File not found
Guglielmo

Terribile incidente nel cremonese: morto un 20enne

Roberto Burioni sul cancro: “Siamo vicini a sconfiggere i tumori”Incidente per Edoardo De Laurentiis: tre feriti nello scontro in PorscheAntitrust, avviata istruttoria su Intesa Sanpaolo e Isybank

post image

Giancarlo Pittelli, arrestato ex parlamentare di Forza ItaliaRoma: un momento del primo incontro nazionale dei referenti territoriali del Servizio Cei per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili - Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Sabato 18 novembre la Chiesa italiana celebra la terza Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. E la mattina stessa,investimenti papa Francesco riceve in udienza i partecipanti al primo incontro dei referenti territoriali del Servizio messo in campo dalla Cei per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Un momento che si è svolto alla vigilia, venerdì 17, dopo che giovedì era arrivato il secondo Report sulle attività dei servizi territoriali. Con un meeting che è stato anche l’occasione per illustrare le buone pratiche che la Chiesa italiana ha messo in campo per contrastare il triste fenomeno degli abusi.All’evento hanno portato il loro saluto padre Andrew Small, segretario della Pontificia Commissione per la tutela dei minori e Gianfranco Costanzo, capo del Dipartimento per le politiche della famiglia di Palazzo Chigi. Mentre la coordinatrice del servizio Nazionale Emanuela Vinai ha letto il messaggio inviato dalla garante per l’infanzia, Carla Garlatti. L’arcivescovo di Ravenna-Cervia Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio, ha ricordato che «la Chiesa universale si sta muovendo per ripensare se stessa in senso sinodale e forse ci si aspetta che alcune strutture cambino in un’ottica più missionaria». «Dentro questo cambiamento ci siamo noi – ha soggiunto – con un ministero che sta cambiando la vita e il volto della Chiesa a poco a poco e partendo dal basso».Da parte sua l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, ha spiegato che «la Chiesa in Italia si è mossa in questi anni su cinque linee». La prima è quella dell’educazione con «l’importanza di toccare i cuori e le menti perché solo così si possono cambiare persone e strutture». La seconda è «una conoscenza più affinata del fenomeno». La terza riguarda «la collaborazione con le istituzioni, anche a livello territoriale, che occorre incrementare». La quarta è «la specializzazione che è richiesta per effettuare la repressione, ma soprattutto l’ascolto delle vittime». La quinta riguarda la preghiera. «Concludendo - ha detto infine il presule - mi chiedo: siamo soddisfatti di ciò che abbiamo fatto? Mai, perché anche un solo caso di abuso è troppo!».Questo primo incontro dei referenti territoriali è stato l’occasione per raccogliere suggerimenti in vista della pubblicazione del prossimo Report e per illustrare buone pratiche già messe in campo a livello locale. In Toscana ad esempio è stato promosso un percorso di formazione umana dedicato ai sacerdoti e alle religiose nei primi dieci anni di ordinazione o consacrazione. «La priorità - spiega la responsabile del progetto suor Tosca Ferrante, coordinatrice del Servizio regionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili - è stata prendersi cura delle singole persone, della loro formazione per una crescita di maturità». In quattro appuntamenti «si è parlato di diritti e doveri dei sacerdoti e delle religiose, quindi l’aspetto giuridico, dello sviluppo dell’affettività, della sessualità, e poi dei nuovi modelli familiari, che è l’aspetto più pastorale». Al percorso hanno partecipato «molti parroci e sacerdoti impegnati in parrocchie, ma anche le religiose che operano nelle strutture educative». «Ci hanno chiesto di continuare - aggiunge suor Tosca - come necessità di formazione per intercettare alcune dimensioni in prospettiva di una crescita integrale».Uno dei problemi segnalati nel corso dell’incontro è stato quello dei rapporti con le altre istituzioni non ecclesiali. A questo proposito una buona prassi è quella messa in campo dalla diocesi di Cagliari, dove è stato costituito un centro di ascolto con professionalità multi e interdisciplinari. A spiegarlo è l’avvocata familiarista e rotale Valeria Aresti, referente diocesana, che sottolinea come questa realtà lavori «in rete con altre istituzioni, coinvolgendo le altre agenzie territoriali: il Tribunale, la Questura, le altre forze dell’ordine, i servizi sociali, altri operatori che a vario titolo possono entrare in contatto con la vittima per sostenerla e per supportare il nucleo familiare che si trova coinvolto». E questo affinché «il fedele sappia che di fronte ad un evento così grave ha davanti a sé non solo la Chiesa, ma la Chiesa con tutte le altre istituzioni».Una esperienza simile è quella sperimentata nella diocesi di Sulmona-Vasto con un protocollo d’intesa promosso con il Servizio sociale territoriale, le forze dell’ordine, i servizi sanitari, gli enti del Terzo settore e la realtà scolastica. «Mancava un collegamento, una prassi consolidata rispetto alla tutela dei minori in caso di abuso – spiega Lucia Colalancia, psicoterapeuta e referente diocesana -. Ognuno si muoveva autonomamente, non c’era una rete. Abbiamo voluto mettere in circolo le tante risorse. Le lentezze burocratiche e la carenza di personale pubblico ha rallentato l’attuazione del protocollo. Ma siamo pronti a partire».

Femminicidi in Italia, Nordio: "Serve radicale rieducazione"Gratta e Vinci: vinti due milioni di euro con scheda da 10 euro

Reggio Calabria, agguato alla dottoressa della guardia medica: morta Francesca Romeo

Immigrazione, il cardinale Zuppi: "Bisogna vincere la paura"Incidente sul lavoro: morto operaio a Roma

Terribile incidente nel cremonese: morto un 20enneBlitz antidroga in diverse regioni: individuata banda italo-albanese

Morte Giulia Cecchettin, la sorella Elena sui social: "Ti voglio bene". I legali: "È il momento del dolore"

Alberto Re morto suicida, la famiglia dell’imprenditore: “Travolto da critiche sui social”Incidente sull'autostrada A23: donna perde il controllo dell'auto e sbatte contro il guardarail

Ryan Reynold
Femminicidio di Giulia Cecchettin, la storia: tutti i dettagli dell'omicidioPalermo, bimbo nasce morto alla 38esima settimanaIl padre di Filippo Turetta chiede scusa al papà di Giulia Cecchettin: “Perdono”

Professore Campanella

  1. avatarGiulia Cecchettin, i compagni le dedicano "un minuto di rumore"investimenti

    Il ritorno di Filippo Turetta in Italia: sappiamo la data?Taxi, l'Antitrust: "Nelle grandi città italiane troppi disservizi, servono più licenze"Napoli, occupata Università Orientale a sostegno della Palestina"Sei la mia pornostar": prof di religione a processo per molestie

    1. Guerra in Israele, il pensiero del Papa: "Servono due Stati"

      1. avatarMilano, perseguita la ex e tenta di comprare acidotrading a breve termine

        Volo sanitario d'urgenza da Lecce e Genova per un neonato in pericolo di vita

  2. avatarMaltempo in Toscana, Tajani: "Dal Governo 100 milioni per le aziende"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    67enne morto schiacciato dal suo furgone, non aveva tirato il freno a manoGiulia Cecchettin, dal femminicidio raddoppiate chiamate al numero antiviolenza (1522)Si chiamava Giulia Cecchettin, ma potevamo essere tutte noiSciopero dei medici, Schillaci: "Disponibili a un incontro"

  3. avatarCane ucciso al parco a Parabiago davanti al proprietario, gli hanno sparato in testaCampanella

    Filippo Turetta, il retroscena raccontato da un amicoFemminicidio Giulia Cecchettin, la telefonata del testimone al 112Giulia Cecchettin, il consigliere Valdegamberi: "Sua sorella è una satanista"Terremoto, percepita una scossa al largo delle Marche

Emilia Romagna, alunne si rifiutano di fare il compito in classe: spintoni al prof

Guerra in Israele, il pensiero del Papa: "Servono due Stati"Sciopero generale del 17 novembre 2023, la nota di Cgil e Uil*