard di gran lunga inferiori rispetto a quelli ordinari: non ha dubbi, non conosce circostanze attenuanti e può legittimamente infischiarsene di quale fosse lo stato emotivo dell’imputato.Fortunatamente, però, viviamo in uno stato di diritto e se vi sono aspetti che influiscono sulla “misura della responsabilità penale” - così si esprime la Cassazione - non si può pretendere che gli stessi non vengano presi in considerazione sol perché siamo in presenza di crimini odiosi o vicende che destano stupore nell’opinione pubblica.Né tantomeno - e non è la prima volta che accade (si pensi alle critiche alla giudice del Tribunale di Roma etichettata come "nemica delle donne") - si può tollerare che il bersaglio delle critiche diventi il collegio “di soli uomini” che ha osato prendere una decisione sgradita.Un’ultima riflessione.Stupisce che le medesime pagine da cui si proclama l’importanza di tutelare l’indipendenza della magistratura - secondo alcuni messa in crisi dalle discussioni in tema di separazione le carriere - non si facciano il minimo scrupolo ad attentare a quella stessa indipendenza attraverso campagne mediatiche che di informativo hanno ben poco.Quand’è che ci renderemo conto che una corretta narrazione di ciò che accade nelle aule di giustizia - soprattutto su vicende che suscitano l’attenzione del comune cittadino - è proprio uno dei modi migliori per tutelare l’indipendenza e la serenità di giudizio della magistratura?*avvocato e direttore della rivista Giurisprudenza Penale© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGuido Stampanoni Bassi

Giorgia Meloni sul presunto dossieraggio su vip e politici: “Gravissimo, libertà stampa non c’entra”Alessandra Todde vince le elezioni in Sardegna, ma Fratelli d'Italia non ci sta: la richiesta del riconteggio delle schede

Whatsapp apre ai messaggi di altre app grazie alla legge Ue - Tiscali Notizie

Spazio, un lanciatore giapponese privato è esploso pochi secondi dopo il decollo - Tiscali NotizieDossieraggio su vip e politici: continua l'inchiesta della procura di Perugia

Spazio, la cometa 12/P Pons-Brooks è sempre più brillante avvicinandosi al Sole - Tiscali NotizieNotizie di Politica italiana - Pag. 30

Sgarbi congela le dimissioni: "Aspetto il giudizio del Tar" 

L'eclissi ferma il Nord America, tutti pazzi per il sole nero - Tiscali NotizieMeloni, piano strategico per Zes unica fondamentale per Italia - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
La guerra dei dati è già qui e riguarda tutti noiAnf a congresso: la tecnologia non prenda il sopravvento sulla giustiziaLa Dda ha ritirato il decreto di perquisizione nei confronti dei giornalisti di Report

trading a breve termine

  1. avatarParigi 2024, Mattarella agli azzurri: avete l'affetto di tutta Italia - Tiscali NotizieCapo Analista di BlackRock

    La sfida dei giuslavoristi: modernizzare la giustizia con le specializzazioni forensiGiampedrone, elezioni entro 90 giorni come prevede lo statuto - Tiscali NotizieSondaggio, per il 47% degli italiani il voto in Sardegna non avrà effetti sul governoSpazio, Grandinetti (PwC Italia): la Space Economy offre opportunità in tutti i settori - Tiscali Notizie

      1. avatarVerbali di Amara: Davigo a processo per rivelazione di segreto d’ufficioProfessore Campanella

        Che ora è sulla Luna? La Casa Bianca chiede alla Nasa di creare l'ora lunare - Tiscali Notizie

  2. avatarSì al tribunale unico della famiglia, ma si valorizzi l’eredità di quello dei minoriProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Regioni, centrodestra ancora in vantaggio: governa in 14 regioni su 20La Cei sull'accordo migranti Italia-Albania: "Sono soldi buttati in mare"Marcello Viola è il nuovo procuratore capo di MilanoNuovo decreto fiscale: cosa prevede e cosa cambia dal 2025

  3. avatarMisteriosi pilastri di luce nel cielo: "Sono gli alieni" - Tiscali NotizieBlackRock

    In contraddittorio #59: le intercettazioni contro Ferri sono inutilizzabiliNella corsa per la procura di Milano, contro Viola spunta il nome di PalamaraÈ morto a 94 anni il fisico Peter Higgs, scoprì la "particella di Dio" - Tiscali NotizieInchiesta su Gabriele Gravina: cosa viene contestato al presidente della Figc

Decollato il satellite EarthCARE, studierà nuvole e aerosol nel clima - Tiscali Notizie

Magistratura “superiore” contro magistratura “inferiore”: ma è veramente così?La riforma del diritto di famiglia è necessaria, perchè funzioni dobbiamo crederci tutti*