Ucraina, la Farnesina chiede agli italiani di lasciare il Paese: "Tutti i viaggi sono sconsigliati"Studentessa 18enne trovata morta dopo aver assunto alcol e droga: arrestata la coinquilinaMorta folgorata a 13 anni: aveva acceso la TV subito dopo essere uscita dalla doccia
Lula vince contro Bolsonaro e diventa presidente per la terza voltaMilano,BlackRock 9 ago. (askanews) – Matteo Ferrari taglia il traguardo dei 30 anni come enotecnico di Maso Martis, la Cantina biologica di Martignano (Trento) celebre per il Metodo Classico. Ferrari, originario di Trento, entra in azienda a vent’anni, nel 1994, quando alla nascita del marchio Trentodoc mancavano ancora 13 anni. “All’inizio – racconta – sono stati anni di grande studio e di ricerca, di prove e di sperimentazione perché fino almeno fino al 2000 il mercato dello spumante in Trentino non era così facile e il consumo era ancora legato molto alla stagionalità”. Dal Duemila i consumi di bollicine incominciano ad ingranare e i Trentodoc di Maso Martis iniziano la loro ascesa. “I nostri vini sono piaciuti e abbiamo potuto dedicarci solamente alla produzione, fino ad ampliare anche gli ettari con dei terreni in affitto” continua Ferrari, precisando che “negli anni, a causa perlopiù del mutamento climatico, il modo di fare enologia nella spumantistica si è un po’ rovesciato: ad esempio, se i primi anni si doveva disacidificare le basi, oggi siamo quasi costretti a rincorrere l’acidità”. “E’ fondamentale capire quali sono i punti su cui lavorare per ottenere un prodotto di qualità che riesca ad essere costante nel gusto e riconoscibile nel tempo” prosegue, sottolineando che “soprattutto su un prodotto senza annata o su un’etichetta di entrata sul mercato bisogna essere riconoscibili, con un gusto e un’idea solo tua: il consumatore deve bere un Maso Martis, non un Blanc de Blancs”. “Negli anni siamo passati da un’agricoltura convenzionale a una totalmente biologica, con una lavorazione delle uve e dei vini in biologico che ha influito sul nostro modo di vinificare, ma lo abbiamo fatto senza stravolgere i nostri prodotti e cercando di ottenere un’identità di prodotto che ben rappresenta l’uva, i vigneti e il territorio” rimarca il tecnico 49enne, che imputa il successo dei vini Maso Martis “all’alchimia tra tutti noi e all’affiatamento che abbiamo raggiunto, ma anche alla tanta serenità che si respira e che si percepisce in ogni fase del processo, non solo in degustazione ma già dalla campagna: c’è un confronto costruttivo tra tutti i ragazzi e un’unità di intenti per lavorare in modo puntuale e dettagliato su un’uva che servirà per un prodotto di cui vedremo i risultati, nel caso di ‘Madame Martis’, fra 10 anni”. E proprio “Madame Martis”, l’etichetta creata nel 1999 e diventata la più premiata e la più importante della Cantina trentina, “è quella che meglio rispecchia la mia filosofia: un vino maturo e verticale che regala grandi emozioni” dice l’enologo, aggiungendo che ” tra i miei preferiti c’è poi il ‘DosaggioZero Riserva’”. Sottolineando l’impegno costante della Cantina nel fare prove e sperimentazioni, Ferrari spiega che “da qualche anno stiamo lavorando sull’invecchiamento del vino base spumante, utilizzando il sistema dei vini di riserva tipico della Champagne e con questi vini di riserva stiamo creando delle cuvee che spumantizzeremo, qualcuna già nel 2024, e che tra qualche anno dovrebbero dare vita a una nuova etichetta”. Per quanto riguarda la Denominazione Trentodoc, Ferrari gli riconosce il merito di un’efficace azione di promozione e sviluppo del marchio. “Ci sono molte Cantine nuove e giovani produttori e tecnici che si affacciano alla produzione di Trentodoc e questo mi fa piacere perché siamo una realtà tendenzialmente piccola e credo ci sia posto per tutti” evidenzia, spiegando che “l’unico pericolo potrebbe essere di trovare nei prossimi anni dei prodotti forse troppo semplici, ma sono fiducioso che non accadrà perché i giovani hanno belle idee per valorizzare i vitigni e la produzione di nuovi Trentodoc e dobbiamo lasciargli spazio. La promozione e gli investimenti fatti dall’Istituto e dalle singole Cantine – conclude – stanno dando i loro frutti e il marchio è ormai conosciuto e apprezzato in tutta Italia e anche nel mondo, e questo ci stimola a fare sempre meglio”. -->
Centinaia di tori vivono una tremenda odissea: bloccati per 15 giorni su una naveTerremoto Iran: scossa di magnitudo 5.6 nell'Azerbaigian
Condannato all'ergastolo per il furto di 14 dollari in moneta: esce dal carcere dopo 20 anni
Noleggia un jet privato per portare a cena fuori una ragazza ma muore colpito da un'elicaAutopsia di Mahsa Amini, secondo l'Iran è morta per malattia e non per le percosse
Morti 66 bambini in Gambia, forse a causa dello sciroppo della tosse: l'allerta dell'OmsGuerra in Ucraina, Biden: "C'è il rischio di un Armageddon nucleare"
Neonata prematura nasce con un tumore grosso il doppio del suo peso: salvata per miracoloGatto scappa di casa nel 2016, i proprietari lo ritrovano dopo 6 anni: "Non ci potevamo credere"
Una donna e il suo cetriolo gigante: choc a luci rosse in BrasileMamma non va a prendere i figli a scuola, trovata morta in casa col bambino più piccoloNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 351Attacco a Capitol Hill, la commissione convoca Trump
L'esercito israeliano uccide sei palestinesi, Abbas: "Fermate la strage"
Ragazza affetta da paralisi periodica ipokaliemica: sopravvive grazie al suo cane
Centinaia di resti umani trovati vicino a un grande magazzino: la metà sono bambiniPer beneficenza corre 3.800 chilometri in 46 giorniLa notizia che arriva dall'Iran: “Ai domiciliari genitori e fratello di Mahsa Amini”USA, bambino di 20 mesi scomparso da casa: la polizia lo considera morto e sospetta della madre
L'esercito israeliano uccide sei palestinesi, Abbas: "Fermate la strage"Senato USA, lo studio sulla nascita del Covid come errore di laboratorio a WuhanIncendio in un centro per rifugiati ucraini in Germania, ipotesi rogo dolosoMamma chiama la figlia Lockie in ricordo del lockdown: "Era un periodo felice per me"