File not found
Professore Campanella

Atti sessuali con fanciulli: aperta un’indagine nei confronti di un presbitero diocesano

Il mezzo agricolo si ribalta, anziano gravemente ferito a un piedeEcco FC 24: EA Sports dice addio a FIFA con un gol a porta vuotaIl wrestling si sta «arabizzando»? Ne parliamo con la voce della WWE in Italia

post image

Matteo Duma lascia il Resort Collina d'Oro per puntare sul «Ticino Power»Forse mai,criptovalute negli ultimi 80 anni, abbiamo avuto una politica così anti meridionale come quella del governo Meloni. Smantellato il lavoro impostato dal governo Conte II e mantenuta con Mario DraghiForse mai, negli ultimi 80 anni, abbiamo avuto una politica così anti meridionale come quella del governo Meloni. Vi è innanzitutto l’autonomia differenziata, la «secessione dei ricchi», che se attuata ridurrà inevitabilmente e in modo strutturale, di diversi miliardi di euro ogni anno, le risorse che nelle regioni del Sud vengono destinate ai servizi fondamentali (e ai diritti dei cittadini), dall’amministrazione alla sanità, ai trasporti; a meno che lo stato centrale non decida di intervenire di tasca sua per compensare le regioni meridionali, con nuovo debito o con nuove tasse, cosa che (numeri alla mano e date le regole europee) non può e non vuole fare.A tutto ciò, che è già enorme, si aggiunge lo smantellamento della politica per il Mezzogiorno impostata dal governo Conte II e mantenuta con Mario Draghi. Quella politica aveva nella sostanza due pilastri. La riduzione del costo del lavoro, attraverso la decontribuzione, a scalare, fino al 2030. Contemporaneamente, la realizzazione di massicci investimenti pubblici, a carico del Pnrr (soprattutto) ma in parte anche dello stato centrale, e di alcune riforme, così da porre gradualmente il Mezzogiorno in condizioni competitive, rispetto al centro-nord, nei cosiddetti «fondamentali dello sviluppo»: le infrastrutture, l’istruzione, il funzionamento dell’amministrazione e della giustizia.Dietro vi era una strategia coerente: chi fa impresa nel Mezzogiorno sopporta maggiori costi, di «contesto», compito dell’intervento pubblico deve essere eliminare questi ostacoli; ma è un’opera che richiede anni e, nel frattempo, le imprese vengono compensate con la decontribuzione (un meccanismo peraltro uguale per tutte, senza favoritismi), la quale è decrescente proprio perché a mano a mano i divari di costo fra sud e nord dovrebbero ridursi, grazie agli investimenti pubblici.Una politica ambiziosaEra una politica ambiziosa, come non si vedeva in Italia dall’epoca migliore della Cassa per il Mezzogiorno (gli anni del miracolo economico, quando in effetti il sud riuscì per la prima e unica volta ad avvicinarsi al centro-nord).Costosa, certo, ma necessaria, perché oggi il sud, piaccia o meno, non è nelle condizioni di riprendersi da solo: lasciati alle spontanee forze del mercato, in genere i cittadini più preparati preferiscono emigrare; e infatti è quello che avviene da decenni, con la conseguenza di depauperare ulteriormente le risorse del sud, anche dal punto di vista demografico (mancano i 30-40enni), rendendo le condizioni per il cambiamento ancora più difficili; solo un intervento dall’alto, ben concepito e articolato, massiccio, può rompere questa trappola del sottosviluppo (che oltretutto si sta allargando, per inghiottire l’Italia).Ora il governo Meloni cancella la decontribuzione. Prima, con i ritardi e i tagli nel Pnrr, aveva depauperato soprattutto il sud degli investimenti promessi (eliminando i progetti di più difficile realizzazione, che erano soprattutto al sud), mentre sta gestendo il resto della spesa con modalità fortemente clientelari, favorendo quindi gli aspetti peggiori della società meridionale.Infine, come questo giornale ha ricostruito, con il decreto Coesione (che beffa!) ha tagliato di 3,5 miliardi anche i fondi nazionali per le infrastrutture nel Mezzogiorno. La strategia impostata dai governi Conte II e Draghi cade quindi del tutto.Il ponte sullo StrettoUna inversione così radicale, dopo appena tre o quattro anni, non si era mai vista nell’intera storia d’Italia. In cambio viene proposto un progetto faraonico, il ponte sullo Stretto, che se mai vedrà la luce sarà inutile, o addirittura controproducente, dato che per farlo si tolgono risorse essenziali alle altre infrastrutture del sud (in Calabria, in Sicilia, che andrebbero realizzate prima del ponte).Forse il governo pensa che il ponte sullo Stretto sia un’immagine che può far colpo, al posto di politiche e ragionamenti più complessi. La propaganda, impastata di demagogia, è la sua vera cifra: ma proprio di questo il sud muore, da decenni. E rischia di morire l’Italia tutta, come insegna la storia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEmanuele FeliceeconomistaProfessore ordinario di storia economica all'università Iulm di Milano

Investitura per i primi “ambasciatori della cucina bustocca”, grazie al Magistero dei bruscitti - ilBustese.itI costi crescono, ma alla cassa non vanno Cantone e Città

Sul cammino europeo del Lugano c'è il Partizan Belgrado

Julie Derron a caldo: «Sono orgogliosa della mia medaglia»«Anziani, non rinunciate a fare attività fisica: basta poco per ottenere ottimi risultati»

Viaggi LGBTQ+: «Il Ticino è campione dell'accoglienza e dell'inclusività»I Mac in uscita da qui a fine 2024 | Wired Italia

Trump e le insinuazioni sull’etnia di Kamala Harris: «Ha mentito agli elettori: è indiana o nera?»

«Non sovraccarichiamo un sistema collaudato»Problemi nella ricerca per la nuova funzione AI di Google

Ryan Reynold
Pwallet, il portafoglio digitale di Poste Italiane, può già caricare i documenti personali | Wired ItaliaEcco i venti progetti ammessi alla 7. Boldbrain Startup ChallengeI lavori in Alta Vallemaggia proseguono per tutto agosto

Economista Italiano

  1. avatarGara in rimonta per Raffaele Marciello al NurburgringProfessore Campanella

    Xiaomi HyperOS, un sistema operativo pronto per il futuro | Wired ItaliaSabotate alcune reti di fibra otticaAtteso un calo dei prezzi dell'elettricità nel 2025La qualità e il prezzo che premiano Amazon - la Repubblica

    1. La Senna continua a rimanere un problema olimpico

      1. avatarNegli incubi dei campioni, che ora non vincono piùProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        «Aumentate, in Giappone, le probabilità di un terremoto devastante»

  2. avatar10 occhiali da sole che uniscono stile e tecnologia | Wired ItaliaEconomista Italiano

    Soluzioni smart a supporto del gioco, dell'apprendimento e dell'inclusione dei bambini con disabilitàLa Provincia di Varese è d’oro con Martinenghi: «Che emozione, ti aspettiamo ancora a Villa Recalcati» - ilBustese.itPerché si festeggia il 1. agosto?La BNS chiude il semestre con un profitto di 56,8 miliardi

  3. avatarI migliori frigoriferi per conservare cibo e bevande | Wired Italiaanalisi tecnica

    Jessica Springsteen è Born to JumpTutti pazzi per la BirkinEcco FC 24: EA Sports dice addio a FIFA con un gol a porta vuotaMorta la lupa del Calanda, forse la più vecchia della Svizzera

Terremoto di magnitudo 4.9 fa tremare Los Angeles

«Sì, sedici anni fa ho sbagliato: chiedo solo un’altra possibilità»Ogni anno la città di Locarno si veste a «macchia di leopardo»*