Quando l'alta quota si tinge di rosaWest Nile, donna di 45 anni punta da zanzara infetta muore dopo tre mesi di agonia: lascia due figlie, il dramma nel VenezianoLady Diana, la regina Camilla segue (sorprendentemente) le sue orme: la svolta nella beneficenza
Tante adesioni e 700 imprese createMentre a Taranto è conto alla rovescia per il concertone del 1º maggio organizzato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti,MACD a Roma il governo ha presentato il nuovo piano industriale che non soddisfa i sindacati. Lo scenario della chiusura dello stabilimento siderurgico nei prossimi anni che appare sempre meno distopicoC’è l’alienazione, lo sfruttamento e l’insicurezza del lavoro, ci sono i morti e le sconfitte individuali, collettive e sindacali, di donne e uomini alla catena di montaggio; troviamo le ambizioni, i sogni, i desideri e le frustrazioni di una città, Taranto, ferita e umiliata, e quelli di una classe operaia divenuta ormai impotente. C’è tutto questo e molto altro in “La settimana decisiva. Memorie dall’ultima Fabbrica”, edizioni BookaBook, in libreria da qualche giorno. Il primo romanzo operaio che racconta dall’interno l’ex Ilva di Taranto, ma che è anche il primo libro scritto da Fabio Boccuni, operaio specializzato e sindacalista della Fiom Cgil.Boccuni si inserisce nel solco della letteratura italiana che ha raccontato i drammi, le tragedie e le speranze della fabbrica negli anni Sessante e Settanta: da Paolo Volponi a Ottiero Ottieri, da Danilo Montaldi a Nanni Balestrini, provando a fare i conti, all’interno di un gioco letterario costante tra metafora e reale, con i tanti cocci che la crisi ambientale e sociale innescata dalla governance della fabbrica siderurgica di Taranto ha prodotto negli ultimi trent’anni.Così, attraverso gli occhi di Luca Russo, il protagonista dell’opera, possibile alter ego dell’autore, possiamo leggere in chiaroscuro «le diverse sfaccettature di una delle principali vertenze industriali della storia d’Italia». Come scrive lo storico dell’università di Tor Vergata, Salvatore Romeo, nella prefazione al testo: «C’è la lotta contro i poteri che controllano l’azienda e non di rado cercano di calpestare i diritti dei lavoratori, c’è lo scontro tra settori diversi della comunità locale, che a tratti assume i contorni di una guerra civile tra visioni del mondo quasi inconciliabili». Da una parte la salute, dall’altra il lavoro. Diritti che nella vicenda dell’ex Ilva fanno parte di un lessico contrapposto.È la stessa domanda cruciale che tormenta migliaia di famiglie pugliesi da troppo tempo, e che fa dire all’autore: «Cos’era più importante nella vita di un uomo, la salute sua e quella della sua casa oppure il suo lavoro e la sua volgare sopravvivenza?». E ancora, scrive: «Una domanda alla quale non sono mai stato in grado di dare una risposta certa e definitiva, neanche la stesura di questo libro è riuscita a darla».Eppure, Fabio Boccuni, di una cosa è certo: la scrittura del primo romanzo operaio che narra le “gesta” di quella fabbrica doveva spettare a lui. E c’è riuscito. In questo si sente un predestinato, e lo lascia intendere tra le 300 pagine del romanzo. Lui che aveva mangiato dal pane sfornato dalla fabbrica e aveva assaporato il dolore e la morte da essa stessa provocata.Lui che riconosce che: «Ogni colata d’acciaio, ogni bramma solida, ogni rotolo, ogni tubo, aveva fatto dormire sonni tranquilli a migliaia di famiglie», e, allo stesso tempo, crede che i fumi e i veleni rilasciati da quella produzione abbiano contaminato l’aria, la terra, il mare, «e gli stessi cibi che mangiavamo».Nel romanzo ci sono molti dei fatti realmente accaduti a Taranto negli ultimi dodici anni, perlomeno da quando una giudice aveva ordinato il 26 luglio del 2012 che quella fabbrica andava chiusa nell’area a caldo «perché produceva malattie e morte, anche nei bambini», ma c’è anche un futuro distopico, quella chiusura da molti immaginata e sognata, anche da una parte degli stessi operai.Festa di liberazioneProprio in occasione della ricorrenza del 1º maggio, infatti, nella finzione, l’ultimo altoforno rimasto viene spento, e per l’occasione le celebrazioni per quella “festa di liberazione”, in città, si allungano per cinque giorni, anche perché quello stesso giorno la locale squadra di calcio otterrà l’agognata promozione e il ritorno in serie B che attende da trent’anni.Oggi che il Taranto Calcio quella promozione potrebbe conquistarla realmente ai play off che cominceranno la prossima settimana, il 1º maggio sarà all’insegna, ancora una volta, dei messaggi lanciati dal palco del concertone che il comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti organizza da dieci anni con la direzione artistica di Antonio Diodato, Michele Riondino, Roy Paci.Quest’anno il tema scelto dagli organizzatori sarà proprio il futuro che attende quel territorio e l’Italia e, più in generale, l’intero pianeta minacciato dalla catastrofe bellica.«Vogliamo poter dire con fiducia a chi guarda al domani, sogna, ragazzo sogna. Vogliamo che la cultura sia l’arma unica ed efficace per difendere la pace, che restituisca l’importanza cruciale alla memoria affinché quello che è stato non debba ripetersi mai più», dicono dal Comitato che ha organizzato la manifestazione di Taranto per cui è prevista la partecipazione di centomila persone provenienti da tutto il Sud Italia: «Se vogliamo restituire all’incognita del domani il carico di emozioni che parte da legittimi desideri, dobbiamo opporci all’orientamento sempre più esplicito di un governo che nei servizi fondamentali della formazione, dell’informazione e della cura, privilegia il revisionismo alla conoscenza, l’asservimento allo spirito critico, il privato al pubblico», aggiungono.Intanto, a proposito del futuro della grande fabbrica di Taranto, il 29 aprile scorso il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato i vertici delle organizzazioni sindacali metalmeccanici per la presentazione del piano industriale dopo l’insediamento dei nuovi commissari straordinari.«A due mesi dall’avvio dell’amministrazione straordinaria non vediamo nessun miglioramento tangibile rispetto alla precedente gestione fallimentare. Si continua a navigare a vista, senza alcuna certezza e tutto questo è inaccettabile», dice a Domani Rocco Palombella, segretario generale Uilm: «Nell’incontro ci è stato detto che nelle prossime settimane le aziende che hanno manifestato interesse per l’acquisto dell’ex Ilva faranno visita negli stabilimenti ma alle attuali condizioni, con impianti fermi e fatiscenti, rischiamo di far scappare i potenziali compratori». E con scenari da romanzo operaio. FattiTaranto è stata tradita dallo stato: ora in città trionfa il malaffareGaetano De Monte© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGaetano De MonteNato a Taranto nel 1984, vive a Roma. Giornalista, si occupa di conflitti ambientali, mafie, migrazioni, violazioni di diritti umani. Ha scritto articoli e inchieste per quotidiani e riviste. Ha vinto i premi giornalistici: "Giovani reporter contro l'usura", "Michele Frascaro" e "Tommaso Francavilla".
L'Azienda Trasporti Milanesi non trova autisti: «Cerchiamo 300 persone, ma nessuno vuole fare questo lavoro»Più di 110mila enti iscritti al Registro unico
Teresa Langella, l’addio al nubilato prima del matrimonio con Andrea Del Corso: «Non ce la faccio più»
Milly Carlucci, al via Acchiappatalenti su Rai 1: il format, i talent scout, quando va in onda. Tutto quello che c'è da sapereFrancesco: «Vi racconto i miei quasi dieci anni accanto a Benedetto XVI»
Wanda Nara e Mauro Icardi, perchè è finita: «Lei deve dare priorità alla sua condizione fisica e salute mentale»Enrico Brignano: «Ho comprato casa a Roma con vista cupolone, voglio che i miei figli crescono in una città a cui devo tutto»
Lucio Presta, come sta dopo l'incidente: «Sono finito nel burrone col trattore. La guarigione totale è lunga»La trappola in rete dei farmaci contraffatti
Ucciso il capo di Hamas, Ismail Haniyeh: il raid nella sua residenza a Teheran. Chi era: sposato, 13 figli, aveva 62 anniDieta che rallenta l'invecchiamento, lo studio dell'università di San Francisco: «Ecco l'alimento da evitare assolutamente»Lavori di ristrutturazione: chiusa fino al 22 agosto la Coop di Tradate - ilBustese.itTemptation Island, Vittoria Bricarello sbotta: «Mi sono rotta di sentire che io e Alex eravamo una coppia fake»
Carica il monopattino sul bus, ma l'autista chiude troppo presto il portellone: 20enne si fa il viaggio nel portabagagli
Olimpiadi 2024, atleta vomita 10 volte dopo la gara di Triathlon nella Senna: «Anche altri si sono sdraiati a terra subito dopo»
Ben Affleck con la fede al dito prova a spazzare via le voci di crisi con Jennifer Lopez. Le liti con i paparazzi e l'assenza di leiOlimpiadi 2024, Angela Carini sul ring sfida Imane Khelif: «Ha superato la verifica del sesso». L'ira di SalviniCei: lotta agli abusi, il minore al centroOlimpiadi 2024, Giorgio Armani eliminato nei 100 metri stile libero di nuoto: ma si tratta di un atleta del Camerun
L'estate alla Fondazione Molina: c'è il tradizionale “Ferragosto insieme” - ilBustese.it«Ho 47 anni e esco solo con gli uomini più giovani. Dopo i 40 non sono fisicamente attivi, dimenticano di sorridere e non si curano»Olimpiadi, la diretta delle gare di oggi: Stano si infortuna e arriva quarto nella 20km di marcia. Antonella Palmisano terza dopo tre giriSe le case popolari vengono assegnate dalla camorra e dalle mafie