File not found
Economista Italiano

Covid, il capo laboratorio di Wuhan: "Il virus continuerà a mutare"

Cuoco cade nel pentolone e muore a 25 anni mentre stava preparando un pranzo di nozzeIslanda, la settimana lavorativa di 4 giorni è un successo: produttività e benessere aumentatiCrollo a Miami Beach, trovati altri 14 morti sotto le macerie

post image

Pensionato tiene un carro armato della Seconda Guerra Mondiale in giardino: condannato a 14 mesiIl crollo del seracco nei pressi di Punta Rocca il 3 luglio 2022 sulla Marmolada è l’esempio più lampante di come si sta trasformando la montagna con i cambiamenti climatici e di come deve modificarsi,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock di conseguenza, il nostro approccio a essa. Si tratta forse del caso più eclatante, che però si aggiunge ad altri crolli di masse di ghiaccio, di guglie, a frane e colate detritiche che sempre più numerosi emergono nei casi di cronaca. Negli ultimi decenni, a causa dell’innalzamento delle temperature anche in alta quota, la fusione del permafrost ha reso instabili diverse pareti, dove le frane hanno cancellato alcune classiche dell’alpinismo e modificato la morfologia delle montagne. Un esempio è quello della via al pilastro sud-ovest, aperta in solitaria da Walter Bonatti nel 1955, spazzata via nell’ormai lontano 2005. Di questi tempi, dove la velocità del cambiamento è elevata, dobbiamo imparare a adattare altrettanto rapidamente le nostre abitudini e i nostri obiettivi, ricordando che la “rinuncia” o il cambio di programma non rappresentano una sconfitta ma fanno parte del gioco.Devono cambiare le guide cartacee, devono evolversi le guide alpineServe che anche i libri cambino: le guide d’arrampicata dovrebbero tenere conto di questi aspetti, perché durando anche cinque o sei anni in un mondo che si modifica così rapidamente è fondamentale inserire considerazioni sul climate change e magari qualche previsione. In ugual maniera il lavoro delle guide alpine non può essere lo stesso di un tempo: nasce l’esigenza di educare sempre più i clienti in una rinnovata importanza dei rapporti di fiducia personali. Invece di aspettare una persona ignota al rifugio per salire vie normali vituperate dalla folla, e rese pericolose dai cambiamenti dell’ambiente, la guida potrebbe tornare a essere uno dei punti focali della condivisione della conoscenza, lavorare con individui con cui ha già un rapporto, per poter discutere magari il cambio di itinerario o di periodo per una salita che si ritenga rischiosa o pericolosa.I social e le questioni logisticheEssendo molte le vie corrotte c’è affollamento su quelle percorribili: la combinazione tra social media e cambiamenti climatici ha creato una situazione devastante. La condivisione di salite, itinerari e cascate di ghiaccio porta ad avere anche otto cordate presenti nello stesso luogo nello stesso momento. Il climate change ci lascia pochi momenti di condizioni buone, che sentiamo di dover cogliere per forza, per portare a casa il risultato. Si diventa consumisti dell’alpinismo perdendo quello che è il senso dell’esperienza interiore più profonda.I rifugi e gli impianti a fune, poi, dovrebbero cambiare periodo di apertura, abbandonando o ampliando quello attuale, fornendo un servizio più disponibile a coloro che anticipano le partenze per approfittare delle ore più fredde. Serve che i rifugisti tornino a essere coloro che danno indicazioni, che sono un riferimento in loco perché, vivendo pienamente la realtà del posto, ne conoscono le evoluzioni anche più recenti, sanno se ci sono stati sbalzi termici significativi, crolli o scariche, e dove ciò sia accaduto.La pericolosità della abitudiniDiventa sempre più importante abbandonare il concetto di consuetudine: “di qui passano tutti ed è sempre andata bene”, “tutti hanno sempre bivaccato su questa morena e non è mai successo nulla”. Le abitudini ci danno un illusorio senso di sicurezza, che rischia, però, di metterci in pericolo. Servono valutazioni oggettive sulla situazione, il meteo, le temperature, il mutare delle condizioni, più che appellarsi ai ricordi spesso ormai non più validi. Se un tempo la roccia ci dava “granitiche certezze”, oggi la fusione e il rigelo del permafrost non fa altro che creare e ampliare spaccature, rendendo blocchi dall’aria solida una bomba a orologeria pronta a sgretolarsi con il successivo caldo.Aumentano le difficoltà, aumentano i rischiIl cambiamento del clima, nelle zone glaciali, ha provocato difficoltà nell’approcciarsi alle pareti, si è passati dal ghiaccio alla roccia, e alcune vie sono aumentate di grado, si sono stravolte: come nel caso della Rebuffat, con il ghiacciaio che si è abbassato di 25 metri, e sembra essere passata dal 6a al 6c. È cambiata anche la qualità dell’esperienza delle persone, che se prima si avvicinavano a questa via come a uno dei primi approcci del Monte Bianco, ora invece si trovano di fronte un percorso molto più difficoltoso. Sui ghiacciai si lotta con lo zero termico, la morfologia continua a modificarsi, molte vie normali sono scomparse, o diventate impraticabili, le notti sono scosse dai boati dei crolli sulle seraccate e delle scariche di sassi. L’acqua scorre in superficie formando i cosiddetti torrenti epiglaciali, o bédière, alimentati dalla fusione o dalle precipitazioni. Il ritiro è sotto gli occhi di tutti e, se si ha avuto occasione di visitarli più volte a distanza di tempo o di vedere confronti fotografici, ha avuto e sta avendo proporzioni drammatiche. Molti degli interventi che deve fare il soccorso alpino sono legati al fatto che le condizioni sono cambiate, ma noi andiamo in montagna con la coscienza di un tempo.L’importanza del meteoOramai è evidente che, prima di muoversi in alta quota, bisogna prestare assoluta attenzione al meteo e in particolare al dettaglio dello zero termico che, quando presenta valori non idonei all’altitudine e al periodo, dovrebbe scoraggiare dall’intraprendere percorsi a rischio, in particolare negli ambienti glaciali. L’estremizzazione dei fenomeni atmosferici, con temporali che presentano spesso un elevatissimo potenziale elettrico, invitano a un’attenta pianificazione delle attività in montagna, dall’escursionismo all’alpinismo. Fortunatamente oggi disponiamo di sistemi di previsione evoluti che però vanno sempre integrati con la nostra esperienza e mai sottovalutati con supponenza o superficialità.Un cambiamento culturaleIl cambio del clima potrà, se sapremo cogliere l’occasione, portare a un cambiamento anche nel mondo alpinistico, intraprendendo un percorso che si opponga al turismo e all’alpinismo mordi e fuggi. Le uscite vanno pianificate nella loro interezza: dallo studio dei luoghi e delle persone, ognuna con il proprio livello, alla preparazione, dall’avvicinamento alla scalata, alle vie di fuga, alla discesa. Il focus, più che sulle prestazioni, dovrà spostarsi su conoscenze nuove e sulla cultura della sicurezza e del rispetto.Le scuole CAI dovrebbero passare dall’insegnamento delle tecniche a un’educazione dell’allievo volta ad affrontare una montagna che cambia, a un alpinismo che si nutre anche di rinunce. Per fare questo, sarà necessario che i formatori siano a loro volta formati per abbandonare le conoscenze non più in linea con la situazione attuale e adottare le nuove modalità.

Alaska, aereo da turismo precipita: morto il pilota e i cinque passeggeriCovid, la compagnia Qantas dispone l'obbligo vaccinale per i dipendenti

Cantante annusa il fiore tossico di una Brugmansia: ecco cosa le è successo

Tre donne scoprono di avere lo stesso fidanzato: lo lasciano e partono per un viaggio assiemeIndia, 23 persone morte folgorate da un fulmine: stavano facendo un selfie di gruppo

Stupra un neonato: 25enne rischia linciaggio in carcereCovid, moglie fotografa il marito non vaccinato in fin di vita e lancia l'appello: "Fate il vaccino"

Maurizio Di Marzio arrestato in Francia: preso a Parigi l'ultimo ex brigatista latitante

Maltempo in Belgio, pesanti allagamenti e forti temporali in ValloniaRussia, turista 42enne mangiato vivo da un orso davanti agli amici mentre montava la tenda

Ryan Reynold
USA, pescato pesce dai denti umani nel North CarolinaFinale Euro2020, disordini a Londra prima e dopo la partita: 49 arresti e 19 poliziotti feritiOlanda, si diffonde la variante Delta: +500% di contagi in una settimana

VOL

  1. avatarScontri in Sudafrica, almeno 72 morti: madre lancia il figlio da un palazzo in fiamme per salvarloinvestimenti

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 673Grecia: scossa di terremoto di magnitudo 5.2 in mareCoronavirus, allarme variante Delta in California: +17% di casiAfghanistan, ragazza afghana in lacrime: “A nessuno importa di noi: moriremo lentamente dalla storia”

    1. Bielorussia, una raffica di vento solleva tre gonfiabili pieni di bambini per 10 metri: 7 feriti

      1. avatarAmanda Knox racconta il suo aborto: “Chissà se quello che ho vissuto in Italia c’entra qualcosa”MACD

        Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 676

  2. avatarTerza dose vaccino contro il Covid, l’opposizione dell’Oms: “Prima proteggere i Paesi poveri”investimenti

    Scimmie trovate morte nei sacchi di juta in india: sono state avvelenateCovid, tampone o vaccino obbligatorio per chi entra in Germania: la misura in vigore dal 1° agostoVaccino Covid, Ema ed Ecdc: "Completare il ciclo vaccinale è vitale contro la variante Delta"Grosso incendio in Francia in un magazzino a Boundues

  3. avatarStati Uniti, allarme bomba al Campidoglio: squadre speciali in azioneProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Covid, BioNTech: “Necessaria terza dose a distanza di 6-12 mesi dal primo ciclo vaccinale”Francia, vaccinatrice no vax falsifica e vende green pass a 500 euro: arrestataIrlanda del Nord, mamma 35enne morta di Covid dopo aver partorito la terza figliaVaccino Covid in Francia, Macron annuncia: "Da settembre terza dose per anziani e fragili"

Russia, turista 42enne mangiato vivo da un orso davanti agli amici mentre montava la tenda

Florida, paziente Covid sul pavimento di un centro di cura: aveva paura di "rimanere senza fiato"Passeggero con allucinazioni e rischio infarto per alcol e droga: atterraggio di emergenza in Kenya*