File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Slovenia, forte esplosione in un impianto chimico: diversi feriti

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 451Fedor, il prof soldato che tiene lezione dalle trincee in DonbassUSA, due scuole nella contea di North San Diego sono in lockdown

post image

Terremoto in Messico, scossa di magnitudo 5.5 nello stato di OxacaRoma,MACD 2 ago. (askanews) – “Sono ritornato a Giffoni dopo la mia protesta silenziosa e rispettosa al ministero della Cultura: due giorni durante i quali ho sentito la vicinanza di centinaia di migliaia di italiani, di giffoner, di uomini e donne, di rappresentanti dei partiti politici, di giornalisti e di tanta gente comune. Da qualche giorno, cerco di chiarire le motivazioni che mi hanno spinto a chiedere al ministro Sangiuliano dialogo e attenzione, purtroppo a volte si mischiano le acque e si tende a riportare su altre strade un argomento per noi vitale. Cerco di ribadirlo un’altra volta”: inizia così la lettera aperta del fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi, che il 31 luglio e 1 agosto ha intrapreso un sit-in davanti al ministero della Cultura a Roma per chiedere che siano ripristinati i fondi tagliati allo storico festival cinematografico per bambini e ragazzi in provincia di Salerno. “Negli ultimi cinque anni, Giffoni ha ricevuto dal ministero della Cultura un finanziamento annuo di 950mila euro, dopo di noi vengono sostenuti altri soggetti che non hanno mai superato i 250mila euro. Ci sarà o no un motivo?”, scrive Gubitosi. “Sono proprio queste ragioni che non si vogliono comprendere, perché il progetto Giffoni non ha nulla a che vedere con tutti gli altri festival. Il ministro ha la facoltà di fare le scelte che vuole ma nei tempi dovuti, tra gennaio e febbraio, non far pubblicare quel bando che pone un tetto massimo di 400mila euro a due settimane dall’inizio di Giffoni”, ha precisato. “Noi abbiamo già impegnato e speso tutte le risorse. Per il prossimo anno ci regoleremo di conseguenza. Certo è strano che l’esempio virtuoso di Giffoni debba essere tagliato per allinearsi. Sarebbe utile adesso fare un serio ragionamento su come e in che modo si promuove il cinema. Ma ci sarà tempo. Sono due anni che cerco di incontrare il ministro, non ci sono mai riuscito e certo non mi stupisce che lui non mi abbia voluto incontrare in questi due giorni romani. Mi sembra molto imbarazzante che io debba spiegare che cos’è veramente Giffoni e come e in che modo esercita la sua funzione nella vita di milioni di ragazze e di ragazzi, nel contesto culturale italiano e internazionale”. “Si è conclusa da qualche giorno la 54esima edizione, benché tormentata dalle varie criticità è stata certamente una delle più potenti in assoluto”, ha ricordato. “Chi c’è stato non smette di elogiare e raccontare i momenti trascorsi tra migliaia di ragazzi. E all’indomani dalla fine dell’evento sono stato costretto a prendere la decisione della protesta, da solo ma consapevole di rappresentare milioni di italiani, che amano e sostengono questa grande e unica idea. Mi confortano le decine di migliaia di post, commenti, reazioni che ho ricevuto. In pieno agosto. Ho avuto modo di ascoltare i loro messaggi, struggenti, potenti, come ad esempio quelli di alcuni genitori che scrivono frasi come: ‘Giffoni è un esempio per tutti. Se si potesse monetizzare la capacità di tenere 5000 ragazzi senza smartphone, per dieci giorni, avremmo assicurato il finanziamento a vita’”. “E ancora, le parole di un noto giornalista: ‘Il Giffoni Film Festival è cresciuto perché gli è stata dedicata la cura che si deve ai luoghi cari dell’infanzia. E i ragazzi, in cambio, lo riempiono di magia. Ai ‘grandi’ spetta il compito di preservare il festival così com’è; libero e figlio dei tempi. Un patto semplice, che nonostante l’alternanza dei colori politici, le diverse visioni e le stagioni turbolente della nostra Repubblica, ha tenuto per oltre 50 anni. E così i giovani giurati di un tempo sono diventati attori, sceneggiatori, agenti, registi, giornalisti ma soprattutto Adulti migliori. E anche se lo elogiano (e lo imitano) in mezzo mondo, Oggi, dopo 54 edizioni il Festival è a rischio. E non perché i ragazzi lo abbiano abbandonato, anzi, anche quest’anno ha registrato un’affluenza record. Giffoni è a rischio perché i ‘grandi’ della politica di oggi, hanno deciso di non difenderlo più’. Oltre alle migliaia di voci dei giffoner: ‘Se non dovesse andare bene saremo con te Direttore, in prima linea a protestare perché Giffoni è un bene comune che non può e non deve finire'”. Gubitosi, infine, ringrazia quanti hanno voluto sostenere il festival, tra cui: “Il presidente Giuseppe Conte, i deputati Anna Laura Orrico e Gaetano Amato, l’onorevole Elisabetta Piccolotti, la senatrice Anna Bilotti e tutti quelli che hanno deciso di supportarci in queste ore, come i tantissimi altri rappresentanti di tutti gli schieramenti politici, compresi quelli dell’area di centro destra”. “Mille volte ho detto che non ce l’ho con questo Governo e con i partiti che lo sorreggono – sottolinea Gubitosi – Sono amico di tanti ministri e godo del privilegio della loro attenzione, ma il ministro Sangiuliano ha voluto colpire Giffoni solo perché, nel momento in cui si paventava l’ipotesi di non avere i fondi per il 2024, ho preso una posizione netta e chiara con la mia Regione e con il suo presidente Vincenzo De Luca. Alla fine una prima importante parte del finanziamento regionale ci è stata assegnata, ma Sangiuliano non solo ci ha tagliato i fondi, dimenticandosi che se oggi è successo quello di cui stiamo parlando è perché la regione Campania ci ha sostenuto. Lui no. Questi sono i fatti”. “Devo stare zitto? Aspettare? Licenziare centinaia di persone? Chiudere un’azienda leader nel mondo? Distruggere l’economia di un territorio così faticosamente sviluppatasi in oltre mezzo secolo? Come lo spiego ai ragazzi? Forse avrebbe preferito far fare anche una brutta figura all’Italia nel mondo e noi ci siamo tutti sacrificati perché ciò non avvenisse. È tempo quindi di ripensare al posizionamento di Giffoni nell’ambito dei fondi statali, per assicurare ancora di più stabilità, continuità, crescita e ulteriore sviluppo. Più volte ho detto che con la cultura non si fanno battaglie e questo è il momento in cui le parti in causa sono chiamate a ragionare, a capire e a trovare intese. Quello che sto chiedendo al ministro Sangiuliano da due anni”, denuncia. “Ho una vasta esperienza e ho visto quanta cattiveria è venuta fuori. La mia vita l’ho dedicata al mio paese, sollecitando una trasformazione strutturale imponente. Qui a Giffoni non c’era niente e ho lottato per avere la Cittadella del Cinema, poi la Multimedia Valley e tante importanti strutture capaci di contenere l’evoluzione culturale e progettuale. Non c’è esempio di festival al mondo che possa presentarsi con dati, analisi, economie, occupazione, attività in Italia e all’estero. E lo dico con la fierezza di chi sa di essere l’unico direttore e fondatore al mondo ancora in carica dopo 54 anni. Non può essere una colpa essere bravi, né tantomeno che ho iniziato a soli 18 anni. Il mio compito oggi è ancora più forte: stabilizzare l’istituzione per i prossimi anni. Sono consapevole che tutto questo è nel cuore degli italiani e di tante generazioni che ho cresciuto come un padre. Chi non è stato a Giffoni non ha il diritto di parlare e questa dovrebbe essere una regola per tutti quelli che sparano a zero, senza sapere nemmeno cosa dicono. Sentire forte questa vicinanza mi spinge sempre di più ad andare avanti per il bene comune”, conclude. -->

Vaiolo delle scimmie: l'origine potrebbe essere una sauna gay di MadridOrrore in Sudafrica, padre avvelena tre figli e ne manda un quarto in coma

Ucraina, Russia: "Occidente pronto a tutto per strangolarci". E riduce il gas

Giovani punti con siringhe in discoteca: è allarme in FranciaL’uomo più ricco d’Ucraina pronto a trascinare la Russia in tribunale

Neonato morto in ospedale, indagata un'infermiera: lo avrebbe avvelenatoPutin come Hitler, ma non farà la sua fine: parla un esperto

Ucraina, Camera USA approva 40 miliardi per Kiev. Zelensky: "Riconquistati villaggi"

L'Avana, forte esplosione all'Hotel Saratoga: salgono a 22 i mortiGuerra in Ucraina, Mosca: “Pronti a riprendere il processo negoziale con Kiev”

Ryan Reynold
Graziano: “Senza armi a Kiev Putin punterebbe a Georgia e Lituania”Gli 007 britannici: “La Russia ha perso un terzo delle truppe di terra”Queen's Speech, cos'ha detto il principe Carlo nel suo discorso a Westminister?

VOL

  1. avatarGuerra in Ucraina, attacco missilistico a Kramatorsk: 25 civili feritianalisi tecnica

    Sparatoria in Texas, BIden: "Occorre opporsi alla lobby delle armi"Attacco nucleare, Russia: "Non lo lanceremo per primi, solo come rappresaglia"Russia, polemica per il reality show omofobo "I'm not gay"Xi Jinping ha un aneurisma ma rifiuta le cure: solo medicina naturale

    1. Green Pass europeo prorogato fino a giugno 2023: cosa significa e conseguenze

      1. avatarGuerra in Ucraina, sposa un commilitone dell'acciaieria Azovstal e resta vedova dopo tre giorniEconomista Italiano

        Guerra in Ucraina, telefonata tra un soldato russo e sua mamma: "Devo tornare e dimettermi"

  2. avatarUcraina, villaggio completamente inondato per salvarsi dall’esercito russo BlackRock Italia

    Attacco kamikaze in Pakistan, sei vittime accertate: tre bambini uccisiL’India chiude i silos e vieta l’export di granoIncidente aereo in Cina, è stato fatto precipitare volontariamente: i risultati della scatola neraLa guerra in Ucraina potrebbe aver causato la morte di 80 delfini

  3. avatarNonnina compra 10 uova e tutte hanno il doppio tuorloProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Terremoto al largo di Taiwan: scossa di magnitudo 6.1Ucraina, incendio nella foresta vicino alla centrale nucleare di ChernobylLe accuse della Russia a Moderna e Pfizer: "Coinvolte in attività biologico-militare in Ucraina"Guerra in Ucraina, a Mariupol trovati 200 cadaveri sotto un grattacielo

    ETF

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 448

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 450Sorelle pakistane uccise dai suoceri: volevano divorziare per iniziare una nuova vita in Europa*